Come cambieranno gli autovelox con Salvini

Salvini vuole vederci chiaro sulla questione autovelox: atteso un giro di vite con i prossimi decreti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Condivido la necessità della regolamentazione sulla collocazione degli autovelox, per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa. E lo dico forte della lotta per la sicurezza sulle strade”. Con queste parole il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha risposto al Question Time rassicurando sull’iter per l’approvazione di norme attuative. “Bisogna trovare il modo - ha detto Salvini - di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti senza realizzare una reale sicurezza stradale”.

L’interrogazione nasce dalla necessità di comprendere la norma attuativa di un decreto che poneva dei limiti alla localizzazione degli autovelox. Il decreto interministeriale - ha continuato il ministro - lo scorso ottobre è stato esaminato per comprendere le richieste dei singoli comuni. Il lavoro di revisione del Codice della Strada, avviato già diversi mesi fa, conterrà anche delle modifiche sull'utilizzo degli autovelox.

A questo proposito il Codacons ha precisato che “è giusto garantire la sicurezza stradale e sanzionare duramente chi viola i limiti di velocità, ma troppo spesso in Italia gli autovelox vengono usati dagli enti locali come bancomat per prelevare denaro ai cittadini”.  E ancora “solo nel 2021, in base ai dati ufficiali sui proventi delle sanzioni stradali pubblicati dagli enti locali, gli autovelox, nelle principali 21 città italiane, hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro. - afferma il Codacons - Il record spetta a Milano che, grazie agli strumenti di rilevazione automatica della velocità, ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni)”.

Anche l'Unione Nazionale Consumatori esprime soddisfazione per la notizia, tuttavia evidenzia che è necessario un contatto anche con l’Unione Consumatori: "bene, ottima notizia. Ma il ministro deve sentire anche le associazioni di consumatori. Abbiamo depositato da anni in Parlamento le proposte di modifica al codice della strada per aumentare la sicurezza, evitando al tempo stesso abusi. Sugli autovelox fissi, ad esempio, chiediamo da anni che siano i Prefetti a fissare i limiti di velocità, visto che già li devono autorizzare con un loro decreto e che sia una loro responsabilità decidere l'esatta posizione e non il semplice km della postazione di controllo, troppo spesso piazzato in modo nascosto dai comuni subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Cds. Basta con il vizietto di alcuni sindaci di piazzare il semavelox e poi ridurre la durata del giallo sotto i 4 secondi, complice il vuoto normativo che non fissa la sua durata minima o piazzare un autovelox e poi ridurre il limite di velocità in modo ingiustificato da 90 a 70 km/h o 50 km/h, tanto per fare cassa."