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I RIPS di Epson fanno tornare vantaggiosa la stampa distribuita

Il vendor adotta nuove tecnologie di stampa e nuovi sistemi di alimentazione "a sacchetto", con zero emissioni e risparmio costi per macchine destinate al canale degli MSP

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a cura di Loris Frezzato

Pubblicato il 28/04/2014 alle 17:16 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:50

L'ufficio senza carta si è dimostrato essere un'utopia: si continua a stampare, si continua a utilizzare la carta, ma quello che cambierà sarà, piuttosto, il modo e il concetto del printing. Una riflessione, questa, che è stata alla base dell'incontro che Epson ha dedicato a Vienna ai propri partner di canale dell'area EMEA, tra i quali una trentina di italiani, occasione per ripercorrere le tappe evolutive dell'azienda, di pari passo con le tendenze di stampa evidenziate dal mercato.

"Che il business del printing stia cambiando è un'evidenza, come è evidente il cambiamento della nostra proposizione di prodotti, sempre più orientata a spingere verso l'utilizzo dell'inkjet in ambito aziendale - ha esordito Rob Clark vp marketing EMEAR di Epson -. Inkjet che nel nostro portafoglio è comparsa nel 1984, per il consumer, sviluppata parallelamente alle laser per gli uffici e che via via ha iniziato farsi strada anche all'interno delle aziende, con i modelli attuali che garantiscono consumi inferiori dell'80% rispetto alle laser di pari funzionalità, sono più veloci, senza bisogno di riscaldamento e con meno parti di ricambio".

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Epson WorkForce 5690

"Senza considerare l'aspetto green, che premia la tecnologia inkjet per il minore impatto ambientale rispetto alla laser, essendo macchine più compatte, occupando minore spazio di stoccaggio, comportando meno rifiuti da smaltire, non ha emissioni nocive, meno imballaggi e meno trasporti. Con il risultato che le macchine inkjet stanno gradualmente sostituendo la tecnologia laser nelle aziende".

Una tecnologia che ben si presta per le esigenze delle aziende, PMI in particolare, rappresentando un'enorme opportunità per il canale dei partner. "In Europa occidentale si contano oltre 10 milioni di aziende, la maggior delle quali sono PMI - evidenzia Phil Sargeant di IDC -, ed è il target che principalmente conviene approcciare, rappresentando un enorme motore di crescita economica, pur senza trascurare il potenziale delle PA e delle aziende enterprise. Potenzialità che in parte viene colto".

"Basti pensare che il mercato 2013 delle printer office e multifunzione è stato di oltre 9 milioni di unitá, e l'inkjet ne rappresenta il 19% ed è in continua crescita. La crescita del mercato delle laser è calato, aumentando di solo il 2% l'anno, mentre l'inkjet cresce di anno in anno in media del 12%. Con 14 milioni di unitá vendute dal 2000 a oggi".

Una crescita difficile da imputare a una sola tipologia di utenti, essendo le inkjet adattabili, trasversalmente, a ogni tipo di azienda, dai servizi all'industria. La maggior parte (il 58%) degli utilizzatori le sceglie per questioni di prezzo, ma a seguire anche per la facilitá d'uso o le funzionalitá, che non sono inferiori a quelle delle laser.

Davide Di Scioscio - business manager di Epson Italia

Vengono usate soprattutto per le stampe generiche da ufficio, documenti a colori, stampa di A3, occupando meno spazio rispetto alle laser. "E non si pensi che sia il consumer a spingere - riprende Sargeant -, che anzi è un mercato fermo da questo punto di vista, che sta cambiando le proprie abitudini di stampa, anche a causa del massiccio utilizzo dei device mobili".

"La stampa resta quindi molto in ufficio, con il 42% delle aziende che stampa oltre 1.000 pagine al mese, con modalità d'acquisto che comprendono sia il classico transazionale, dove si compra la stampante e le cartucce, sia i contratti di locazione e man mano stanno avanzando i servizi gestiti, un modo per il canale di sviluppare una relazione duratura con i clienti. Una tendenza che si svilupperá nel prossimo futuro". 

E oggi Epson rinnova la propria offerta inkjet con una tecnologia industriale delle testine unita a un nuovo sistema di alimentazione degli inchiostri a "sacchetti", che arricchisce le proprie macchine in termini di autonomia e risparmio, riportando in auge il concetto delle stampe distribuite contro quello, per anni adottato dai clienti, di stampa centralizzata. 

PrecisionCore è il nome della tecnologia industriale nella quale Epson ha investito 125 milioni di euro in due linee di produzione, e che consente di stampare con precisione anche su stoffe, abbigliamento, etichette, o superfici vaste. Una tecnologia che ora sta portando anche in ambito office, e che caratterizza le nuove macchine WorkForce Pro, serie 3000, 4600, 5600, 7000 e la 8000 per le A3. 

"Le macchine dotate di PrecisionCore adottano un sistema di alimentazione nuovo, il RIPS (Replaceable Ink Pocket System), che consiste in un sacchetto di inchiostro in grado di produrre 75.000 pagine - spiega Andrew Semple, responsabile della divisione Business Imaging di Epson Europa -. Il sistema, utilizzato dalle famiglie di macchine WorkForce, offre un'alternativa al modello centralizzato, consentendo alla flotta distribuita di essere competitiva, spendendo meno tempo nella gestione del materiale da consumo e nella manutenzione, rendendo nel contempo i dipendenti più produttivi".

"Inoltre, tale sistema ha un impatto ambientale ancora minore, consentendo un più facile riciclo, non richiede fermi macchina, riduce i trasporti su camion e ha minore impatto sull'inquinamento». 

Una tecnologia che ben si adatta alle esigenze dei Managed Service Provider, in grado di offrire contratti costo/copia in termini di servizio gestito. Un canale che in Italia si identifica in un centinaio di partner.

"Le macchine dotate di RIPS saranno indirizzati su un gruppo selezionato di dealer, scelto su un totale di circa un migliaio di rivenditori impegnati nel printing - dichiara Davide Di Scioscio, business manager di Epson Italia -, idealmente uno per provincia, associate alla vendita di contratti costo/copia, ossia in termini di servizio gestito".

"La scelta dei partner è giá iniziata, sulla base delle competenze nell'offrire servizi, e per questi verrá presto definito un programma ad hoc focalizzato sulla formazione, che consentirà loro anche di gestire la manutenzione, a completamento del servizio che offriranno ai clienti". Una selezione che interesserà anche i distributori: solo alcuni di essi, infatti, avranno a listino le nuove stampanti RIPS del vendor. 

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