Data4 lancia la piattaforma di servizi digitali

Dopo il lancio del Campus tecnologico milanese la società punta a offrire nuovi servizi tramite il proprio Digital Hub, a supporto dell'adozione dell'hybrid IT

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a cura di Paola Saccardi

Continua a credere nel mercato italiano, Data4, società nata nel 2006 dalla joint-venture tra il gestore di Tlc, Alcatel, e il fondo di investimento internazionale, Colony Capital. Dall'anno della sua fondazione la società ha potuto realizzare 14 data center in 3 Paesi europei (Francia, Italia, Lussemburgo), per una superficie complessiva  di 25.000 m² di sale IT  e oltre 36MW di potenza. A Milano, più esattamente a Cornaredo, l'anno scorso la società ha inaugurato il Campus tecnologico dove sono già attivi 3 data center e altri sono in previsione.

Olivier Micheli, direttore generale di Data4 Group, sottolinea che: "Le aziende stanno attraversando quella che viene chiamata la Digital Transformation e i dati sono diventati il nuovo capitale" e di conseguenza la gestione di questi è diventata un aspetto importante nella strategia aziendale.

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Olivier Micheli, Direttore genarale Data4 Group

Data4 si propone come fornitore di hosting con diverse soluzioni data center che vanno dall'affitto del singolo rack in co-location all'intero edificio su misura. Si passa quindi dall'azienda che vuole esternalizzare parzialmente l'archiviazione dei dati con soluzioni, per esempio, di cloud ibrido, per proseguire con aziende che hanno maggiori esigenze anche in termini di spazio, energia e sicurezza e vogliono esternalizzare completamente l'infrastruttura IT. Micheli fa notare che: "Stiamo entrando nell'era dell'hybrid IT" e lo dimostra il trend positivo di migrazione nel cloud dei dati e delle infrastrutture IT delle aziende nel territorio europeo.

In questo scenario si muove Data4 che ha continuato a investire nella creazione di data center (1 ogni 9 mesi nel periodo 2007-2014) e ora oltre alle soluzioni di hosting propone anche nuovi servizi attraverso il proprio Digital Hub, una piattaforma di servizi accessibile in tutti i data center della società a supporto dell'hybrid IT offerti direttamente da Data4 o da partner. I servizi a richiesta del Digital Hub possono essere di diverso tipo, per esempio di storage o high performance computing (HPC), ed essere erogati da Data4 oppure tramite partner.

Il Digital Hub è composto da una rete inter campus europea (tutti i data center sono collegati) e da diverse centinaia di dark fiber su assi diversificati, offre l'accesso diretto privato a oltre 100 destinazioni cloud, ai centri di peering europei e agli operatori internet e telecom.

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Una ricerca sull'adozione dell'hybrid IT

Data4 ha anche commissionato a Data Center Dynamics Intelligence (DCD Intelligence) una ricerca che analizza l'evoluzione del data center in co-location per capire cosa ne pensano i CIO e i cloud provider.

Il primo dato interessante è che nel periodo tra il 2012 e il 2020 si stima che l'adozione di cloud pubblico sia in crescita in Europa a un tasso del 3,6% l'anno e di conseguenza come effetto indiretto cresce anche l'adozione dei data center in co-location.

La ricerca, dal titolo 'Nuovo Modello per i Data Center al tempo dell'Hybrid IT', mostra che attualmente l'80% delle risorse IT dei Paesi dell'Europa del Nord sono ospitati in co-location contro il 40% della Francia e il 30% della Germania. La ricerca ha mostrato che oltre il 31% delle aziende sta già utilizzando risorse di calcolo e di storage in cloud (IaaS). Il cloud privato è invece attribuito al 30% delle imprese e un ulteriore 30% ospita  piattaforme dedicate.

Se da un lato il cloud offre flessibilità e risparmio sui costi, dall'altro tuttavia per i decisori aziendali permangono dubbi che riguardano l'aspetto della sicurezza, la performance e la regolamentazione, che dipende dal paese in cui i data center sono ubicati. Inoltre alcune piattaforme e applicazioni non sono destinate a migrare nel cloud quindi in questi casi la soluzione più praticabile è quella dell'hybrid IT, una combinazione tra la sicurezza della piattaforme private e la scalabilità del cloud. Secondo i risultati dello studio, oltre il 25% degli interpellati, e in particolare il 77% dei CIO, pensano di farvi ricorso.

Questi dati sostengono la strategia di Data4 che si sviluppa proprio sulla convergenza e sulla progressiva adozione dell'hybrid IT nelle imprese. Il data center diventa un aspetto centrale di confluenza tra l'IT delle imprese e le piattaforme dei cloud provider.

Le previsioni della ricerca per il periodo 2012-2020 confermano il trend positivo di adozione di servizi informatici gestiti, cioè realizzati a distanza per piattaforme situate in co-location o in centri informatici, e dovrebbero crescere in media a un ritmo di oltre il 10% per anno, più del doppio del ritmo di sviluppo nella realizzazione di data center (+ 4,7% per anno), siano essi commerciali o privati.

È da notare che i più grandi clienti degli operatori in co-location sono attualmente le aziende di software e servizi digitali e i fornitori di cloud (19% del mercato), per cui ci si aspetta che gli operatori nell'ambito della co-location si rivolgano sempre di più a questi settori.

Inoltre dalla ricerca emerge che oltre il 50% dei fornitori di cloud, locali o internazionali, si rivolgono alla co-location, che indica la volontà di conformarsi alle regole sulla protezione dei dati ed evitare criticità sulle reti,  puntando a una localizzazione più vicina ai rispettivi mercati di riferimento.