Come l'IA cambierà la democrazia e la società

Secondo Bruce Schneier, l'IA ha il potenziale di cambiare il rapporto tra cittadini e istituzioni e l'operatività delle istituzioni governative.

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a cura di Marina Londei

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L'intelligenza artificiale sta cambiando molti aspetti della vita quotidiana e continuerà a farlo. La società stessa si evolverà come conseguenza della crescente pervasività delle nuove tecnologie e con essa anche le istituzioni governative. 

Bruce Schneier, noto autore in ambito tecnologico, ha condiviso alcuni spunti su come, a detta sua, la democrazia, i governi e in generale il rapporto tra cittadini e istituzioni cambieranno nei prossimi anni. 

Secondo Schneier, il ruolo di educatore dell'IA nelle scuole potrebbe essere traslato anche nella democrazia: i chatbot possono informare i cittadini su diverse problematiche sociali e politiche, come il cambiamento climatico o le politiche fiscali in atto.

I candidati dei diversi partiti potrebbero sviluppare assistenti di IA pronti a rispondere a tutti i dubbi dei votanti; più in generale, i chatbot potranno aiutare i cittadini a conoscere la posizione del singolo candidato su diversi temi di interesse per aiutarli a scegliere i rappresentanti.

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Elezioni

L'intelligenza artificiale aiuterà i governanti ad approfondire i temi delle email dei cittadini facendo un riassunto dei contenuti, individuando le critiche mosse all'amministrazione ed evidenziando le prospettive da prendere in considerazione. 

L'IA potrà essere usata come un moderatore durante i dibattiti e le discussioni politiche, per esempio filtrando commenti di odio e off topic quando gli incontri avvengono online. 

I governanti potranno affidarsi alle nuove tecnologie per redigere nuove proposte di legge e individuare le falle da risolvere prima di rendere la proposta effettiva. Allo stesso modo, in futuro i politici potrebbero sfruttare l'intelligenza artificiale per elaborare le loro strategie di governo o di opposizione e trovare il modo migliore per rivolgersi ai loro elettori sulla base dei feedback ricevuti.

Man mano che le tecnologie miglioreranno e la base di conoscenza dei modelli diventerà più completa e accurata, l'IA diventerà un supporto legale fondamentale sia per i cittadini che per i politici. I chatbot saranno in grado di analizzare e scrivere direttive legali e, dall'altra parte, aiutare i cittadini a navigare facilmente la burocrazia.

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Burocrazia

L'IA può essere usata dai politici anche per elaborare argomentazioni persuasive da usare nei dibattiti e nelle campagne elettorali. 

L'intelligenza artificiale sarà in grado estendere i controlli sul territorio per identificare le frodi da parte dei cittadini, per esempio nelle dichiarazioni fiscali o nelle richieste di servizi al governo. Schneier sottolinea che potrebbero esserci problemi di falsi positivi che, in caso di cause legali, potrebbero essere difficili da contestare; in questo caso è essenziale l'intervento di un esperto umano per valutare il caso.

I sistemi automatici velocizzeranno le attività di propaganda per raggiungere velocemente un numero più elevato di elettori, anche se c'è il rischio che queste capacità possano essere usate per facilitare le campagne di disinformazione. 

Infine, secondo Schneier l'IA potrebbe addirittura prendere il posto degli elettori: i cittadini potrebbero addestrare i chatbot con le proprie preferenze politiche e le visioni socio-economiche, lasciando che in tempo di elezioni sia il sistema a esprimere il voto. 

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Voto

Da una parte questa eventualità aumenterebbe la partecipazione dei cittadini al voto, ma dall'altra ciò comporterebbe un distacco delle persone dalla vita politica. 

Alcune possibilità possono sembrare estreme, ma, sottolinea Schneier, "non sottovalutate la nostra capacità di normalizzare le nuove tecnologie". Se i sistemi di IA continueranno a migliorare, non sarà più così strano immaginare certi scenari. 

A prescindere da se e quando accadranno questi cambiamenti, è opportuno conoscere tutti i rischi delle tecnologie e usarle responsabilmente.