Una super spugna contro gli sversamenti di petrolio in mare

Ricercatori statunitensi sono riusciti a realizzare una spugna in grado di assorbire oltre 90 volte il proprio peso in petrolio. La soluzione sarà molto utile per contrastare gli sversamenti che spesso minacciano i delicati ecosistemi costieri.

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a cura di Alessandro Crea

Oleo Sponge, così si chiama la particolare spugna assorbi-petrolio messa a punto dai ricercatori statunitensi dell'Argonne National Laboratory. Realizzata in schiuma di poliuretano, è completamente rivestiti al suo interno di molecole oleofile in grado di assorbire il petrolio dall'acqua in grandi quantità, si parla di oltre 90 volte il peso di partenza.

Secondo gli scienziati però la vera sfida è stata trovare una soluzione per "incollare" queste molecole all'interno della spugna in poliuretano. La soluzione è arrivata grazie alla realizzazione di nanostrutture in ossido di metallo, in grado di fissare queste molecole alla spugna. La capacità di assorbimento però non è l'unica caratteristica straordinaria di questa spugna. ‎Dopo l'uso ad esempio può essere strizzata e in alcuni casi il petrolio può anche essere riciclato, inoltre la spugna sembra essere particolarmente resistente e in centinaia di test i ricercatori non l'hanno mai vista completamente distrutta.

‎Le fuoriuscite di petrolio sono devastanti per la vita marina e sono ‎‎spesso difficili da pulire‎‎. Le soluzioni tradizionali infatti non sono esenti da limiti e problemi. Le barriere ad esempio possono rallentare la diffusione del petrolio e con speciali skimmer è possibile rimuovere il petrolio che galleggia, ma quello sotto la superficie dell'acqua è davvero complicato da eliminare e a volte è necessario ricorrere a disperdenti chimici. Esistono infine anche dei materiali assorbenti, ma essi non possono essere riutilizzati e comunque assorbono meno rispetto alla Oleo Sponge, e questo ne limita fortemente l'uso per via dei costi elevati.

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Gli scienziati stanno ora cercando accordi di collaborazione e sistemi di licenze per poter commercializzare la propria invenzione e attualmente pensano che la spugna potrebbe essere pronta all'uso nel mondo reale in meno di cinque anni.