La blockchain non è solo la base tecnologica dei bitcoin. Può essere un modo, valido, con cui garantire l'autenticità e la tracciabilità di prodotti e informazioni nella nostra vita quotidiana. La blockchain, originariamente concepita come l'infrastruttura per le criptovalute, ha trovato applicazioni concrete che vanno ben oltre il mondo finanziario, diventando uno strumento potente per combattere contraffazioni, frodi e inefficienze nella gestione delle informazioni. Dalle etichette dei prodotti alimentari ai certificati di autenticità delle opere d'arte, questa tecnologia distribuita sta ridefinendo il concetto stesso di fiducia nel commercio moderno.
Giuseppe Perrone, EY Partner e ingegnere specializzato nell'applicazione industriale di questa tecnologia, ha dimostrato come sia possibile superare lo scetticismo nato dall'associazione con criptovalute e NFT per scoprire applicazioni concrete e di valore reale. "La tracciabilità della filiera food, dal primo vino ai prodotti marchi propri della GDO fino ad arrivare ad applicazioni per la tracciabilità delle notizie. Ma la blockchain ha anche la capacità di creare i token non fungibili, per contenere gli stessi token in wallet digitali, muovendosi in una economia del tutto digitale e interoperabile".
L'implementazione più immediata e comprensibile riguarda la tracciabilità alimentare. Quando un consumatore scansiona il codice QR presente su una bottiglia di vino, può accedere a informazioni dettagliate su ogni fase della produzione: l'origine delle uve, le pratiche agricole utilizzate, i fornitori delle bottiglie e dei tappi, persino le date specifiche di ogni lavorazione. "Questo sistema va oltre le tradizionali certificazioni DOC o DOP, aggiungendo un elemento cruciale: la responsabilità tracciabile di ogni attore della filiera. Il valore aggiunto della blockchain rispetto ai sistemi di certificazione esistenti risiede nella tokenizzazione delle responsabilità".
"Ogni produttore che dichiara determinate informazioni viene identificato digitalmente e collegato temporalmente alle proprie dichiarazioni attraverso smart contract sulla blockchain, come quello di Ethereum, che è il punto di riferimento per il business". Questo crea un registro immutabile che impedisce manipolazioni successive e offre ai consumatori la possibilità di verificare in tempo reale l'autenticità delle informazioni dichiarate.
Il caso pionieristico dell'informazione certificata
L'applicazione più innovativa riguarda però il settore dell'informazione. "L'agenzia ANSA, quinta al mondo per importanza, ha implementato un sistema di certificazione blockchain per proteggere l'integrità delle proprie notizie. Ogni articolo prodotto dalla redazione viene tracciato dal momento della stesura fino alla distribuzione, creando una catena di custodia digitale inviolabile".
Il sistema "ANSA Check" ha dimostrato la sua efficacia durante un episodio di hacking che aveva replicato perfettamente l'aspetto del sito dell'agenzia, manipolando però i contenuti delle notizie sui vaccini. Per diverse ore, l'unico modo per distinguere le notizie autentiche da quelle falsificate è stato il controllo blockchain, che segnalava immediatamente quando un articolo non corrispondeva a quello certificato nel registro distribuito. "Questa soluzione potrebbe diventare un esempio preso da altri per certificare la validità di una notizia".
Questa soluzione risponde a una necessità crescente in un'epoca caratterizzata da fake news e deep fake sempre più sofisticati. "Un esperimento neuroscientifico condotto dal mio team con l'Università La Sapienza ha rivelato che le persone più curiose e mentalmente aperte sono paradossalmente quelle che cadono più facilmente nel tranello delle notizie false, rendendo ancora più urgente lo sviluppo di sistemi di verifica affidabili".
Dal punto di vista economico, l'evoluzione tecnologica ha reso questi sistemi altamente sostenibili. "Se nel 2016 i costi per implementare smart contract erano significativi, oggi l'utilizzo di layer 2 come Polygon sulla blockchain di Ethereum ha ridotto i costi transazionali praticamente a zero. Questi layer secondari sono inoltre carbon neutral, con l'obiettivo di diventare carbon negative, risolvendo le critiche sulla sostenibilità ambientale delle blockchain".
La sostenibilità economica significa che né il produttore di vino né l'editore di notizie devono trasferire costi aggiuntivi significativi sui consumatori finali. Una bottiglia tracciata con blockchain costa sostanzialmente quanto una tradizionale, mentre l'abbonamento a servizi informativi certificati mantiene prezzi competitivi rispetto alle alternative non certificate. "Come ha scritto di recente Sam Altman su X, il costo di una transazione su blockchain consuma 1/14 dell'acqua contenuta in un cucchiaino da the. Ammesso che sia realmente così. Ad oggi si tratta comunque di soluzioni altamente sostenibili, garantendo grossi benefici a costi ridotti".
L'integrazione con l'intelligenza artificiale
L'evoluzione più promettente riguarda l'integrazione tra blockchain e intelligenza artificiale. "È sempre più importante connettere queste tecnologie. Big data, IA, blockchain. I dati certificati sono l'oro per le aziende e le amministrazioni pubbliche. La combinazione risponde a una delle sfide principali dell'IA: l'explainability, ovvero la capacità di spiegare come un sistema di intelligenza artificiale arriva a determinate conclusioni".
La normativa europea sull'utilizzo responsabile dell'intelligenza artificiale richiede proprio questa trasparenza nei processi decisionali automatizzati. "La blockchain può certificare ogni passaggio dell'elaborazione dei dati, dal cleaning iniziale alla creazione dei vettori, fino al risultato finale, creando quella prova del nove, necessaria per validare l'operato dei sistemi IA".
Questa sinergia tecnologica apre scenari di automazione avanzata attraverso smart contract sempre più sofisticati. Gli oggetti informatici autoeseguibili possono essere potenziati dall'intelligenza artificiale per gestire processi complessi che richiedono correlazioni di informazioni e decisioni dinamiche, mantenendo però la tracciabilità e la verificabilità di ogni azione intrapresa.
L'integrazione di big data, intelligenza artificiale e blockchain configura un'economia digitale basata sulla fiducia verificabile, dove consumatori, aziende e istituzioni possono beneficiare di servizi automatizzati senza rinunciare alla trasparenza e al controllo sui processi che influenzano le loro decisioni quotidiane.