Tesla decide di pagare per evitare il processo su un incidente mortale con Autopilot

Tesla risolve con un accordo giudiziario il caso di un decesso legato all'Autopilot anziché affrontare un processo pubblico.

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a cura di Marco Silvestri

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Il team legale di Tesla ha deciso di risolvere amichevolmente una controversia giudiziaria riguardante un incidente mortale avvenuto mentre il veicolo era in modalità Autopilot, preferendo questa soluzione piuttosto che affrontare un processo che si preannunciava ricco di colpi di scena.

L'incidente è stato oggetto di intense discussioni, poiché si è verificato mentre il veicolo era impostato su Autopilot, e questo ha causato la deviazione improvvisa del mezzo verso il divisorio stradale.

Il caso in questione riguarda la tragica scomparsa di Walter Huang, un ingegnere di Apple, che ha perso la vita in un incidente mentre era alla guida di una Tesla Model X in modalità pilota automatico. Tuttavia, è stato anche evidenziato come l'attenzione del conducente non fosse focalizzata sulla guida, poiché era distratto dall'uso del cellulare; un comportamento contrastante con le raccomandazioni di Tesla, che sollecita costantemente gli utenti a mantenere la concentrazione durante l'uso del sistema Autopilot.

Nel corso dei precedenti procedimenti legali similari, Tesla ha sempre portato a casa la vittoria ribadendo la tesi secondo cui gli incidenti erano frutto di un uso improprio dei sistemi Autopilot da parte dei conducenti. Ciò nonostante, il caso Huang ha assunto contorni differenti grazie a una strategia legale innovativa adottata dagli avvocati della famiglia. Questi ultimi hanno basato la propria tesi su due fondamentali accusazioni: la prima riguardante la presunta consapevolezza di Tesla rispetto a difetti del sistema Autopilot, in particolare la tendenza a deviare verso i divisori stradali; la seconda attinente alla responsabilità della compagnia nello stimolare negli utenti un eccesso di fiducia nell'Autopilot, soprattutto attraverso le dichiarazioni del suo CEO, Elon Musk.

I legali hanno messo in luce attraverso le testimonianze di ingegneri Tesla, come in passato vi fosse stata una mancata focalizzazione sul monitoraggio dell'attenzione del conducente, nonché una chiara consapevolezza di possibili abusi del sistema da parte degli utenti. Emergono così spunti rilevanti che avrebbero potuto rendere il processo estremamente interessante.

Tuttavia, si è appreso tramite documenti giudiziari che Tesla e la famiglia di Huang hanno raggiunto un accordo, sebbene i termini del medesimo non siano stati resi pubblici. Questo evento segna un punto degno di nota, soprattutto alla luce delle passate affermazioni di Musk che sosteneva come Tesla non avrebbe mai accettato di risolvere una causa se avesse considerato le accuse ingiuste, anche a costo di una sconfitta.

Sebbene questa decisione non includa un'ammissione esplicita di colpevolezza da parte di Tesla, appare agli occhi di molti come un riconoscimento indiretto delle responsabilità affermate. Infatti, la scelta di evitare il processo potrebbe essere stata influenzata dalla volontà di Tesla di prevenire ulteriore pubblicità negativa e dall'intenzione di non divulgare informazioni potenzialmente imbarazzanti che sarebbero potute emergere nel corso del processo.

In sostanza l'Autopilot di Tesla aiuta il guidatore ma non essendo totalmente autonomo richiede comunque una certa attenzione da parte del conducente. Detto questo, quanto accaduto ha sottolineato l'importanza degli slogan dei produttori che devono essere più precisi rispetto alle capacità dei propri sistemi di guida autonoma in modo che non inducano gli utenti a uno stato di eccessiva sicurezza, portando così a una possibile sottovalutazione dei rischi associati alla guida autonoma.