Le maggiori criticità

L'Availability Report 2016 di Veeam rileva un preoccupante aumento dell'Availability gap, con un costo dei downtime per le aziende di 16 milioni di $ l'anno

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a cura di Giuseppe Saccardi

Le criticità emerse

Vediamo alcuni dei punti salienti espressi dai manager IT:

  • Gli utenti esigono supporto in tempo reale per le operazioni (63%) e l'accesso globale 24/7 ai servizi IT a supporto del business di livello internazionale (59%)
  • Le principali caratteristiche per la modernizzazione dei data center sono il ripristino ad alta velocità (59%) e l'eliminazione della possibilità di perdita dei dati (57%). Tuttavia, costi e mancanza di competenze inibiscono il cambiamento.
  • Nel corso degli ultimi due anni le aziende hanno aumentato i requisiti di livello di servizio per ridurre al minimo i tempi di downtime delle applicazioni (96%) o per garantire l'accesso ai dati (94%). Ciononostante l'Availability Gap rimane.
  • Gli intervistati hanno dichiarato che le loro aziende stanno modernizzando il data center o hanno intenzione di farlo in un prossimo futuro. Virtualizzazione (85%) e backup (80%) sono tra le aree più comuni da aggiornare a questo proposito.

Veeam   RPO e RTO, com'è e come dovrebbe essere

RPO e RTO sempre più critici ma lontani dall'ottimale

RTO e RPO sempre più critici

Una spetto critico  emerso è anche quanto connesso  ai livelli di servizio (SLA) .  Gli SLA medi per i recovery time objective (RTOs) sono stati fissati a 1,6 ore, ma gli intervistati hanno ammesso che in realtà il ripristino impiega almeno 3 ore. Allo stesso modo, gli SLA per recovery point objective (RPOs) sono di 2,9 ore, mentre il tempo effettivo è di 4,2 ore.

li intervistati riferiscono che presso la propria azienda, in media, avvengono 15 episodi di downtime non pianificati all'anno, 2 in più in confronto alla media dei 13 segnalati nel 2014. Inoltre la durata del downtime non pianificato delle applicazioni mission-critical è aumentata da 1,4 ore a 1,9 ore anno su anno, mentre per le applicazioni non mission-critical la durata del downtime è passata da 4 a 5,8 ore.

Criticità aggiuntive derivano poi dal fatto che (e verrebbe voglia di dire che piove sul bagnato), poco meno della metà delle aziende intervistate esegue test di backup su base mensile, o anche più raramente. Tra un test e l'altro vi sono pause piuttosto lunghe che aumentano le probabilità di riscontrare problemi quando si ha bisogno di recuperare i dati, ma a quel punto potrebbe essere troppo tardi. Infine, tra le aziende che testano i propri backup, solo il 26% ne testa più del 5%.

I costi del downtime

Ma veniamo al punto dolens, quello dei costi. Annualmente il downtime può costare alle aziende fino a 16 milioni di dollari. Si tratta, come già evidenziato,  di un aumento di 6 milioni di dollari rispetto alla stima del 2014.

Il costo medio per un'ora di downtime per un'applicazione mission-critical è poco meno di $ 80.000. Il costo medio per ora di perdita di dati derivante da tempi di downtime per un'applicazione mission-critical è poco meno di $ 90.000. Quando si tratta di applicazioni non mission-critical, il costo medio orario è più di $ 50.000 in entrambi i casi.

Critico o non critico  si tratta pur sempre di cifre rilevanti, anche se relative a  enterprise di  grandi dimensioni. Naturalmente a questi  costi materiali va poi aggiunto l'immateriale, e cioè  la perdita di fiducia dei clienti (68%), danni al brand aziendale (62%), perdita di fiducia dei dipendenti (51%).

Occorre, è  quanto si legge tra le righe del report, mettere in atto quanto prima un'inversione di tendenza, per preservare il business  della propria azienda.

Per saperne di più: versione completa del Veeam Availability Report