e-mobility secondo Volkswagen e la nostra Golf e-xperience

Il 2020 potrebbe essere l'anno della svolta per una diffusione sempre più ampia della mobilità elettrica. La Volkswagen spinge questo cambiamento epocale con lo sviluppo di una nuova generazione di innovativi veicoli elettrici.

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a cura di Alessandro Delfino

Abbiamo guidato nuovamente la Volkswagen e-Golf, ma questa volta la nostra e-xperience si è svolta nel nostro paese, da Verona a Riva del Garda e ritorno, allietata da una visita alla Centrale Idroelettrica del Gruppo Dolomiti Energia. Sono stati circa 160 i chilometri trascorsi in compagnia del responsabile stampa italiano, prodigo di consigli  su come gestire e-Golf in modo efficiente ed apprezzarne appieno la tecnologia all'avanguardia.

Oggi le vetture elettriche Volkswagen presenti sul mercato sono  e-Up ed e-Golf; proprio e-Golf rappresenta la spinta decisiva verso la rivoluzione elettrica.

La casa tedesca ha già in avanzato stadio di sviluppo i modelli I.D., ovvero un'intera famiglia di veicoli a zero emissioni (la hatchback I.D., il SUV a trazione integrale I.D. Croz, e I.D. Buzz, la nuova reinterpretazione del mitico pulmino Bulli)  che, come spiega Federiico Cara, responsabile stampa italiano del marchio di Volksburg, dovrebbero approdare sul mercato dal 2020 al 2022.

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Ad accomunare tutti i prototipi I.D. vi è la base costruttiva specifica All New Electric Architecture e un DNA stilistico dedicato alla mobilità elettrica. Ulteriori caratteristiche comuni sono l'autonomia a emissioni zero tra 500 e 600 km, la configurazione degli interni in stile lounge (Open Space), la digitalizzazione di tutti gli elementi di visualizzazione e di comando e l'integrazione di una modalità di marcia completamente automatizzata, disponibile a richiesta (I.D. Pilot).

L'obiettivo è di quelli importanti: diventare leader nella mobilità elettrica offrendo 30 nuovi veicoli elettrici e vendere 1 milione di veicoli a zero emissioni all'anno entro il 2025.

Dopo il briefing iniziale, di cui qui sopra potete visualizzare un estratto, ci siamo messi al volante di una fiammante e-Golf bianca, percorrendo, all'andata, salite e discese su strade panoramiche cercando di mantenere una velocità tra i 50 e i 70 km/h, mentre al ritorno abbiamo guidato lungo un tratto autostradale di circa 50 km cercando di restare a 120 km/h costanti.

Sotto il cofano e-Golf ospita un silenziosissimo motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 136 CV, con coppia massima di 290 Nm; la batteria agli ioni di litio è posizionata al retrotreno ed ha una capacità di 35,8 kWh.

Al volante e-Golf si è  rivelata divertente, con un buono spunto e sempre pronta nell'erogare tutti i suoi 136 cv, con una coppia sempre disponibile, un'accelerazione decisa e brillante e notevole rapidità nelle decelerazioni, gestite da un freno motore a 4 livelli capace di far entrata in curva il veicolo  "su binari".

Grazie al baricentro basso, sono poi molto buone l'aderenza e la stabilità, al punto che, a  tratti, ci è parso di guidare un go-kart sulle montagne russe.

Sui tornanti in discesa, il nostro co-driver ci ha suggerito di spostare il cambio dalla modalità Drive alla posizione 'B', grazie alla quale la vettura si ricarica quando non viene premuto l'acceleratore: Una chicca: il freno motore è cosi' potente che nella maggior parte dei casi è assolutamente  inutile premere il freno prima di affrontare una curva. Effettivamente, osservando il display multifunzione MFA, abbiamo immediamente notato un recupero di circa 25 chilometri di autonomia.

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La funzione di assistenza  eco per la guida aiuta il guidatore a risparmiare energia tramite una modalità di guida predittiva. Il dispositivo utilizza i dati sul percorso forniti dal sistema di navigazione di serie e i dati sulla dinamica longitudinale dall'unità di controllo del motore. Non appena la e-Golf si trova in una situazione in cui non ha bisogno di utilizzare elettricità per procedere, ad esempio in prossimità di una coda oppure prima di affrontare delle curve, il conducente riceve tramite il display multifunzione MFA l'avvertimento di rilasciare l'acceleratore. L'MFA fornisce insieme a questo avviso anche simboli grafici che rappresentano ad esempio una curva, un bivio, un incrocio, un limite di velocità o una rotonda.

Costeggiando il Lago di Garda, decidiamo di viaggiare a velocità costante: e-Golf si muove fluida ma si rivela un po' pigra anche quando si preme l'acceleratore con decisione; inserendo la modalità Eco+ l'andatura si mantiene confortevole, le prestazioni si riducono ancora un po' e viene automaticamente spento il riscaldamento oppure, in estate, il climatizzatore.

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La e-Golf, dal canto suo, mantiene  tutte le sue caratteristiche che hanno consacrato le sue sorelle come best seller in senso assoluto: comfort di marcia e un motore capace di donare a chi guida una buona dose di divertimento.

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Arrivati a destinazione abbiamo potuto verificare i tempi di ricarica della e-Golf, che dipendono dalla fonte di energia elettrica: con una presa convenzionale da 230 V impiega 13 ore e 15 minuti per recuperare l'80%, con la wallbox da 7,2 kW ci mette 4 ore e 15 minuti, mentre con il sistema CSS (Combined Charging System) da 40 kW i tempi per ricaricare l'80% della batteria si riducono a 45 minuti.

riva esterno

Abbiamo approfittato della pausa per visitare la Centrale Idroelettrica di Riva del Garda, una delle più grandi del Trentino e in grado di garantire il fabbisogno di energia pulita, rinnovabile e sostenibile a una città di circa 75.000 abitanti (più o meno grande come Pavia). 

La centrale, in funzione dal 1929 e tuttora in attività, è un impianto di tipo "a serbatoio" che utilizza le acque del torrente Ponale sul dislivello esistente tra il lago di Ledro e il lago di Garda.

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Un progetto molto audace per la sua epoca, basti pensare che vi furono installate le turbine più grandi allora esistenti al mondo. Una centrale monumentale, un imponente palazzo realizzato in riva al lago. ll complesso si sviluppa su tre differenti quote: sulla sponda del Lago di Garda, la sala macchine; 8 metri più in alto, gli edifici dei trasformatori e l'officina di montaggio; ancora sopra, la sala comando.

aaaaaaaaL'impianto è alimentato da due derivazioni idroelettriche denominate rispettivamente Ledro (Riva 1) e Ponale (Riva 2), che convogliano l'acqua alla centrale superando un salto utile massimo di 583 metri.

La forza dell'acqua in caduta viene trasformata in energia elettrica che va ad alimentare la rete di distribuzione nazionale, mentre le acque turbinate vengono rilasciate nel Lago di Garda senza alcun tipo di alterazione.

La centrale di Riva del Garda è dotata di una speciale pompa multistadio che consente il pompaggio dell'acqua dal lago di Garda a quello di Ledro, nel caso in cui l'acqua nel Lago di Ledro raggiunga un livello troppo basso per essere prelevata, e permette così di non interrompere la produzione di energia nella centrale.

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Torniamo al test drive di e-Golf: l'autonomia reale è dunque molto buona se si percorrono strade che le consentono di recuperare energia ove possibile e se si guida, premendo delicatamente l'acceleratore; nel nuovo ciclo di guida europeo (NEDC) è di 300 km, ma verificata sui saliscendi che ci hanno portato a Riva si è tradotta in circa 240-250 km reali, ma ovviamente può variare sensibilimente a seconda dello stile di guida, del tipo di strada, delle condizioni climatiche e dell'uso del climatizzatore.

In autostrada, ad esempio, a 120 km/h, abbiamo assisito a un brusco calo dell'autonomia poichè il consumo della batteria è diventato  elevato, tanto da perdere circa 100 chilometri di autonomia in un tratto di soli 50 km). 

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Aumentare l'autonomia, oltre naturalmente al numero di punti di ricarica, rappresenta una delle sfide più importanti del futuro per le vetture elettriche, e consentire così la percorrenza di lunghe distanze a velocità autostradali senza doversi fermare troppe volte.

Con la joint venture HPC (High-Power Charging), inoltre, il Gruppo Volkswagen, insieme ad altri Costruttori, punta a realizzare la più potente rete di ricarica in Europa, con livelli di potenza fino a 350 kW, per consentire ai veicoli elettrici di coprire tragitti a lungo raggio.

In questa direzione si muove anche EVA+ (Electric Vehicles Arteries), il progetto a favore della mobilità elettrica che punta a costruire un'infrastruttura di ricarica veloce per EV con 200 stazioni lungo le principali strade e autostrade in Italia (180) e Austria (20). Oggi, sono già 40 le stazioni di ricarica veloce Fast Recharge Plus attive sulle tratte extraurbane nel territorio italiano, installate da Enel in collaborazione con Volkswagen e altri Costruttori.