Zuckerberg e Google sorridono agli operatori TLC, ma i denti sono aguzzi

Zuckerberg di Facebook e Sundar Pichai di Google hanno spiegato al Mobile World Congress i loro impegni nel settore TLC.

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a cura di Dario D'Elia

Fossi un operatore di telecomunicazioni sarei molto preoccupato, magari punterei a un piano di pace con gli over-the-top. Ieri al Mobile World Congress di Barcellona il giovane Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, e Sundar Pichai, vice presidente Android e Chrome e Google Apps, hanno delineato il futuro del mercato telco.

Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg

Il primo è stato conciliante. "È molto importante non perdere di vista il fatto che le vere aziende che stanno veicolando lo sviluppo (delle reti) sono gli operatori", ha dichiarato nel suo intervento. Il secondo ha gettato lo sguardo verso il futuro che ci attende. "Usiamo i palloni aerostatici per costruire una rete senza fili che comunica direttamente con smartphone e tablet. Abbiamo cominciato in Nuova Zelanda e all'inizio riuscivamo a fornire solo connessioni 3G per pochi giorni, ora siamo arrivati a quasi sei mesi e con velocità LTE", ha raccontato Pichai.

C'è un sottotesto in queste dichiarazioni ed è molto chiaro: il pallino di gioco per il futuro è nelle mani delle aziende della Silicon Valley. Facebook può decidere di essere buona e disponibile (come ieri) oppure pericolosa. Zuckerberg ha nuovamente parlato del progetto Internet.org che punta a fornire accesso gratuito al web nonché servizi di base al maggior numero di persone nel mondo.

Sundar Pichai

Sundar Pichai

In questo caso gli operatori sono alleati poiché senza il loro aiuto (oggi) non è possibile mostrare le app, ma è anche vero che a tavolino si è deciso di non includere servizi VoIP per non infastidirli.

"Noi stiamo guardando al futuro per lavorare con ognuno di voi e aiutarvi a fare meglio ciò che dovete fare ottenendo più soldi mentre connettete più persone nel progetto", ha concluso un paterno Zuckerberg.

"Io non so quale sia il modello di business perfetto per il mondo delle telecomunicazioni, ma so che le nostre app permettono alle persone di essere connesse, e fanno crescere l'utilizzo quotidiano del web. Per questo siamo partner in questo sforzo".

Pichai di Google ha raccontato di come l'azienda si stia preparando a diventare un operatore mobile già nei prossimi mesi. "Non abbiamo intenzione di essere un operatore in grande scala, ma stiamo lavorando con i partner esistenti", ha confermato il dirigente. "Vedrete alcune delle nostre idee diventare realtà nei prossimi mesi".

Google negli Stati Uniti vestirà i panni di MVNO (mobile virtual network operator) rivendendo i servizi mobili di Sprint e T-Mobile. La differenza fondamentale però rispetto agli operatori virtuali tradizionali è che potrà permettersi di puntare a ricavi diversi rispetto a quelli legati alla vendita del traffico dati, voce e SMS. In fondo il core business di Google è quello delle app, Android e della pubblicità.

Project Loon – i palloni aerostatici per portare i servizi Internet nelle aree rurali – è una scommessa ulteriore per il futuro. E come se non bastasse si parla già di Project Titan che ne estenderà ulteriormente il raggio d'azione grazie a droni in volo continuo.

Zuckerberg in chiusura di intervento ha ammesso che per il futuro non è da escludere una collaborazione con Google per favorire la diffusione dei servizi di accesso. I massimi dirigenti delle telco presenti in sala probabilmente avranno affondato le dita nei braccioli. E sudato freddo.