Con CBT il cloud e il desktop li porti in tasca

EasyCloud mette a disposizione data center per public e private cloud. Il Cloud Project unifica mobile e thin client in un dispositivo a basso costo con cui accedere al business ovunque ci si trovi.

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a cura di Giuseppe Saccardi

Nel corso di un incontro con i clienti e la stampa CBT ha confermato le sue linee strategiche sia in termini di prodotto che di alleanze.

In particolare, continua la sua partnership con VMware per quanto concerne la virtualizzazione e l'evoluzione dei propri data center in chiave di SDDC, acronimo che sta per Software Defined Data Center, da cui fornisce servizi cloud, e con Trend Micro per quanto concerne la sicurezza aziendale, un tema quest'ultimo molto sentito dalle aziende anche per la oggettiva responsabilità nella protezione di dati sensibili che le normative nazionali e comunitarie assegnano ai manager aziendali.

Flavio Radice -General Manager CBT

Vediamo gli elementi salienti emersi nel corso dell'evento, preceduto però da alcuni dati. L'ultimo anno fiscale ha visto CBT chiudere il bilancio con circa 50 milioni di ricavi e con 270 addetti, cifre che la pongono a pieno diritto tra i maggiori integratori di sistemi a livello nazionale.

La sua missione, ha  commentato il suo general manager Flavio Radice, è quella di erogare nuovi servizi nel settore ICT, sia di tipo gestito che in modalità cloud. Ha inoltre evidenziato che la società è concentrata su tre diverse linee di business, quella delle tecnologie, quella del managed service e quella delle Application, e che su queste tre linee continuerà ad investire massicciamente.

In particolare, e lo vedremo più avanti cosa implica per la sua strategia per il cloud, dopo aver da tempo attivo un data center a Roma ne ha realizzato uno anche a Milano, che permette di erogare servizi con continuità garantita e realizzare applicazioni di backup e disaster recovery di alto livello.

Il servizio Easy Cloud: un immediato time to market

Come accennato, CBT vede nel settore dei servizi e nella sua incarnazione Cloud, un campo di crescente interesse per le aziende, impegnate nel ridurre il Capex e l'Opex dell'IT, e ha attivato un servizio riferito come Easy Cloud con cui si propone di rispondere alle esigenze delle aziende che attivano un progetto cloud, sia limitato alla infrastruttura che espandentesi alla piattaforma e ai servizi. A queste aziende fornisce sia il substrato hardware e software che il personale qualificato (con alle spalle oltre 1000 certificazioni) necessario per la fase di progetto, realizzazione e gestione.

Nel dettaglio, Easy Cloud è un servizio in ambienti X-86 e Power-i (AS400 e AIX) che è personalizzabile in base alle esigenze specifiche di un'azienda. Include, tra le altre, soluzioni di alta affidabilità, di disaster recovery e business continuity e permette alle aziende di attivare rapidamente, ha illustrato CBT, servizi time to market. A integrazione dei tipici servizi cloud va aggiunto il DaaS (Desktop as a Service) che abilita la virtualizzazione del desktop nel Data Center.

Due le soluzioni praticabili con la piattaforma CBT, una per il public e una per il private cloud. Per il public il servizio si basa su una infrastruttura condivisa di Virtual Machine che può mettere a disposizione macchine virtuali con sistema operativo e applicazioni. Per il private si tratta invece di nodi fisici o virtuali comprensivi di server, storage, rete e sicurezza tramite cui un'azienda può disporre del numero di macchine virtuali necessarie.

L'infrastruttura di base per l'erogazione dei servizi è costituita da due Data Center, uno a Roma ed uno a Milano. Complessivamente dispongono di 100 TB di storage. La capacità di calcolo si basa su server x86 con sistemi operativi Windows e Linux che girano su Hypervisor VMware. A questi si affiancano anche server Power 7 con Power VM per Linux, AIX e IBM i.

Oltre il thin client: abbattere i costi con i Pocket Key del Cloud Project

Nel cloud CBT è impegnata anche su un altro fronte, quello della virtualizzazione del desktop, ma con un approccio  innovativo volto ad abbattere i costi. CBT, ha evidenziato Luca Pizzinato, responsabile dell'iniziativa, crede in un futuro dove gli utenti possono accedere ai servizi Cloud da qualsiasi dispositivo indipendentemente da dove si trovano, sempre ed in maniera sicura.

Aperta la strada all'integrazione di mobile e  desktop

Nonostante i dati di vendite dei Pc Desktop mostrino che è un settore con una forte contrazione delle vendite CBT ha deciso di investire puntando però su un nuovo paradigma per il Dekstop. Il risultato è stato Pocket Key & Andromeda che, evidenzia la società, sono il risultato di anni di ricerca e sviluppo in nuove tecnologie di derivazione Mobile.

In pratica, si tratta di dispositivi che non necessitano di licenze, installazioni e manutenzioni software e che come se non bastasse hanno consumi energetici che CBT stima essere di pochi watt e ridotti di sino al 95% rispetto ai thin client tradizionali.

La scintilla che ha portato allo sviluppo del thin client "tascabile" è stata originata dalla vertiginosa crescita dei dispositivi Mobile, un segmento della comunicazione dove sempre più di frequente i confini tra sfera personale ed aziendale sono posti in discussione. Difficilmente è inoltre possibile fruire dai dispositivi mobili dei servizi e delle applicazioni come se si fosse davanti ad un Desktop. Non ultimo, il paradigma BYOD, obbliga a nuove modalità di gestione dei dispositivi mobile, dei dati e delle Apps.

E' qui che, evidenzia CBT, entra il gioco il Cloud Project con il suo Pocket Key/Andromeda, che è stato sviluppato con l'obiettivo di colmare il gap che si è andato creando tra il mondo Desktop tradizionale e quello mobile, facendo convergere su un unico dispositivo le applicazioni legacy e le Apps.

Si tratta, in sostanza, di una nuova classe di dispositivi desktop ma che racchiude al suo interno il DNA di un tablet e di un thin client, di cui però risulta più economico e con un più basso TCO.

Accessibilità alle applicazione ovunque  e in ogni momento

Per trasformare il dispositivo tascabile in uno strumento di lavoro basta collegarlo a uno schermo che disponga delle caratteristiche di interfaccia standard di mercato e rispetto ad un semplice thin client ha on-board una capacità elaborativa di tutto rispetto e il sistema operativo (Google Android Jelly Bean).

Versioni per tutte le tasche e necessità applicative

Diverse le incarnazioni del dispositivo sviluppato da CBT. L'entry level è equipaggiato con un processore dual core e 1 GB di RAM, oltre che da una memori interna flash di sino a 8 GB e una micro SD di sino a 64 GB. La connessione in rete può avvenire via wireless 802.11 a/b/g/n oppure via Bluetooth 4.0, USB o mediante cavetto Ethernet RJ45 10/100.

La versione superiore equipaggia un processore quad core e 2 Gb di RAM, oltre che a una memoria interna di sino a 8 GB e la micro SD di sino a 64 GB. Simili al modello minore le caratteristiche di connettività. La famiglia è completata da accessori, tra cui un cavo per connessione VGA/DVI e una tastiera RF.

Ampie le possibilità di utilizzo che, osserva CBT, prevedono il supporto nativo di periferiche Usb e Bluetooth quali Barcode scanner, lettori POS, stampanti termiche e pad per le firme digitali.

Per quantitativi la predisposizione del software di base e applicativo può poi avvenire a livello di fabbrica e ridurre di molto i successivi tempi di deployment in campo, e i relativi costi.