Il Veneto offre incentivi per cambiare auto ma sbaglia tutto

I nuovi incentivi all'acquisto prevedono sconti importanti anche per le vetture inquinanti.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La regione Veneto, analogamente alla regione Lombardia e poche altre fortunate, ha svelato nelle scorse ore con la delibera n.1189 un bando per nuovi incentivi per l'acquisto di auto a "basse emissioni", con la possibilità di sommare il tesoretto con il contributo statale (ecobonus).

In cosa consiste? La delibera stabilisce la disponibilità di 7 milioni di euro da utilizzare per rinnovare il parco auto circolante, con sconti differenti in base alla classe di inquinamento, rottamazione e ISEE. Tutto normale, insomma, fatto salvo che il nuovo programma prevede consistenti incentivi anche per le vetture di classe più inquinante (con emissioni tra 101 e 135 g/km di CO2) che tendenzialmente hanno anche un prezzo di acquisto inferiore e che, quindi, potrebbero compromettere su larga scala la disponibilità del tesoretto per le vere soluzioni meno inquinanti.

Più in dettaglio, la delibera prevede:

  • 7.000 euro per le zero emissioni (pure o idrogeno);
    • 8.400 euro con ISEE < 25.000 euro;
    • 7.700 euro con ISEE < 40.000 euro;
  • 6.000 euro per le ibride (< 60 g/km di CO2);
    • 7.200 euro con ISEE < 25.000 euro;
    • 6.600 euro con ISEE < 40.000 euro;
  • 5.000 euro per le ibride (61-100 g/km di CO2);
    • 4.000 euro per le bifuel (benzina/metano, benzina/GPL);
    • 3.000 euro per le benzina e diesel.
  • 4.000 euro per le ibride (101-135 g/km di CO2);
    • 3.000 euro per le bifuel (benzina/metano, benzina/GPL);
    • 2.000 euro per le benzina e diesel.

Considerato il prezzo di acquisto delle auto meno elettrificate (sempre inferiore delle elettriche o ibride pure) e la facilità di accesso, non viene difficile pensare che il tesoretto potrebbe consumarsi su quelle che sono le auto meno vicine ad un ipotetico futuro green, vanificando tutti gli sforzi.

In tutti gli scenari è comunque richiesta una rottamazione contestuale, fino a Euro 4 per veicoli alimentati a benzina o bi-fuel, e fino a Euro 5 se alimentati a gasolio. Presente anche un tetto massimo di spesa, fissato al momento per i 40.000 euro più IVA (con ISEE massimo di 50mila euro).

Il processo di concessione degli incentivi si suddivide in due fasi. La prima fase, chiamata "manifestazione d'interesse", avrà inizio oggi 17 ottobre e terminerà il 29 dicembre. Durante questa fase, i richiedenti dovranno presentare una domanda online tramite la piattaforma informatica dedicata, allegando una copia del loro ISEE ordinario per il 2023 (non saranno accettate le DSU).

Entro il 6 febbraio 2024, verrà pubblicata una graduatoria basata sulla situazione economica del richiedente e sul Comune di residenza. Il punteggio potrebbe variare a seconda se il proprio Comune ha adottato o meno normative anti-inquinamento. La seconda fase inizierà subito dopo la pubblicazione della graduatoria e si concluderà il 17 maggio 2024. I richiedenti ammessi in base alla graduatoria dovranno quindi fornire la documentazione richiesta, inclusa una copia dell'attestazione di pagamento del primo bollo dell'auto acquistata.