Perché la ricarica a induzione delle auto elettriche è importante

La ricarica wireless per auto elettriche potrebbe rivoluzionare il mondo della mobilità, ecco a che punto siamo con la diffusione di questa tecnologia.

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a cura di Davide Raia

C’è un’altra rivoluzione in arrivo per il mondo delle quattro ruote ed è rappresentata dalle auto elettriche con ricarica wireless. Si tratta, infatti, del possibile step evolutivo delle auto elettriche che potrebbe semplificare la fase di ricarica della batteria, esattamente come avviene con gli smartphone con ricarica wireless. La procedura di ricarica senza fili potrebbe rappresentare un elemento centrale del futuro della mobilità, anche in considerazione dei problemi che si stanno registrato (specialmente in Europa) nel programma di realizzazione di un’infrastruttura di ricarica in grado di sostenere lo stop alle auto benzina e diesel previsto per il 2035.

È giusto chiedersi come funziona la ricarica wireless delle auto in quanto, nel prossimo futuro, un numero sempre maggiore di produttori di auto elettriche oltre che di provider di servizi di ricarica (sia domestica che pubblica) potrebbe iniziare a supportare questa tecnologia. Attualmente, il settore è solo all’inizio di un programma di sviluppo destinato, però, a registrare una netta accelerazione nel corso dei prossimi anni. Se non ci saranno intoppi, quindi, la ricarica wireless per le auto elettriche potrebbe rapidamente diventare uno standard diffusissimo in Europa ed anche in Italia.

Vediamo, quindi, a che punto siamo con la ricarica wireless delle auto elettriche e quali potrebbero essere i campi di applicazione di una tecnologia che è già intorno a noi e che potrebbe, nel futuro prossimo, rivoluzionare ancora il mondo della mobilità.

Cos’è la ricarica wireless per auto elettriche

La ricarica wireless non è di certo una novità. Il settore dell’elettronica di consumo, infatti, da tempo ha introdotto questa tecnologia su larga scala e sono tantissimi i dispositivi che possono ricaricare la batteria integrata (o ricaricare altri dispositivi con il “reverse charging”) senza la necessità di un collegamento via cavo alla rete elettrica. Si tratta oramai di una tecnologia che trova applicazione nella vita quotidiana. Tra smartphone, smartwatch e auricolari, tantissimi lettori utilizzano un sistema di ricarica wireless.

È naturale, quindi, pensare di poter applicare la ricarica wireless al settore delle auto elettriche, riproponendo su larga scala un meccanismo che ha trovato enorme successo nel settore della tecnologia di consumo. Il funzionamento della ricarica wireless per auto elettriche è semplice e ricalca quello già utilizzato in altri settori. Sfruttando il magnetismo e installando sul veicolo un’apposita bobina di ricezione, è possibile trasmettere energia anche senza un collegamento fisico.

In questo modo, quindi, la ricarica dell’auto elettrica può avvenire per induzione e senza la necessità di dover armeggiare con cavi e spine per creare il giusto collegamento tra la vettura e la colonnina di ricarica. Questa tecnologia può trovare applicazione del settore delle quattro ruote in molti modi. Attualmente, infatti, ci sono diversi progetti che puntano a definire la strada giusta per poter introdurre, su larga scala, la ricarica wireless nel mondo delle auto elettriche.

Le stazioni di ricarica, pubblica o privata, che oggi sono dotate di un connettore per collegare l’auto elettrica alla rete, potrebbero integrare apposite piattaforme dedicate alla ricarica wireless. In questo caso, basterebbe parcheggiare la vettura su una di queste piattaforme per avviare, in modo sicuro ed efficiente, la ricarica della batteria, esattamente come avviene quando si poggia uno smartphone sulla base di ricarica wireless.

Una soluzione di questo tipo potrebbe consentire aggiornare le infrastrutture già in attività, affiancando la ricarica plug-in a quella wireless e riducendo i costi per la realizzazione di una rete in grado di supportare al meglio il passaggio a questa nuova modalità di ricarica per auto. Anche in ambito domestico, per chi ha spazio per ricaricare l'auto elettrica in box privato, potrebbe essere possibile implementare una soluzione di questo tipo senza difficoltà.

Tra le possibili applicazioni della ricarica wireless per auto elettriche, però, c’è anche lo scenario in cui le strade diventeranno dei caricatori wireless. In sostanza, le vetture potrebbero ricaricare la batteria durante il funzionamento, semplicemente percorrendo appositi tratti stradali dotati dell’infrastruttura necessaria per produrre un campo magnetico e sfruttare la ricarica a induzione, incrementando così l’autonomia effettiva di una vettura.

Questa soluzione, decisamente futuristica anche se già testata in via sperimentale con successo, comporta una serie di fattori da considerare, sia in termini economici (per via della grandissima quantità di energia elettrica da immettere nelle strade) che socio ambientali (è necessario evitare che ci siano interferenze negative nei confronti di persone e animali). Si tratta, comunque, di un possibile campo di applicazione della tecnologia wireless che in futuro potrebbe rappresentare una realtà del settore della mobilità.

La ricarica wireless per auto elettriche è già realtà

Parlare di ricarica senza fili per auto elettriche non vuol dire parlare di un futuro lontano. Anche se, al momento, l’infrastruttura di ricarica utilizza, sostanzialmente, solo soluzioni plug-in, i progetti per introdurre la ricarica wireless per le auto elettriche su larga scala sono diversi. Come avviene da tempo nel settore della mobilità a zero emissioni, la Cina è in prima linea per guidare lo sviluppo di questa tecnologia e la sua applicazione nel mondo delle quattro ruote.

La società cinese Zhiji Auto, una joint venture tra Saic Motor (una delle Big 4 dell’industria automotive cinese e proprietaria del brand MG Motor presente anche in Italia) e compagnie tech cinesi come Alibaba e Zhangjiang Hi-Tech, ha già prodotto 200 unità di una berlina elettrica con supporto alla ricarica wireless. Anche Volvo sta testando la ricarica wireless per auto elettriche con l’obiettivo di introdurre questa tecnologia sui modelli di serie nel corso del prossimo futuro.

I test, in particolare, riguardano la Volvo XC40 Recharge, simbolo della svolta a zero emissioni del brand. Di recente, la ricarica wireless è stata introdotta sul crossover Genesis GV60 del Gruppo Hyundai che sarà al centro di un progetto pilota in Corea del Sud e potrebbe arrivare su diversi altri modelli dell’azienda nel corso dei prossimi anni con l’obiettivo di espandere, il più possibile, l’adozione di questa tecnologia.

La ricarica wireless potrebbe, inoltre, arrivare anche sulle auto elettriche già in commercio, semplificando l’adozione di questa tecnologia su scala internazionale. Ricorrendo a soluzioni aftermarket, infatti, è possibile introdurre il supporto alla ricarica wireless della batteria anche per le auto elettriche e ibride in commercio. A lavorare sul progetto è l’azienda WiTricity che intende portare (negli USA) il sistema WiTricity Halo Charging per introdurre la ricarica wireless a 11 kW sui modelli già in commercio.

Alcuni mesi fa, sono stati anche avviati i primi test in Italia su un piccolo e selezionato tratto della Brebemi con risultati incoraggianti; sebbene ancora in via di sviluppo, le prime prove hanno permesso la ricarica di un autobus E-Way di Iveco e di una speciale Fiat 500e opportunamente modificata.

La ricarica senza fili è efficiente e veloce

La ricarica wireless per auto elettriche ha tutte le carte in regola per diventare un riferimento del mercato delle quattro ruote. Non c’è solo il fattore comodità a giocare un ruolo decisivo per il successo di questa tecnologia. La procedura di ricarica wireless, infatti, avviene anche con un’elevata efficienza. A tal proposito, Alex Gruzen, CEO di WiTricity, ha evidenziato, nel corso di un’intervista ad Arstechnica, che il sistema di ricarica wireless può registrare un’efficienza del 90-92%.

Si tratta di una percentuale del tutto paragonabile con le ricariche plug-in che, nel migliore dei casi, arrivano (ad oggi) al 94-95%. Sul mercato, sottolinea Gruzen, ci sono diverse soluzioni con efficienza compresa tra l’85% e il 90%. Di conseguenza, quindi, è possibile parlare di ricarica wireless per auto elettrice senza dover temere una perdita di efficienza della procedura di ricarica che rendere sconveniente e insostenibile (anche dal punto di vista ambientale) l’adozione di questa tecnologia su larga scala.

C’è un altro elemento da considerare: la velocità di ricarica. L’assenza di un collegamento via cavo non significa dover allungare i tempi di ricarica della batteria. La velocità di ricarica delle prime soluzioni wireless per auto è del tutto comparabile a quella che caratterizza i sistemi plug-in. Il possibile rallentamento della procedura di ricarica, quindi, non rappresenta un freno all’adozione di questa tecnologia.

In ultimo, da non sottovalutare, la riduzione del volume e peso delle batterie a bordo e l’aumento della vita media delle batterie stesse poiché verrebbe alimentata ad intervalli regolari con potenze mai esorbitanti. Con una infrastruttura a regime si potrebbe, inoltre, migliorare l’esperienza di viaggio dell’utente grazie ad una riduzione del numero di soste.

È necessario uno standard internazionale

Per lo sviluppo su scala internazionale di un sistema di ricarica wireless per auto elettriche sarà necessaria l’adozione di una soluzione standard e condivisa tra le varie aziende (produttori di auto, provider di servizi di ricarica, aziende specializzate nella realizzazione di prodotti aftermarket per la ricarica wireless). A guidare lo sviluppo di uno standard internazionale è SAE (Society of Automotive Engineers). La presenza di uno standard condiviso consentirà di agevolare l’applicazione su scala globale di questa tecnologia, evitando le problematiche legate alle soluzioni proprietarie che caratterizzano la ricarica plug-in.