Il "green" paga e aiuta le vendite

La Commissione Europea conferma che i consumatori prediligono l’acquisto di prodotti ecosostenibili. Cosa devono fare le aziende per convincere i clienti lo suggerisce Ricoh

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a cura di Giuseppe Saccardi

I consumatori europei sono favorevoli agli acquisti verdi e sarebbero disposti a pagare di più per acquistare prodotti ecocompatibili a patto di avere la certezza che lo siano veramente. E' quanto emerge da uno studio (Attitudes of Europeans towards building the single market for green products) che la Commissione Europea ha condotto coinvolgendo un campione molto ampio 25.568 persone. L’80% del campione ha affermato di essere disposto ad acquistare prodotti ecosostenibili anche se questi hanno un prezzo maggiore rispetto a quelli che non lo sono. 

I consumatori chiedono però chiarezza ai produttori. Quando effettuano un acquisto green vogliono avere la certezza delle credenziali ecosostenibili. Solo poco più della metà del campione dice di ricevere informazioni esaustive a proposito dell’impatto ambientale dei prodotti. Ne consegue che molti consumatori diffidano di quanto i produttori affermano in merito alle proprie performance ambientali e chiedono report dettagliati a riguardo.

Cosa dovrebbero fare le aziende per rispondere ai clienti , ovviamente con il punto di vista di un produttore in un settore specifico dell'IT, quello del printing e dei managed service, ce lo ha illustrato Ricoh.

“La strategia Ricoh punta alla sostenibilità, mappando e monitorando gli aspetti connessi e prendendo in considerazione il ciclo di vita dei prodotti e dei processi correlati (produzione, raccolta e smaltimento rifiuti, riciclo …). L’impegno non si limita alla riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività, ma si estende a quelle dei clienti, dei partner, dei fornitori in un unico meccanismo green virtuoso. Ad esempio, realizziamo sistemi di stampa che garantiscono un basso impatto ambientale, come dimostrano le certificazioni ottenute (ndr: Blaue Angel, Energy Star, Eco Declaration, Eco Label, SDS)”, ha spiegato spiega Massimo Pilla, TQM/CSR & Environment Manager di Ricoh Italia., suggerendo la strada da intraprendere.

Un elemento chiave può essere ad esempio, mutatis mutandis per adeguarlo al proprio settore produttivo e di mercato, il Sustainability Optimization Programme, uno dei componenti dell’approccio green che Ricoh definisce Total Green Office Solutions (TGOS), inteso come un insieme di tecnologie, di metodologie e di servizi che consentono di conseguire significativi traguardi ambientali ottimizzando la gestione dei documenti e dell’infrastruttura di stampa. Nello specifico, per quanto concerne la stampa, il programma di sostenibilità è accreditato dall’ente BSI (British Standards Institution) e la sua validità è stata certificata dal primo premio nella "Sustainability Good Practice Competition" da EFQM. 

Peraltro, proprio a conferma del fatto che una politica green non può essere limitata ma deve estendersi all'ecosistema, la società rilascia ai clienti un documento che mette a confronto la situazione di partenza con quella che è possibile ottenere con l’implementazione di un progetto volto a ridurre l'impatto ambientale e i consumi. Sulla base dei risultati emersi da una fase di analisi iniziale viene implementata una infrastruttura tecnologica che riduce al minimo l’impatto ambientale dei processi documentali. I parametri ambientali della nuova infrastruttura tecnologica e l’utilizzo delle periferiche vengono poi monitorati per verificare l’allineamento con gli obiettivi prefissati e introdurre miglioramenti continui. 

Naturalmente è quasi impossibile non avere un impatto, seppur minimo, sull'ambiente. Ma anche per questo esiste la soluzione. Le emissioni residue e inevitabili possono essere compensate mediante crediti che le aziende possono ottenere attraverso progetti ad energia pulita approvati dalla Convenzione delle Nazioni Unite in cui la stessa Ricoh investe.