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a cura di Dario D'Elia

Apriremo e avvieremo le auto con lo smartphone grazie alla tecnologia wireless NFC e lo standard condiviso "Digital Key" del Car Connectivity Consortium (CCC). Oggi alcune case automobilistiche, soprattutto di fascia alta, forniscono la possibilità come optional. Si pensi al caso della Mercedes E-Class, che in Europa ha reso disponibile una specifica app dal 2016, e della futura Audi A6 edizione 2019. Ma anche la Tesla Model S e la stessa BMW Connected app compatibile con diversi modelli della casa tedesca. Senza contare le app e moduli hardware automotive rilasciati da diverse startup.

Il problema è che fino a oggi non esisteva uno standard per il settore. Il Car Connectivity Consortium (CCC), che coinvolge 75 marchi che rappresentano più del 70% del mercato mondiale dell'auto, non è molto noto al grande pubblico ma a titolo di esempio è stato il fautore della diffusione del Mirror Link, presente ormai in numerose auto per interfaccia smartphone e sistema infotainment. 

ccc digital key

CCC ieri ha ufficializzato le specifiche della Digital Key Release 1.0. Una soluzione che consente di virtualizzare la chiave e renderla utilizzabile su smartphone tramite app e chip NFC integrato. 

Questo dovrebbe consentire non solo di aprire e chiudere le portiere, ma anche avviare il motore e condividere anche l'uso della propria auto con altre persone. Ipoteticamente un giorno potrebbero esservi vantaggi anche per un servizio noleggio.

"Le specifiche della Release 1.0 forniscono un metodo di distribuzione generalizzato che consente ai veicoli OEM di trasferire in sicurezza l'implementazione di una chiave digitale sui dispositivi smart, sfruttando una infrastruttura Trusted Service Manager (TSM) esistente", si legge nella nota ufficiale.

ccc digital key

In pratica si tratta di una primissima versione di avvio che riceverà un nuovo aggiornamento già a partire del primo trimestre 2019 con l'edizione 2.0 - attualmente in sviluppo grazie a Apple, Audi, BMW, General Motors, HYUNDAI, LG Electronics, Panasonic, Samsung, and Volkswagen, ALPS ELECTRIC, Continental, DENSO, Gemalto, NXP e Qualcomm.

Nello specifico la Release 2.0 fornirà un protocollo di autenticazione standardizzato per le comunicazioni tra veicolo e smartphone. "Unendo le forze, la Release 2.0 fornirà una soluzione pienamente scalabile per ridurre i costi di sviluppo a carico delle aziende e assicurare interoperabilità tra differenti dispositivi e veicoli", prosegue la nota.

La questione sicurezza è certamente la più delicata, ma le scelte effettuate in sede di progettazione e sviluppo dovrebbero ridurre al minimo i rischi. Prima di tutto l'NFC può essere configurato per ridurre il raggio d'azione operativo, scongiurando l'ipotesi di essere intercettati a lunga distanza. In secondo luogo in caso di esaurimento batteria dello smartphone si potrebbe far fronte al problema sfruttando la modalità passiva del chip. Ad ogni modo è presto per queste considerazioni, poiché bisognerà attendere le prime implementazioni sul campo.


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