L'intelligenza artificiale agentica potrebbe essere il futuro in alcuni settori, ma in altri stiamo vedendo un impatto già oggi. È il caso del commercio elettronico, dove esperimenti e risultati sono già una realtà concreta nel commercio al dettaglio - mentre il mondo B2B si muove con maggiore cautela, ma comunque anche qui si nota una certa accelerazione.
Il colosso statunitense Walmart, tra i principali nomi in questo settore, ha sviluppato quello che definisce un ecosistema di "super agenti", sistemi AI specializzati che gestiscono autonomamente le interazioni con clienti, fornitori, dipendenti e sviluppatori. Suresh Kumar, Chief Technology Officer dell'azienda, ha sottolineato come questi agenti possano "automatizzare e semplificare praticamente tutto quello che facciamo", evidenziando come i consumatori siano ormai pronti ad abbracciare questa tecnologia.
L'assistente digitale Sparky rappresenta la punta di diamante di questa strategia nel rapporto con i consumatori. Il sistema non si limita a fornire raccomandazioni sui prodotti, ma si estende alla pianificazione dei budget e alla gestione completa dell'esperienza d'acquisto. I numeri parlano chiaro: durante il secondo trimestre del 2025, l'AI generativa di Walmart ha elaborato oltre 850 milioni di punti dati del catalogo, un'operazione che avrebbe richiesto un esercito di dipendenti cento volte più numeroso.
Amazon, da parte sua, non resta a guardare e considera gli agenti AI autonomi come uno dei principali motori di crescita futura. La strategia di Amazon tratta questi sistemi come veri e propri clienti aziendali, capaci di utilizzare gli strumenti AWS per automatizzare transazioni retail complesse. Andy Jassy, CEO dell'azienda, ha confermato che la piattaforma si sta preparando per un futuro in cui gli agenti AI aziendali plasmeranno la domanda su larga scala.
Il settore B2B tra innovazione e prudenza
Nel mondo business-to-business, l'adozione procede con ritmi più misurati ma con risultati concreti. Transcard ha integrato l'AI agentica nella sua piattaforma SMART Exchange per automatizzare i processi di onboarding dei fornitori e le procedure di verifica aziendale. Parallelamente, Infosys BPM ha implementato agenti AI nella sua soluzione Accounts Payable on Cloud, migliorando significativamente accuratezza ed efficienza nella gestione delle fatture.
Mastercard ha lanciato l'iniziativa Agent Pay, introducendo token agentici che permettono agli agenti AI di effettuare transazioni per conto degli utenti mantenendo standard elevati di sicurezza e fiducia. La collaborazione con giganti tecnologici come Microsoft e IBM mira a scalare il commercio agentico nelle operazioni aziendali. Anche Visa contribuisce all'ecosistema con le sue Intelligent Commerce API, che integrano capacità agentiche direttamente nei flussi transazionali.
L'implementazione di agenti AI autonomi nel B2B solleva questioni complesse di sicurezza e governance che vanno oltre l'automazione tradizionale. Gli ecosistemi aziendali, costruiti su fiducia profonda e bassa tolleranza al rischio, richiedono controlli rigorosi per evitare catastrofi come pagamenti mal indirizzati o violazioni contrattuali. Kathryn McCall, Chief Legal and Compliance Officer di Trustly, definisce questa trasformazione come una "rivoluzione della governance".
La soluzione proposta prevede l'adozione di un'"autonomia delimitata" che include ambienti sandbox, permessi circoscritti, registri di audit, controlli umani nel processo decisionale e capacità di replay forense per tracciare e invertire ogni azione. Questo approccio garantisce che gli agenti AI operino con la necessaria supervisione senza compromettere l'efficienza operativa.
Verso un futuro commerciale ridefinito
L'evoluzione dall'automazione tradizionale all'intelligenza artificiale agente rappresenta un cambio di paradigma fondamentale nel modo in cui concepiamo il commercio. Mentre il settore retail accelera l'implementazione per migliorare l'esperienza del cliente, il mondo B2B sviluppa framework più sofisticati per bilanciare innovazione e controllo. La trasformazione in corso ridefinirà progressivamente come le transazioni commerciali vengono avviate, eseguite e completate, segnando l'inizio di una nuova era del commercio digitale.