15 settembre 1916, entrano in scena i primi carri armati

Il 15 settembre 1916 i primi carri armati della storia scesero in campo a supporto della fanteria. Non diedero un apporto determinante alla battaglia, ma aprirono un'epoca.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Cent'anni fa, il 15 settembre del 1916, furono usati per la prima volta i carri armati. A decidere di metterli in campo furono i Britannici, durante la storica battaglia della Somme, una delle più grandi e sanguinose battaglie della prima guerra mondiale che comportò 620.000 perdite tra gli Alleati e circa 450.000 tra le file tedesche.

main tank premiere guerre mondiale

Dopo oltre due mesi di battaglia e ingenti perdite di vite umane il generale Douglas Haig si vide costretto a puntare tutto su uno sfondamento decisivo, mettendo per la prima volta in campo i carri armati, i Mark I.

Il comando britannico decise di impiegarne 49.  Il loro schieramento in campo non costituì una svolta a favore degli anglo-francesi a causa dei preparativi insufficienti e affrettati, e dei difetti meccanici che affliggevano il primo modello, e che consentirono solo a 21 di essi di entrare in azione. Tuttavia il loro esordio segna un punto di svolta fondamentale. 

In generale il primo conflitto mondiale, per molti versi ancora vicino a una concezione ottocentesca della guerra, fu per altri aspetti rivoluzionario, grazie all'introduzione sulla scena bellica proprio dei carri armati e di altre soluzioni che posero le basi della concezione moderna della guerra, meno statica e basata sulla fanteria e sugli scontri corpo a corpo, più dinamica e meccanizzata.

British Mark I male tank Somme 25 September 1916

L'esercito britannico, e in generale tutti gli alti comandi coinvolti, non comprese subito l'utilità delle nuove soluzioni. Con il tempo tuttavia si comprese che questi mezzi non dovevano essere impiegati come appoggio alla fanteria, ma come arma a sé stante con funzione di sfondamento e penetrazione del territorio nemico. La fanteria passava così in secondo piano, con il compito secondario di "finire il lavoro" fatto dalle macchine, carri e aerei in primis, consolidando le posizioni.

Fu poi nella seconda guerra mondiale che queste soluzioni dimostrarono tutta la loro importanza, con lo sviluppo della cosiddetta Blitzkrieg o guerra lampo, una tattica rivoluzionaria che prevedeva l'impiego massiccio e il connubio tra panzer e attacchi aerei, coordinati tramite strumenti di telecomunicazione