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Le tendenze per la formazione aziendale nel 2025 secondo GoodHabitz

GoodHabitz ha individuato le sei tendenze più importanti che plasmeranno il mondo della formazione aziendale nel 2025

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Avatar di Marina Londei

a cura di Marina Londei

Editor

Pubblicato il 17/12/2024 alle 10:45

L'innovazione non si arresta e, per rimanere competitive, le aziende devono investire sullo sviluppo professionale e personale dei dipendenti, promuovendo al contempo un ambiente di lavoro positivo e produttivo.

GoodHabitz, piattaforma internazionale per la formazione aziendale, ha individuato in tal senso sei tendenze chiave che le imprese devono tenere in considerazione per avere successo nel 2025.

Immagine id 44595

Stando ai dati del 2024, i dipendenti italiani hanno dimostrato molto interesse per diverse categorie di corsi; tra i più apprezzati emerge quello per una corretta gestione del tempo e quello dedicato alla sostenibilità. 

Gli italiani hanno seguito con piacere anche il corso "Stare bene con se stessi", a conferma della centralità del benessere psicologico sul luogo di lavoro. C'è stato inoltre molto interesse per i corsi sull'intelligenza artificiale e per "Conta fino a 10! (Gestire le emozioni)" per gestire correttamente l'emotività nei contesti lavorativi. 

L'importanza della salute mentale

Partendo da queste premesse, GoodHabitz ha individuato la salute mentale il benessere come uno dei trend centrali per il 2025. L'ultima ricerca della compagnia evidenziava che quasi un dipendente italiano su 3 ha dichiarato di aver cambiato o di voler cambiare lavoro a causa della stanchezza crescente legata alla propria occupazione; inoltre, solo il 55% degli intervistati si è definito soddisfatto del proprio percorso lavorativo.

Le aziende dovrebbero affrontare queste preoccupazioni investendo in programmi che promuovano lo sviluppo di soft skill e la gestione dello stress. Attualmente l'attenzione da parte delle imprese verso le capacità emotive, motivazionali o gestionali è ancora piuttosto ridotto: i dipendenti italiani affermano di aver guadagnato maggiormente capacità razionali come il problem solving (44%) e il team working (33%), mentre la gestione dello stress e dei conflitti sono state sviluppate in maniera molto più ridotta (23% e 10%, rispettivamente).

Pexels lavoro ufficio

Il digitale si diffonde, ma rimane il focus sulle qualità umane

La diffusione dell'intelligenza artificiale rende cruciale investire nelle competenze personali per mantenere elevata la qualità del lavoro umano, tanto che la digitalizzazione risulta uno dei corsi di GoodHabitz più seguiti. 

Secondo una recente ricerca della compagnia, il 70% degli intervistati usa l'IA sia per attività personali che professionali. Nonostante il 79% degli intervistati creda che questa innovazione promuova nuove opportunità di apprendimento, il 67% dei lavoratori non si reputa ancora preparato a lavorare con questa tecnologia in modo efficace.

Il 76% degli intervistati afferma che questo strumento potrebbe migliorare significativamente il lavoro, ma solo con una formazione adeguata. Sebbene l'IA offra numerosi vantaggi, è fondamentale investire nelle competenze personali per mantenere l'importanza del lavoro umano. 

Saper gestire il cambiamento

Con i rapidi cambiamenti degli ultimi anni, è fondamentale riuscire a guidare i dipendenti nel percorso di trasformazione, senza lasciare indietro nessuno. La diffusione del lavoro ibrido, le nuove tecnologia e la richiesta di maggior flessibilità sono cambiamenti importanti che il comparto HR non è ancora pienamente attrezzato ad affrontare.

I leader devono essere quindi pronti ed equipaggiati per guidare l'organizzazione in questo processo evolutivo, aiutando i dipendenti a gestire "la fatica del cambiamento". La formazione continua si dimostra in questo caso un catalizzatore fondamentale per supportare le risorse durante le diverse transizioni. 

Pixabay indagine-cisco

Sviluppare la leadership e l'intelligenza emotiva

Il tema della leadership è strettamente legato alla gestione del cambiamento: i leader, soprattutto i middle manager, devono sviluppare competenze umane e comunicative. Investire nella formazione della leadership migliora la motivazione del team, semplifica la gestione dei conflitti e potenzia la coesione del gruppo. 

Il middle management svolge un ruolo fondamentale poiché funge da punto di contatto tra l’alta direzione e i team operativi. Lo dimostrano anche le diverse tavole rotonde organizzate da GoodHabitz: in più occasioni è emerso che spesso vengono promossi a people leader i cosiddetti "leader tecnici", ovvero professionisti con grandi conoscenze nel loro campo, ma che non sempre sanno guidare le persone con empatia. 

Queste figure spesso faticano a motivare i propri team, risolvere i conflitti e gestire le prestazioni in modo efficace; per questo è importante investire su corsi che aiutino questi leader a sviluppare l'intelligenza emotiva, in modo da facilitare una comunicazione chiara e costruttiva. 

I programmi di formazione dovrebbero inoltre stimolare la motivazione, incoraggiare la collaborazione e potenziare le performance del team, oltre che supportare una comunicazione strategica ben strutturata per trasmettere messaggi coerenti e incisivi.

Personalizzare la formazione

Affinché la formazione aziendale sia davvero incisiva, è importante sfruttare l'IA per realizzare programmi di apprendimento personalizzati. Una ricerca di GoodHabtiz ha rivelato infatti che per il 62% degli intervistati l'intelligenza artificiale ha aumentato il piacere nel portare avanti i corsi di formazione, riuscendo a soddisfare le esigenze individuali.

Personalizzare l'esperienza di apprendimento significa non solo aumentare la produttività e l'efficienza, ma migliorare la retention dei talenti grazie a un ambiente lavorativo più dinamico e inclusivo. 

Pexels ufficio lavoro

Diversità, Equità e Inclusione

Oggi è imprescindibile consentire un accesso equo e imparziale al lavoro, alle possibilità di carriera e di apprendimento e sviluppo, oltre che promuovere un senso di connessione e rispetto reciproco attraverso i suoi rapporti con i dipendenti e gli stakeholder.
 
Nel 2025 le aziende dovranno lavorare per implementare i principi di inclusione e diversità nelle politiche e pratiche aziendali, promuovendo un senso di appartenenza tra i dipendenti.
 
GoodHabitz riporta la norma ISO 30415 del 2021 come guida per le organizzazioni, in quanto suggerisce metodi pratici per integrare la diversità e l'inclusione (D&I) nei propri luoghi di lavoro. La norma definisce i prerequisiti fondamentali per implementare questi metodi tra cui: "riconoscere le diversità, governare efficacemente, agire in modo eticamente e socialmente responsabile, lavorare e comunicare in modo inclusivo e accessibile, sostenere, promuovere e difendere attivamente la D&I".
 
"La capacità di riflettere e adattarsi alle attuali tendenze è essenziale per costruire una cultura aziendale di successo" ha commentato Paolo Carnovale, Country Director di GoodHabitz in Italia. "Investire nell'apprendimento continuo non solo arricchisce le competenze personali, ma incrementa anche la soddisfazione e la produttività dell'intera organizzazione, su tutti gli aspetti di tendenza per il prossimo anno. Una forte cultura dell'apprendimento rappresenta la base su cui edificare il nostro futuro, permettendo a ciascun membro del team di svilupparsi, prosperare e contribuire al successo collettivo".
 
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