Le aziende non rispondono alle esigenze formative dei talenti

Le imprese fanno ancora fatica a rispondere alle esigenze formative dei propri dipendenti e non hanno gli strumenti per sviluppare le competenze dei talenti.

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a cura di Marina Londei

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Le imprese sono in ritardo con le iniziative di valorizzazione dei talenti e persiste il divario tra i bisogni dei dipendenti e l'offerta effettiva delle aziende. A dirlo è l'ultimo Talent Health Index di Cornerstone, fornitore di soluzioni per la formazione e la talent experience.

Secondo il report, i dipendenti chiedono più opportunità di crescita professionale, con il 41% degli intervistati che ritiene di non  avere a disposizione ciò che gli serve per sviluppare le proprie competenze. Il 65% dei dipendenti chiede più contenuti formativi, il 62% cerca opzioni di coaching valide e il 59% un miglior orientamento professionale.

La percezione che le imprese hanno di sé riguardo la capacità di supportare la formazione è molto diversa da quella dei dipendenti: l'88% dei datori di lavoro è convinto di saper sviluppare le competenze dei propri talenti, rispetto al 55% della forza lavoro. Cornerstone evidenzia questa differenza come un "gap di fiducia" che rende difficile il rapporto tra dipendenti e azienda.

La maggior parte delle aziende è ancora molto immatura nel campo della formazione: solo il 37% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare strumenti incentrati su chi apprende, e più del 60% ha ammesso di non sfruttare ancora l'IA per facilitare i processi di apprendimento. Le imprese hanno dimostrato di avere una conoscenza molto scarsa delle recenti innovazioni e di come usarle per investire sulla formazione dei talenti.

"In un ambiente caratterizzato da costanti cambiamenti, innovazioni della forza lavoro e nuovi cicli di sviluppo dei talenti, migliorare la maturità del proprio programma per i talenti è essenziale. Il segreto per adattarsi a tutte queste nuove trasformazioni dei luoghi di lavoro e per prosperare nel futuro risiede nella volontà di un’organizzazione di modernizzare le proprie strategie dedicate ai talenti e investire nel proprio personale" ha affermato Himanshu Palsule, CEO di Cornerstone.

Esistono comunque delle realtà che si sono dimostrate mature in termini di formazione, classificate come High-Performing Organizations (HPO). Queste imprese si distinguono per avere punteggi molto elevati in quanto a soddisfazione dei talenti, produttività, fidelizzazione dei dipendenti e performance, e sono le stesse ad aver raggiunto un livello molto alto nel Talent Health Index.

I dipendenti delle HPO hanno assegnato punteggi più alti ai programmi formativi delle loro aziende: il 96% di essi ritiene che la propria azienda contribuisca concretamente allo sviluppo dei talenti, e il 92% ha piena fiducia nelle iniziative di sviluppo delle competenze. In questo caso il gap di fiducia si attesta al 6%, cinque volte in meno rispetto alla media.

Investire sulla formazione significa non solo creare nuove opportunità di crescita per i dipendenti e fidelizzarli, ma anche promuovere la crescita aziendale e favorirne il successo nel mercato.