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a cura di Vittorio Pipia

BMW ha iniziato a collaudare un sistema di guida autonoma per motociclette. In particolare, è stata usata una BMW R 1200GS, modello storico della casa dell'elica, famoso tra tutti gli appassionati di motori per le sue doti da tuttofare.

Tramite un video diffuso si vede la moto scorazzare nel circuito situato a Miramas, a sud della Francia, zona di test del gruppo BMW. A un primo impatto si rimane piuttosto frastornati da tale visione, sembra infatti di vedere una scena del film Ghost Rider, aspettandosi da un momento all'altro un cavaliere infuocato apparire dal nulla.

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In realtà il cavaliere non c'è, ma la moto è in grado di percorrere curve, tornanti, effettuare svolte, oltre a fermarsi e addirittura ripartire in completa autonomia.

Certamente ci si potrebbe chiedere quali siano i vantaggi di una moto che si guida da sola, essendo le dinamiche completamente diverse rispetto a quelle di un'auto, in cui il conducente è comodamente seduto e protetto. La risposta si trova nella sicurezza. Tali sistemi infatti permettono a BMW di raccogliere molti più dati, utili per prevenire frenate di emergenza, o evitare ostacoli improvvisi, per cui il motociclista potrebbe non reagire in tempo.

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Già l'anno scorso avevamo visto Valentino Rossi correre contro una moto guidata da un robot, che agiva in autonomia sui comandi tradizionali, concetto completamente diverso da quello di BMW che invece lascia gestire il tutto internamente alla moto tramite un complesso sistema di sensori studiati dal team di ingegneri guidato da Stefan Hans.

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Insomma anche per le moto è arrivato il momento di diventare ancora più smart, dopo la progressiva adozione dell'ABS, si punta all'introduzione di nuovi processi costruttivi e materiali, già adottati per esempio nel modello BMW HP4 Race, oltre ovviamente alla guida autonoma, al momento solo agli inizi.