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a cura di Antonino Caffo

NTT ha rilasciato da poco il suo "Digital Means Business Report" per il 2019. Qui si legge come solo l’11% delle organizzazioni sono realmente soddisfatte dei responsabili della trasformazione digitale, sebbene tre quarti di esse abbiano già intrapreso il percorso di trasformazione.

Il motivo? Le organizzazioni di tutto il mondo stanno apprezzando i vantaggi della digital transformation ma è ancora forte la convinzione che questa evoluzione richieda cambiamenti radicali e di vasta portata.

Si tratta di uno scenario che, se combinato con la mancanza di una leadership, ostacola e rallenta le operazioni di innovazione delle imprese, piccole o grandi che siano.

Nello specifico, il Digital Means Business Report ha evidenziato che circa il 71% delle aziende, all’inizio del proprio percorso di trasformazione, è ancora convinta che una completa ristrutturazione del business e dei modelli operativi sia il presupposto della trasformazione digitale.

Tuttavia, solo il 49% degli intervistati di NTT crede che il proprio gruppo dirigente abbia le competenze adeguate per gestire l’attuazione dello switch. L’assenza di executive sponsorship emerge tra i principali ostacoli per il successo.

C'è quindi una diretta correlazione tra la maturità digitale e la capacità di concretizzare costantemente la trasformazione digitale: un misero 29% sta interpretando la trasformazione digitale come sforzo collaborativo tra il business e l’IT.

Il 42% degli intervistati afferma che il business e l’IT stanno adempiendo ai loro compiti in modo più integrato mentre per il 12% dei Chief Digital Officer, vi è soddisfazione sulla effettiva esecuzione della pianificazione digital.

Wayne Speechly, VP of Advanced Competencies, NTT Ltd ha commentato: « Sotto molti aspetti, il peggior nemico per un’organizzazione è l’organizzazione stessa. Per questo, ogni cambiamento deve essere supportato da una leadership pragmatica e consapevole».

La ricerca di NTT ha coinvolto oltre 1.150 executive, di 15 paesi tra Nord America, Europa, Medio Oriente & Africa e Asia Pacifica, e appartenenti a 11 settori di mercato.