Alfa Romeo MiTo, la nostra prova su strada

In listino dal 2008, la piccola di Arese porta la sportività anche su una piccola compatta premium: ha le carte in regola per essere la prima auto?

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a cura di Valerio Nebuloni

MiTo 
non è certo l'ultima novità Alfa Romeo, tutt'altro considerando che è a listino dal 2008. Negli anni ha chiaramente subito piccoli restyle per rimanere al passo con i tempi, anche se non è mai stata stravolta. Abbiamo fatto un test drive della compatta sportiva e ci siamo chiesti: la MiTo è la scelta azzeccata per un diciottenne fresco di patente? Vediamo come è andata.
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L'auto in prova

Stile da vendere, prestazioni brillanti, consumi ridotti e una dotazione più ricca del passato.

Con queste "armi" MiTo affronta la concorrenza di Mini, Audi A1, DS 3 e delle altre vetture di segmento B.

Ma se la piccola Alfa ha riscosso così tanto successo è per il suo carattere sportiveggiante, tutto concentrato nei suoi 4,06 metri di lunghezza e con una base di listino di 16.050 euro.

L'esemplare che abbiamo provato è la versione Super, equipaggiata con il 1.3 Diesel MJ2 da 95 cv e cambio manuale a 5 rapporti. Questo allestimento propone di serie già molti optional, tra cui il cruise control, dettagli estetici, sensori per la pressione degli pneumatici e il sistema di infotainment Uconnect da 5 pollici.Con un piccolo investimento, attorno ai 1000 euro, se ne possono aggiungere altri irrinunciabili, singolarmente o con i pack, per rendere ancora più funzionale la vettura. Segnaliamo il clima automatico bizona, i sensori di parcheggio posteriori, l'antifurto e la predisposizione per la navigazione e DAB sull'infotaiment.

Design

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Se si parla di Alfa è difficile non trovare richiami stilistici al passato, infatti MiTo nasce sul design di Alfa Romeo 8C, di cui riprende le nervature sul cofano che si congiungono sul caratteristico trilobo - che ora segue il family feeling di Giulia - la forma generale da coupé, le portiere senza cornice che terminano con i cristalli e la linea dei proiettori anteriori e posteriori, questi ultimi dalla forma inedita al lancio e costellati da tanti punti luminosi a led.
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Anche il design degli interni cerca di richiamare un'impostazione sportiva, con il cruscotto dalle linee in movimento rivolto verso il conducente. La qualità percepita è mediamente alta grazie a rivestimenti e plastiche morbide nella zona centrale, che diventano molto rigide nelle zone inferiori, per risultare più robuste nel tempo.

Comfort

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A bordo di MiTO la seduta è molto contenitiva grazie ai fianchetti pronunciati ma al tempo stesso comoda, per merito della regolazione completa del sedile, dello sterzo e del bracciolo centrale. Lo spazio in larghezza non manca per conducente e passeggero, l'altezza è però penalizzata dalla presenza del tettuccio apribile, bello da vedere ma che riduce lo spazio.
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Nonostante l'omologazione per i tre posti sul sedile posteriore, la vivibilità è limitata a brevi tragitti dato che gli occupanti si vedranno costretti a scivolare in avanti per non toccare il tetto, oltre a non avere bocchette per l'aria condizionata; non mancano però i portabottiglie ai lati.
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Sono presenti molti scomparti per riporre oggetti, a partire dalle grandi tasche sulle portiere fino ai piccoli vani e ripiani, incluso lo spazio nel bracciolo, comodo per contenere chiavi e telecomandi. Nella zona centrale è possibile adagiare in sicurezza lo smartphone senza che scivoli lateralmente durante la marcia.Su tutte le versioni è presente la porta USB, il jack per l'entrata AUX e la presa a 12 volt, disponibile a richiesta anche nel bagagliaio.
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Quest'ultimo ha una capacità di 270 litri, e se vorrete maggiore spazio potrete abbattere i sedili.

Il climatizzatore bizona funziona bene ed è in grado di adeguare velocemente la temperatura dell'abitacolo.I fari automatici fanno dimenticare gli interventi manuali, il cruise control non è di tipo adattivo ma è immediato nell'utilizzo e facilmente regolabile, in più lo specchietto elettrocromico aiuta a limitare i fenomeni di scarsa visibilità.

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Quest'ultima è buona anche se i montanti anteriori si allargano alla base coprendo il punto di corda mentre rende quasi necessari i sensori di parcheggio posteriori per l'uso cittadino. La nota negativa riguarda le cinture di sicurezza; concorso di colpa tra le 3 porte e l'eventuale posizione di guida ravvicinata ma sono impossibili da afferrare dopo aver messo in moto la macchina senza torcere il busto, distraendosi così dalla visione della strada. Anche da fermi il movimento da compiere è abbastanza scomodo.

Guida e prestazioni

Trovata la giusta posizione di guida, per altro ottima, lo sterzo si impugna bene, è diretto, sensibile e filtrato al punto giusto per far sentire cosa succede sotto alle ruote anteriori; da fermi si alleggerisce lievemente per favorire le manovre.

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La pedaliera è ben spaziata, l'acceleratore è molto sensibile e reagisce in modo completo già nei primi centimetri di corsa. Degna di nota è la risposta del freno: immediata, ben modulabile e potente. Se si proviene da un'altra auto si rimane spiazzati dalla leggerezza della frizione e dal cambio, quest'ultimo caratterizzato da innesti poco "secchi" e in generale tanto morbidi da sembrare impreciso. Ci vogliono un paio d'ore per prenderci la mano.

La taratura di frizione e cambio è frutto di una scelta volta a rendere agile e non gravosa la guida in città e andare d'accordo con chi ha poca esperienza. Da questo punto di vista sono perfetti e anche i neopatentati eviteranno una guida brusca e scattosa.

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MiTo Affronta la strada in modo sicuro: l'assetto rigido che poteva sembrare più duro del dovuto ritorna utile, il lavoro sulle sospensioni (MacPherson all'anteriore e ponte semi torcente al retrotreno) e la gommatura generosa favoriscono una tenuta sopra la media sia a ritmo forzato che nelle rare situazioni di crisi, dove l'avantreno è sempre sincero reagendo con un preannunciato allargamento della traiettoria, immediatamente recuperabile persino dalle improprie reazioni istintive dei meno ferrati, come il rilascio del gas e l'intervento sul freno.

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È la prima Alfa dotata di sistema D.N.A., capace di modificare in tempo reale la mappatura della centralina per favorire diversi stili di guida. I controlli di trazione e stabilità lavorano bene, posticipandosi di molto in modalità Dynamic, dove interviene anche il differenziale autobloccante simulato Q2, favorendo qualche sbavatura e l'aiuto del retrotreno in entrata di curva se si gioca sui trasferimenti di carico.

In queste situazioni il piccolo MultiJet si è dimostrato un ottimo propulsore. La vettura non ha una mole esagerata e 95 cavalli con 200nm di coppia già disponibili a 1500 giri sono adeguati e divertenti. Lo 0-100 viene coperto in 12,5 secondi e a velocità massima tocca i 180km/h, quanto basta per risultare sempre pronta e scattante in città e a velocità medie, un po' fiacca se si chiede un sorpasso a velocità limite autostradale.

Ottimi i consumi registrati, senza particolari attenzioni si fanno 20km/l nelle tratte urbane, si superano i 30km/l nei tratti extraurbani per poi scendere nuovamente verso i 25km/l in autostrada. Start&Stop e cruise control aiutano a mantenere parco il consumo di carburante. Se viaggerete particolarmente tranquilli potrete riscontrare consumi prossimi ai 40km/l fuori città.

Dotazioni tecnologiche

Il fulcro delle potenzialità multimediali di MiTo è il nuovo Uconnect da 5 pollici con radio, DAB, navigatore firmato TomTom, bluetooth, riconoscimento vocale, ingresso USB e AUX. Il sistema è essenziale e funzionale, la navigazione è intuitiva e immediata e non abbiamo riscontrato criticità nello svolgere tutte le attività disponibili, tranne l'inserimento non velocissimo della destinazione sul navigatore.

Una volta eseguito il pairing Bluetooth con lo smartphone, tutto diventa più completo, con il sistema capace di gestire rubrica, messaggi e applicazioni multimediali per l'audio. È un piacere ascoltare la musica salvata sul dispositivo o su servizi di streaming, grazie ai comodi comandi al volante, con cui si po' interagire per compiere svariate operazioni ed alla presenza dell'impianto HiFi Bose da 500 watt. Quest'ultimo è un optional da 500€ facilmente consigliabile; offre una buona resa, con dettagli cristallini e profonde vibrazioni generate dal subwoofer sotto il rivestimento nel bagagliaio.

Da non dimenticare i servizi Uconnect Live, che permettono di rimanere sempre connessi tramite applicazione su smartphone Android e iOS, integrando servizi aggiuntivi come traffico, servizi meteo, segnalazione di autovelox o incidenti, musica, info dai social network, controllo in tempo reale e condivisione delle proprie prestazioni e consumi con la community oltre a memo sul luogo del parcheggio e livello del carburante.

Videorecensione

Verdetto

Non ci sono dubbi che questa piccola Alfa sia costruita bene e capace di regalare sensazioni di guida superiori alla media, del resto in 8 anni di presenza sul mercato bastano i numeri di vendita per confermarlo.

Ci siamo chiesti però se MiTo sia adatta soprattutto come prima auto; il target è principalmente un pubblico giovane, in cerca di emozioni, stile e vivacità. Ricordando che le normative in vigore rendono adatte alla guida di un neopatentato le motorizzazioni benzina 1.4 da 78 cv e Diesel 1.3 da 90cv, la piccola vettura del biscione si rivelerà la perfetta compagna di viaggio per tutti i ragazzi che cercano quel "qualcosa in più", facendo assaporare un impostazione sportiva.

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Degna di merito è anche l'attenzione alla sicurezza di questo modello, premiata da 5 stelle euroncap e condita da numerosissimi sistemi di sicurezza e assistenza come i 7 AirBags, ABS, EBD, VDC, ASR, CBC, DST, HBA ed hill holder. Tutti presenti di serie, in una piacevole eccezione del segmento, capace di far star tranquilli sia i ragazzi che i genitori.

Se gli aiuti alla guida non mancano, i comandi sono semplici e i costi di gestione molto bassi. La macchina è capace di insegnare cosa e come pretendere dalla fisica durante la guida, senza reazione improvvise e pericolose: l'ideale per fare esperienza.

È bastata una settimana di prova per farci affezionare al suo modo di vivere la strada e se vorrete investire su una compatta premium, dal DNA sportivo con tanto carattere, con meno di 18.000 euro porterete a casa MiTo in versione benzina da 78 cv, allestita con tutti i comfort irrinunciabili, tra cui cerchi in lega e un ottimo impianto audio.