Una "Apecar elettrica" sarebbe un successo, ma in Italia non possiamo averla

I veicoli a tre ruote sono un vero successo in India, tanto da diventare anche elettrici e subire una sorta di processo di transizione a tutti gli effetti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nella zona industriale a nord di Delhi, si trova una fabbrica che contribuisce significativamente alla rivoluzione dei veicoli elettrici in India. Qui lavora Ram Baran, un saldatore la cui storia è emblematica della trasformazione in atto nel settore della mobilità elettrica del paese. Arrivato nel 2017 con un modesto ruolo di assistente, oggi Baran vanta abilità in lavorazione di metalli essenziali per la fabbricazione dei corpi di veicoli elettrici a tre ruote, noti localmente come e-rickshaw.

La sua formazione non includeva le competenze ingegneristiche necessarie, ma grazie a una serie di opportunità formative offerte da ingegneri indiani, ha acquisito competenze specialistiche in saldatura, apprendendole sul campo. La storia di Baran non è isolata: circa l'80% dei suoi 200 colleghi ha percorso un cammino simile, dimostrando una notevole capacità di apprendimento e adattamento tecnico. "Ci hanno insegnato tutto il necessario," ha raccontato Baran, con riferimento agli esperti cinesi. "La saldatura, il posizionamento e il taglio delle parti. Con il tempo, ho imparato e sono stato promosso. Ora siamo noi a poter insegnare queste competenze."

Il team della fabbrica di Sonipat, situata a 40 chilometri da New Delhi, produce ogni mese corpi e chassis per circa 5.000 e-rickshaw destinati alla YC Electric, il secondo maggior produttore del settore in India. Solo nel 2023, YC Electric ha venduto oltre 40.600 e-rickshaw, mentre nel paese sono stati venduti 82.500 veicoli elettrici a quattro ruote. Questi numeri sono indicativi di una sottile ma importante rivoluzione verde che sta avvenendo in India, principalmente grazie a veicoli come gli e-rickshaw, piuttosto che ai più noti brand internazionali di auto elettriche.

Swaroop B Deshpande
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Infatti i lavoratori come Baran stanno guidando una rivoluzione EV dal basso. Negli ultimi dieci anni, sono stati venduti nel paese circa 1,73 milioni di tre ruote EV. Solo nell'ultimo mese analizzato, circa 500 produttori — per la maggior parte aziende locali — hanno venduto oltre 44.000 e-rickshaw, contro meno di 6.800 auto elettriche. Questo dimostra come, diversamente dai segmenti delle quattro ruote e delle due ruote, dominati da brand affermati come Tata, Ola e Ather Energy, il settore degli e-rickshaw è ampiamente popolato da marchi meno conosciuti, come appunto YC Electric, Dilli Electric Auto, e Saera Electric, che tuttavia giocano un ruolo cruciale nell'ecosistema della mobilità sostenibile indiana.

L'ambiente politico favorevole è stato un fattore chiave per il successo della rivoluzione dei tre ruote EV in India. Sussidi e esenzioni dall'ottenimento di permessi per gli EV hanno reso le tre ruote elettriche una scelta allettante. "L'aumento della domanda di connettività dell'ultimo miglio nei trasporti pubblici, come autobus e servizi metro, ha portato a un aumento degli e-rickshaw elettrici," conferma Lizbeth Jibi Godwin, ricercatrice presso il Center for Public Policy and Research (CPPR).

Anche Piaggio, nel 2019, ha introdotto l'Ape elettrica proprio in India al fine probabilmente di seguire il trend che da lì a poco è cresciuto a dismisura; soluzione che, purtroppo, in Italia non è disponibile in quanto l'intera gamma Ape è ferma ancora ai propulsori benzina e i powertrain elettrici sono stati adottati esclusivamente dai modelli più completi Porter.