Una nuova joint venture nel settore delle infrastrutture per l'intelligenza artificiale vedrà la collaborazione tra AMD, Cisco e HUMAIN, società controllata dal Public Investment Fund saudita. L'accordo prevede la realizzazione fino a 1 gigawatt di capacità computazionale entro il 2030 in Arabia Saudita, con l'ambizione di espandere ulteriormente la capacità a diversi gigawatt. Le operazioni dovrebbero prendere avvio nel 2026 con una prima fase da 100 megawatt, segnando un significativo investimento nell'ecosistema tecnologico del Regno.
L'operazione si inserisce in un contesto più ampio di diversificazione economica saudita rispetto alla dipendenza dagli idrocarburi. Secondo il recente AI Readiness Index di Cisco, il 91% delle organizzazioni saudite prevede di implementare agenti di intelligenza artificiale, ma solo il 29% dispone attualmente di una capacità GPU robusta. Questo divario evidenzia una carenza infrastrutturale che il progetto intende colmare, posizionando il Regno come fornitore regionale e globale di soluzioni AI.
La struttura dell'accordo prevede che AMD e Cisco agiscano come investitori fondatori e partner tecnologici esclusivi della joint venture, fornendo rispettivamente le GPU AMD Instinct MI450 e le soluzioni infrastrutturali critiche per data center. HUMAIN contribuirà con la propria capacità di data center di ultima generazione. L'esclusività tecnologica rappresenta un elemento distintivo dell'accordo, garantendo ai due colossi americani un canale privilegiato verso il mercato mediorientale dell'AI.
Lisa Su, presidente e CEO di AMD, ha annunciato l'istituzione di un Centro di Eccellenza AMD in Arabia Saudita per accelerare l'integrazione locale e l'innovazione. La mossa indica una strategia di radicamento territoriale che va oltre la semplice fornitura tecnologica, puntando alla creazione di competenze locali. Chuck Robbins, CEO di Cisco, ha sottolineato come l'infrastruttura scalabile e sicura fornita dalla società supporterà la trasformazione dell'economia saudita verso un modello digitale avanzato.
Dal punto di vista della capacità computazionale, l'obiettivo di 1 gigawatt entro il 2030 rappresenta un investimento considerevole, sebbene le cifre finanziarie precise dell'operazione non siano state rese pubbliche. L'annuncio odierno rappresenta un'evoluzione della partnership strategica pluriennale annunciata in maggio durante la visita del presidente americano Donald Trump in Arabia Saudita. Quella collaborazione iniziale aveva già delineato l'ambizione di costruire infrastrutture AI scalabili e resilienti, ma l'istituzione formale di una joint venture con investimenti diretti delle parti segna un impegno più concreto e vincolante.
Tareq Amin, CEO di HUMAIN, ha descritto la collaborazione come funzionale alla missione di portare online infrastrutture ad alte prestazioni e costo-efficiente per sostenere innovatori sia nel Regno che a livello globale. HUMAIN opera attraverso quattro aree principali: data center di nuova generazione, piattaforme cloud ad alte prestazioni, modelli AI avanzati inclusi i più sofisticati modelli linguistici in lingua araba sviluppati nel mondo arabo, e soluzioni AI settoriali che combinano conoscenza industriale ed esecuzione pratica.
Il posizionamento dell'Arabia Saudita come hub AI regionale solleva interrogativi sulla sostenibilità del modello e sulla capacità effettiva di competere con ecosistemi consolidati come quelli statunitensi, cinesi o europei. Mentre l'investimento in capacità computazionale è necessario, la creazione di un ecosistema completo richiede anche competenze tecniche avanzate, un ambiente normativo favorevole all'innovazione e la capacità di attrarre talenti globali. La sfida per HUMAIN sarà dimostrare che l'ambizione dichiarata di "supremazia dei talenti" possa tradursi in risultati concreti al di là della mera disponibilità infrastrutturale.