Il recupero dei commenti censurati

Abbiamo intervistato Andrea Guerrieri, lo sviluppatore di NoCensura. La sua applicazione consente di leggere i commenti censurati e moderati dal sito BeppeGrillo.it. Il giovane sviluppatore non è contro il Movimento 5 Stelle ma crede che la trasparenza non possa essere partigiana.

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a cura di Dario D'Elia

Il recupero dei commenti censurati

TH: Andrea potresti entrare maggiormente nei dettagli, per quanto riguarda la tua applicazione?

Andrea Guerrieri: "L'applicazione è divisa in tre parti. Una si occupa del download periodico di istantanee delle pagine del blog (sezione commenti). Un'altra dell'estrazione dei dati dall'HTML, e la relativa segnalazione di contenuti rimossi. La terza è l'applicazione web che mostra i risultati.

Il primo sistema, ciclicamente, controlla l'eventuale presenza di nuovi post (guardando il resoconto mensile del mese corrente, esempio http://www.beppegrillo.it/2013/03/). Per ogni post viene decisa la frequenza di scansione, in base a più criteri (data di pubblicazione, commenti presenti, e comment-rate in una media ponderata che tiene conto delle ultime 24 ore). Una volta scaricati, vengono messi in una coda di elaborazione, il cui compito principale è estrarre i dati dall'HTML, e caricarli su un database.

Il secondo sistema si limita semplicemente a valutare le differenze tra i commenti attualmente presenti nella mia banca dati e i commenti trovati nell'ultima scansione. Tutto quello che non c'è più viene contrassegnato come rimosso. Per i commenti principali, riesco ad estrarre il loro identificativo univoco (quello nel database del blog di grillo) per cui il confronto è sicuro. Mentre per i sottocommenti, mi devo limitare a fare un confronto per testo/data/utente (meno preciso, ma statisticamente pressoché univoco)".

Andrea Guerrieri prima di agire ha analizzato a fondo il traffico sul blog e scoperto dettagli a dir poco interessanti. Il primo è che in fase di pre-elezione, quindi febbraio, un manipolo integralista grillino è riuscito a mettere a ferro e fuoco tutta l'area commenti. Quattro o cinque persone ogni giorno pubblicavano rispettivamente un centinaio di post per azzerare il dibattito. Dopo le elezioni sono scomparsi, ma recentemente a seguito delle proteste di Grillo contro i flamer della partitocrazia pare che sia ritornato un certo fumo integralista.

Difficile comprenderne la provenienza. Potrebbe trattarsi di una sorta di febbre con alti e bassi di stagione, oppure un'azione orchestrata da qualcuno che ha interesse a fomentare la community. Da rilevare comunque che il creatore di NoCensura non ha mai guardato negativamente al Movimento, bensì con occhio clinico.

La moderazione online, a suo parere, è giusta ma dovrebbe rispondere a delle regole. Oggi scompaiono, in base alle sue rilevazioni, centinaia di post che rispettano tutte le norme che prescrive il sito. Probabilmente solo un accanimento contro l'off-topic, ovvero i commenti fuori luogo, potrebbero creare spiacevoli effetti collaterali. Se mai i moderatori dovessero decidere di intervenire a gamba testa dei 3mila, anche 5mila, commenti quotidiani più del 50% sarebbe censurato.