I robot senzienti? Per Dell Technologies i manager italiani hanno paura

Per la ricerca Future of Connected Living, realizzata da Dell Technologies, IFTF e Vanson Bourne, imprenditori e manager connazionali non sono favorevoli a macchine e robot “senzienti”

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a cura di Antonino Caffo

Dell Technologies ha annunciato i risultati della ricerca "Future of Connected Living" realizzata insieme all’Institute for the Future (IFTF) e a Vanson Bourne. L'obiettivo? Capie come le tecnologie emergenti cambieranno le nostre vite entro il 2030, intervistando oltre 4.600 business leader e manager in oltre 40 paesi, tra cui l'Italia.

Ne emerge che il 66% dei business leader italiani è contrario all’avvento di robot e macchine “senzienti”, in cui l’Intelligenza Artificiale si evolve fino a diventare autonoma, a sviluppare una coscienza e agire in maniera indipendente dalla gestione dell’essere umano.

Così come soltanto il 37% è d’accordo al potenziamento delle tecnologie che permettono di controllare i computer con la mente delle persone. Tuttavia, il 73% dei connazionali si è detto molto favorevole a una partnership sempre più forte tra uomo e macchina per superare i limiti odierni.

In generale, per oltre il 50% dei manager al mondo, la “realtà connessa” sarà un luogo sempre più familiare per la totalità delle persone. L’ambiente digitale si espanderà oltre le televisioni, gli smartphone e tutti gli altri dispositivi, mentre il cyberspazio sarà un universo “ombrello” della realtà esistente.

I veicoli del futuro saranno computer in movimento, le città composte da una rete unificata di oggetti intelligenti (IA e software di analytics), dove ogni persona (per il 76% dei business leader a livello mondiale) verrà supportata da un sistema operativo personalizzato, in grado di anticiparne i bisogni e di gestire le attività giornaliere ottimizzando il tempo.

In questo scenario, il 46% dei manager italiani è convinto che guiderà veicoli autonomi entro il 2030 e quasi l’80% ritiene che investirà il proprio tempo in modo diverso, grazie all’automazione di quasi tutte le attività.

«La trasformazione digitale e le tecnologie emergenti stanno avendo impatti rivoluzionari sulle imprese di tutte le dimensioni, ma anche sul modo in cui viviamo le nostre vite quotidiane» ha commentato Filippo Ligresti, VP& GM Commercial Sales di Dell Technologies Italia.

«Secondo lo studio Future of Connected Living, la tecnologia sta mettendo persone e aziende dinanzi a sfide significative per riuscire a comprendere il cambiamento imposto dal digitale, rimanere competitivi e sfruttare al meglio le possibilità offerte dall’innovazione».

«Tuttavia emerge chiaramente dai feedback degli imprenditori e dei manager italiani l’esigenza di far rimanere centrale l’elemento umano. L’individuo, quindi, come punto di riferimento costante rispetto all’evoluzione sempre più veloce della tecnologia, che ne rimane al servizio”.