Huawei usa l’AI per ascoltare gli animali, assieme al WWF

Huawei rinnova la sua collaborazione con WWF con lo scopo di sviluppare un'agricoltura sostenibile e salvaguardare la biodiversità.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Hauwei Italia e WWF hanno rinnovato la loro collaborazione per sviluppare un’agricoltura sostenibile e salvaguardare la biodiversità. Durante gli anni l’agricoltura è cambiata, grazie a tutti i processi di lavorazione che oggi permettono di ottenere dalla nostra terra una quantità di cibo enorme. Rispetto al passato, gli attuali macchinari agricoli e l’uso di agenti chimici (diserbanti e pesticidi) hanno aumentato l’efficienza delle colture, ma tutto ciò ha avuto un effetto negativo su altri domini, primo tra tutti quello degli insetti. Gli animali più grandi, di tutte le specie, sono state ugualmente influenzate da questo cambiamento. La volontà, ad esempio, di sfruttare tutto il terreno possibile ha eliminato piante e cespugli, parte dell’habitat naturale di uccelli e altri animali, influenzati anche da diserbanti e pesticidi, anche se non in maniera diretta quanto gli organismi più piccoli.

Insomma, l’obiettivo di questa partnership è utilizzare la tecnologia per capire come, e quali specie, sono maggiormente impattate dall’agricoltura moderna. L’iniziativa, che avrà la durata di circa un anno, prevede l’utilizzo dei dispositivi Rainforest Connection (RFCx) di monitoraggio bioacustico e di una piattaforma basata su Cloud e AI per la registrazione continua dei suoni all’interno di otto Oasi WWF selezionate - Valle dello Sporeggio (TN), Bosco di Vanzago (MI), Ghirardi (PR), Ripabianca di Jesi (AN), Calanchi di Atri (TE), Lago di Penne (PE), Monte Sant’Elia (TA), Lago Preola e Gorghi Tondi (TP). In pratica dei piccoli computer embedded (24 dispositivi RFCx Edge Audiomoth) lavoreranno offline rilevando i suoni, i versi dei vari animali, dopodiché i dati audio verranno dati in pasto a dei computer che tramite un’IA allenata a dovere riuscirà a dare importanti indicazioni su quali animali popolano i vari terreni. Verranno confrontati terreni adibiti all’agricoltura tradizionale con appezzamenti in cui si pratica un’agricoltura biologica, più attenti all’habitat.

Abbiamo chiesto come sono stati scelti i terreni da monitorare, poiché sappiamo che il cambiamento dei comportamenti delle varie specie animali non sono solo una conseguenza del modo in cui si fa agricoltura, ma anche dalla presenza di noi umani, quindi grandi arterie di comunicazione e centri abitati. Ci è stato assicurato che nell’analisi statistica che verrà fatta si cercherà di isolare altri elementi di disturbo e che i terreni di prova, nonché i dati raccolti, saranno in quantità tale da eliminare un potenziale errore statistico.

Un vantaggio della soluzione offerta da Huawei, non richiedendo il monitoraggio diretto da parte di un esperto bioacustico, consentirà di mettere a disposizione degli studiosi una quantità di dati molto maggiore - per estensione e durata delle misurazioni - rispetto a quanto si ricava tradizionalmente dalle attuali tecniche di monitoraggio basate sull’intervento umano in campo.

“Come Huawei sposiamo gli obiettivi del Green Deal europeo e la strategia “Dal Produttore al Consumatore e, pertanto, offriamo il nostro sostegno ponendo la nostra tecnologia al servizio di tali obiettivi. Con questo progetto vogliamo contribuire alla realizzazione di un sistema agroalimentare più sostenibile, preservando la ricchezza e la varietà di habitat e specie selvatiche presenti negli ambienti agricoli in Italia” - ha dichiarato Wilson Wang, CEO di Huawei Italia. “Crediamo che il digitale possa giocare un ruolo importante nella conservazione della biodiversità, fattore fondamentale per la tutela dell’ambiente e il benessere delle generazioni future, e la nostra rinnovata partnership con il WWF ci ha fornito nuovi e stimolanti campi di applicazione”.

La biodiversità è il fondamento del nostro sistema di produzione alimentare, all’interno del quale la coesistenza armonica di diversi organismi garantisce la sua capacità di reagire positivamente alle minacce di eventi esterni quali inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione degli habitat naturali” - ha aggiunto Benedetta Flammini, Direttrice Marketing e Comunicazione di WWF Italia. “Grazie alla rinnovata collaborazione con Huawei e Rainforest Connection, condurremo indagini bioacustiche che ci consentiranno di confrontare la biodiversità nelle aree agricole delle Oasi WWF  gestite con metodo biologico con quella presente in aree agricole limitrofe gestite con metodi convenzionali, dipendenti dall’uso di sostanze chimiche di sintesi come pesticidi e fertilizzanti, al fine di individuare le pratiche migliori per rendere l’agricoltura del futuro sempre più sostenibile e rispondente alle esigenze della natura e delle persone”.