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a cura di Dario D'Elia

È un vero e proprio ingorgo di "portabilità" dei numeri, quello che sta affliggendo Vodafone, stando a quanto riporta oggi Il Sole 24 Ore. Sono così tanti i clienti che stanno abbandonando l'operatore per Iliad che l'arretrato potrebbe aver già raggiunto quota 100mila.

Nulla trapela dagli uffici dell'AGCOM, come sottolinea il quotidiano, ma oggi ci sarà un incontro per risolvere la situazione. Tutto pare essere iniziato il 16 agosto scorso con la segnalazione da parte di Iliad al Garante di un gran numero di mancate transizioni.

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Vodafone dovrebbe riuscire a gestire una evasione di richieste pari a 33mila al giorno, nel rispetto della delibera AGCOM (147/11/CIR) che stabilisce che "ogni singolo operatore adegua la propria capacità giornaliera anche in funzione delle richieste di mercato". Non a caso TIM deve soddisfare almeno una soglia di 36mila al giorno, Wind Tre di 30mila e Iliad di 3500.

Il problema è che Vodafone da settembre dovrebbe salire a 36mila al giorno, ma non è escluso che sia sufficiente per risolvere ogni criticità. Possibile quindi che vengano adottate "misure straordinarie per lo smaltimento di tali arretrati" come prevede la stessa delibera. Già, perché se i clienti in uscita verso Iliad sono tanti, anche quelli verso Wind Tre starebbero subendo rallentamenti.

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Ne soffrono ovviamente operatori concorrenti ed utenti, che dovrebbero godere di una portabilità in due giorni lavorativi. Il tutto considerando che i ritardi giustificherebbero richieste di indennizzo.

Ora, non bisogna immaginare uno scenario apocalittico. Non è la prima volta che sul mercato si manifestano intoppi di portabilità, ma certamente questa è l'ulteriore conferma del successo Iliad. Ormai si parla di circa 2 milioni di clienti e la prima offerta 5,99 euro ormai non risulta più attivabile sul sito. Rimane quella da 6,99 euro - con traffico voce e SMS illimitati e 40 GB - ma pare limitata ad altri 200mila clienti. Insomma, la corsa procede spedita.