Blindati Lince con torrette automatizzate: controllo joystick

I blindati VTLM Lince stanno per essere attrezzati con le nuove torrette automatizzate OTO Melara HITROLE Light. In questo mondo il controllo della mitragliatrice si sposta all'interno del veicolo con display e joystick.

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a cura di Dario D'Elia

I blindati VTLM Lince schierati in Afghanistan a breve saranno dotati di torrette automatizzate, che consentiranno finalmente di proteggere anche i mitraglieri oggi esposti al fuoco. Insomma dovrebbero essere scongiurati casi come quello che ha portato alla morte del capitano Giuseppe La Rosa.

Oggi Alpini e Bersaglieri di stanza in Afghanistan dispongono di uno dei veicoli leggeri multiruolo all'avanguardia, ovvero l'IVECO Lince. Fra le sue caratteristiche la versatilità, una limitata segnatura radar, corazzatura capace di resistere a colpi perforanti (12,7mm e 14,5mm) e mine anticarro nonché IED. Insomma la sua cellula di sopravvivenza è al top, e infatti IVECO è riuscita a venderlo alla Gran Bretagna, Belgio, Norvegia, Spagna, Austria e altri paesi.

Lince con HITROLE Light

L'unico difetto dei nostri Lince in missione e la mancanza di un accessorio ormai dimostratosi fondamentale: la torretta. I mitraglieri sulla ralla hanno una protezione alle spalle, ma frontalmente e lateralmente sono piuttosto esposti. Le versioni con blindatura aggiuntiva sembrano rendere più instabile il mezzo a causa dello spostamento in alto del baricentro. Senza contare il rischio effetto imbuto per un eventuale lancio di esplosivi.

L'unica soluzione definitiva si chiama OTO Melara "HITROLE Light". Si tratta di una torretta automatica comandata dell'interno del mezzo tramite un joystick e un monitor ad alta risoluzione. Ovviamente può essere personalizzata con armi e dotazioni di genere diverso: anche i sensori per la visione notturna. Le prime 81 ordinate dalla Difesa sono in arrivo, ma ultimamente si discute dei ritardi e dei prezzi. Costano circa 250mila euro l'una, quasi quanto l'intero Lince.

Joystick di controllo

Per altro nel tempo i mezzi avrebbero potuto montare un'alternativa da 40mila euro progettata dalla Telemetrik. L'azienda umbra che si era aggiudicata il concorso indetto dalla "Polo di mantenimento delle armi leggere" delle Forze Armate. Poi però tutto è saltato, apparentemente senza motivo, e alla fine la commessa se l'è aggiudicata la controllata di Finmeccanica.