Prima l'AI generativa, poi gli agenti. Il rischio, soprattutto per le aziende, è quello di perdersi in una giungla di termini, tecnologie, trend da seguire, per non restare indietro.
Focalizziamoci proprio sugli agenti: cosa sono esattamente? Un agente AI è un algoritmo capace di cercare informazioni e prendere decisioni. È qui che si differenziano dai chatbot e da strumenti come ChatGPT, che di solito ricevono una domanda e danno una risposta. Gli agenti AI vanno oltre: automatizzano compiti ripetitivi, rispondono a domande al posto tuo e possono persino prendere piccole decisioni seguendo le "regole" del tuo marchio.
I vantaggi per chi usa gli agenti AI possono essere davvero grandi. Ad esempio, possono rendere il brand più forte e l'esperienza dei clienti più interessante.
Un caso su tutti è quello di Pizza My Heart, famosa nella Silicon Valley. I suo fondatori hanno creato un agente AI chiamato "Jimmy the Surfer", proprio come il personaggio delle loro pubblicità. L'agente parla sempre come un surfista, mantenendo lo stesso tono del marchio in ogni chiacchierata con i clienti. Questi gli scrivono via messaggio e lui può consigliare pizze, prendere ordini, organizzare le consegne e persino chiedere come è andata dopo. Gli agenti AI possono fare tutto questo diminuendo il lavoro del personale e migliorando l'esperienza dei clienti: un win-win, a maggior ragione se si hanno molti consumatori.
Qualche idea pratica
Poi c'è Sandy Carter, chief operating officer di Unstoppable Domains, che ha creato un agente AI per il suo libro "AI First, Human Always". Funziona tramite Telegram e fa diverse cose utili:
- Risponde a domande sul libro
- Dice dove si può comprare
- Manda i lettori ai capitoli giusti in base a cosa gli interessa
- Offre informazioni extra che sono uscite dopo la pubblicazione del libro
Due casi tra centinaia, forse migliaia. Che ben fanno intendere il potenziale di una tecnologia oggi molto più disponibile di prima alla massa.
Da dove cominciare?
Impariamo le Basi
Per prima cosa, online ci sono molti corsi base sugli agenti AI, anche gratuiti. Questo aiuta a evitare un po' di errori e a capie come funzionano gli agenti AI che si incontrano sul lavoro o nella vita privata.
Guardare da vicino agenti che funzionano aiuterà a comprendere meglio cosa possono fare e cosa no, prima di crearne uno. Ci sono due tipi principali di agenti AI:
- Agenti basati su ruoli: Sono progettati per fare cose specifiche e ben definite. Hanno dei limiti chiari e non possono prendere molte decisioni da soli, quindi sono più sicuri per iniziare.
- Agenti autonomi: Hanno più libertà di prendere decisioni e agire. L'agente di moda Miku, ad esempio, impara i gusti degli utenti per dare consigli personalizzati su vestiti e stile. Però, l'autonomia ha i suoi rischi. Dopo una conversazione con un cliente, Miku una volta si è appassionata alle auto e ha passato due giorni a twittare di automobili invece che di moda. Il suo creatore ha dovuto intervenire per riportarla sulla retta via.
Cosa si vuole ottenere?
Prima di costruire, bisogna capire bene dove usare l'agente e cosa si vuole che faccia.
Sapere questo ti aiuterà a definire:
- Quali funzioni dovrà avere
- Quali dati userà per "evolversi"
- Quanta libertà di decisione dargli
- Con quali piattaforme dovrà funzionare
Ad esempio, un agente AI che aiuti i clienti a ordinare una pizza, dovrà essere autonomo nel dare consigli su quale tipo scegliere, ma non nel rispondere a domande su dove consegna il ristorante.
Sviluppo dell'Agente AI: scegliere la piattaforma
Giunto a questo punto, c'è da decidere dove "vivrà" l'agente e con cosa lo svilupperemo. Anche qui, meglio definire questi passaggi:
- Dove i clienti o utenti passano già il loro tempo online
- Quali funzioni offre la piattaforma per integrare un agente
- Quanto controllo serve sulle risposte dell'agente
- Servono funzioni come la cronologia delle conversazioni o la possibilità di mandare messaggi a tanti?
- Quanto la piattaforma si adatta all'immagine del marchio
Gli agenti AI possono funzionare in tanti posti diversi:
- Social Media: Gli agenti AI possono essere integrati nei social media dove possono mantenere la voce del marchio e parlare con tante persone senza che si debba essere sempre presente – pubblicando contenuti, rispondendo e interagendo con i follower.
- App di messaggistica: L'agente di Sandy Carter per il suo libro funziona su Telegram, che lei ha scelto perché permette di seguire le conversazioni, mandare messaggi a tanti utenti e moderare facilmente.
- Siti web: Uno dei modi più comuni è mettere gli agenti direttamente sui siti web delle aziende, come l'agente di assistenza clienti di Unstoppable Domains. A differenza dei semplici chatbot, questi possono prendere decisioni e offrire esperienze personalizzate.
- Applicazioni desktop: Alcuni agenti funzionano come programmi separati sul computer. Sandy Carter ha un agente desktop che ascolta i messaggi vocali. Se qualcuno le chiede un appuntamento, l'agente lo fissa.
- Communities: Gli agenti possono operare all'interno di piattaforme come Discord per parlare con più utenti contemporaneamente in un contesto di gruppo.
- E-commerce: Gli agenti possono anche essere integrati nelle piattaforme di e-commerce per offrire un'esperienza cliente, dando consigli personalizzati per gli acquisti, suggerendo prodotti, elaborando ordini e gestendo i pagamenti.
- Sistemi CRM e di supporto: I sistemi di gestione delle relazioni con i clienti possono usare agenti AI per smistare le richieste di supporto, accedere alla cronologia e fornire assistenza personalizzata su larga scala.
Insomma, il mondo degli agenti AI offre una grande opportunità per imprenditori e marketer di rendere il lavoro più efficiente, coinvolgere di più i clienti e far crescere la propria attività. Iniziando con una buona base di conoscenza, definendo obiettivi chiari e scegliendo con attenzione le piattaforme giuste, si può iniziare a sfruttare la potenza di questi strumenti intelligenti e aprire una nuova era di efficienza e crescita.