Vi spiego come e perché ho fregato BeppeGrillo.it

Abbiamo intervistato Andrea Guerrieri, lo sviluppatore di NoCensura. La sua applicazione consente di leggere i commenti censurati e moderati dal sito BeppeGrillo.it. Il giovane sviluppatore non è contro il Movimento 5 Stelle ma crede che la trasparenza non possa essere partigiana.

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a cura di Dario D'Elia

Intervista ad Andrea Guerrieri di NoCensura

Andrea Guerrieri è lo sviluppatore che (non) si nasconde dietro a NoCensura, il nuovo sistema online automatico e gratuito che consente di leggere i commenti censurati da BeppeGrillo.it. Ha 31 anni. Vive e lavora a Bologna come consulente sviluppatore informatico. Uno come tanti, che però una mattina si è sentito sfidato dal desiderio di trasparenza del Movimento 5 Stelle. Niente di male nel progetto di Beppe Grillo, a suo parere. In fondo Andrea ammette di aver anche partecipato al V-Day. Però qualcosa non torna in questo gran parlare di movimento dal basso e democrazia elettronica.

Andrea Guerrieri

Tom's Hardware: in cosa hanno sbagliato secondo te i moderatori del sito BeppeGrillo.it?

Andrea Guerrieri: "Sicuramente rimuovere il dissenso è un errore, anche se ci fosse la reale convinzione che siano troll pagati, sono comunque cittadini che hanno il diritto di esprimere le loro opinioni. C'è da dire però che da un lato è una piattaforma molto aperta, tutti possono scrivere senza registrazione. Ma questa totale apertura genera il caos, è come essere in una piazza con 100.000 persone, e tentare di fare un dibattito ad alta voce. Tutti vogliono dire la propria, molti di fatto non hanno nulla da dire (nel senso che non portano elementi costruttivi alla discussione). La democrazia elettronica non esiste, perché viene perso il concetto di identità, e la stessa persona può nascondersi dietro a 100 nickname. Nessuno potrà mai sapere la verità, e anche ammesso la buona fede degli utenti, i dati digitali possono essere alterati, manipolati, i sistemi soggetti a bug e errori. Servirebbe un'identità digitale, con la quale allontanare realmente le persone che non rispettano le regole del blog".

Chi conosce la Rete e l'informatica sa bene che è nei dettagli che si esplicano trasparenza e rispetto dei diritti digitali. Allora prima delle elezioni del 24 e 25 febbraio, quello che alcuni oggi considerano un paladino e altri un mercenario anti-grillino decide di sguinzagliare il suo spyder.

In verità ha sviluppato una "comune" applicazione capace di controllare costantemente i post e relativi commenti pubblicati sul blog di Grillo. Di tutto questo materiale ne effettua una copia che archivia in memoria. E grazie a più passaggi di monitoraggio durante la giornata, o poco più, si ritrova in tasca ogni contenuto censurato dai moderatori.