Ericsson, il software cognitivo per l'ottimizzazione delle reti

Con il 5G che continua a essere implementato in tutto il mondo, migliorare l’esperienza degli utenti e affrontare le complessità della rete è sempre più importante per gli operatori

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a cura di Antonino Caffo

Nel 2020 Ericsson ha visto aumentare l’utilizzo dei software cognitivi per il design e l’ottimizzazione delle reti. Mentre continua l’espansione delle reti 5G commerciali in tutto il mondo, gli operatori sono sempre più sotto pressione per la continua richiesta di una migliore user experience accompagnata da una minore complessità delle reti.

Il tutto mentre si deve gestire anche l’aumento del numero di dispositivi connessi e la crescita incessante del traffico dati. Assicurare una migliore user experience è la chiave per il successo.

Secondo uno studio condotto da Ericsson, gli operatori con migliore qualità di rete godono mediamente di maggiori ricavi medi per utente e di una minore percentuale di perdita di clienti. In aggiunta, c’è anche sempre più pressione verso una maggiore efficienza, verso il contenimento dei costi operazionali e verso la riduzione delle spese fuori margine.

Secondo un altro report firmato Ericsson, il 56% degli operatori ritengono che le OPEX aumenteranno con il 5G mentre il 64% afferma che farà affidamento sull’Intelligenza artificiale per trasformare il proprio approccio alla progettazione.

In risposta a questi trend, Ericsson ha esteso il proprio portfolio di Network Design & Optimization (NDO) con l’Ericsson Operations Engine Cognitive Software. I Cognitive Software sfruttano algoritmi di deep learning per acquisire una chiara visione della prestazione della rete e per avere un quadro della user experience.

Fondamentale per la sua implementazione è la realizzazione di soluzioni telco-grade di tipo multi-tecnologia e multi-vendor, combinando al contempo la conoscenza dei sistemi per affrontare problemi di rete reali.

La prima implementazione della soluzione di Cognitive Implementation di Ericsson, realizzata in Giappone e Cina, ha confermato l’efficacia del sistema rilevando il 98% dei guasti, aumentando del 50% la capacità di individuare problemi nascosti e incrementando del 30% l’efficienza delle attività di ottimizzazione. I benefici dal Cognitive Planning portano a un aumento dell’efficienza operazionale complessiva del 60% e una riduzione delle espansioni non necessarie fino al 40%.

La Cognitive Solution di Ericsson è attualmente implementata in 7,4 milioni di celle, tramite contratti commerciali con i maggiori operatori, sia utilizzando la tecnologia RAN Ericsson che quella di altri fornitori. Per comprendere meglio il contesto: una rete di medio-piccole dimensioni utilizza dalle 50 alle 100 mila celle, una grande ne usa fino a 500 mila.

Andy Hiks, Principal Analyst presso GlobalData, ha affermato: “Il Cognitive Software di Ericsson è una miscela di design di rete e di conoscenza nel campo dell’ottimizzazione con algoritmi di AI all’avanguardia. Il suo modello di distribuzione flessibile, i data set arricchiti e l’uso della modellizzazione della user experience nel NDO affrontano tutti i bisogni degli operatori che stanno migrando verso il 5G”.