Si aggiunge un nuovo capitolo alla guerra per i talenti nel settore dell'intelligenza artificiale. Meta continua ad attirare figure di spicco dai suoi principali concorrenti. L'ultima acquisizione riguarda Yang Song, ricercatore di alto livello che ha abbandonato OpenAI per assumere il ruolo di principal researcher presso i Meta Superintelligence Labs. Questa mossa rappresenta l'ennesimo tassello di una strategia aggressiva che ha già portato l'azienda di Menlo Park ad acquisire almeno undici ricercatori di punta da OpenAI, Google e Anthropic nel corso dell'estate.
Il profilo di un talento conteso
Yang Song non è un nome qualsiasi nel panorama della ricerca AI. Durante i suoi due anni in OpenAI, dal 2022 fino al recente trasferimento, ha guidato il team di strategic explorations, concentrandosi sul miglioramento delle capacità dei modelli di elaborare dataset complessi e multimodali. Il suo contributo più significativo risale ancora ai tempi dell'università, quando come dottorando a Stanford sviluppò una tecnica rivoluzionaria che influenzò direttamente lo sviluppo di DALL-E 2, il celebre modello di generazione di immagini di OpenAI.
La sua carriera accademica lo ha portato a collaborare con Shengjia Zhao, ora suo superiore diretto presso Meta, sotto la guida dello stesso advisor Stefano Ermon a Stanford. Entrambi condividono anche un passato formativo comune alla prestigiosa Tsinghua University di Pechino, creando un legame professionale che si è rivelato determinante nella nuova configurazione organizzativa dei laboratori Meta.
L'architettura del potere nei laboratori Meta
L'arrivo di Song si inserisce in una struttura gerarchica ancora in fase di definizione. Zhao, che supervisiona i Meta Superintelligence Labs dal luglio scorso, può vantare un curriculum che Zuckerberg stesso ha definito impressionante in una nota interna: co-creatore di ChatGPT, GPT-4, tutti i modelli mini, 4.1 e o3 durante la sua permanenza in OpenAI. La formalizzazione del suo ruolo come chief scientist del laboratorio è avvenuta solo dopo che aveva minacciato di tornare in OpenAI, arrivando persino a firmare i documenti di assunzione con la sua precedente azienda.
Questa dinamica evidenzia quanto sia delicata la gestione dei talenti nel settore AI, dove le competenze specialistiche rappresentano un vantaggio competitivo determinante. La decisione di Meta di formalizzare il ruolo dirigenziale di Zhao dimostra quanto l'azienda sia disposta a investire per trattenere le figure chiave.
Le sfide della retention e l'emorragia di talenti
Non tutti gli investimenti di Meta in termini di risorse umane si sono rivelati vincenti. Dai Meta Superintelligence Labs sono già partiti diversi ricercatori, con due che hanno fatto ritorno proprio a OpenAI. Un caso particolarmente emblematico riguarda un ricercatore che ha completato tutto il processo di onboarding ma non si è mai presentato al primo giorno di lavoro, evidenziando le difficoltà nel consolidare questi trasferimenti ad alto profilo.
Tra le partenze più significative figura quella di Aurko Roy, che ha lasciato Meta dopo soli cinque mesi per approdare a Microsoft AI lo scorso luglio. Questi episodi sottolineano come la competizione per i talenti AI abbia creato un mercato estremamente volatile, dove anche i contratti più vantaggiosi non sempre garantiscono la stabilità a lungo termine.
La complessa geografia dell'AI in Meta
L'ingresso di Song avviene in un contesto organizzativo già complesso, dove la divisione AI di Meta presenta multiple ramificazioni. L'arrivo di Zhao aveva inizialmente fatto speculare su un possibile ridimensionamento del ruolo di Yann LeCun, figura storica dell'intelligenza artificiale e chief AI scientist di lunga data dell'azienda. LeCun ha dovuto chiarire pubblicamente su LinkedIn che mantiene il suo ruolo di responsabile scientifico per Facebook AI Research (FAIR), il laboratorio di ricerca fondamentale che da anni rappresenta il cuore pulsante della ricerca AI di Meta.
Questa sovrapposizione di ruoli e responsabilità riflette la strategia multiforme di Zuckerberg nel campo dell'intelligenza artificiale, dove diversi team lavorano su fronti complementari ma distinti. I Meta Superintelligence Labs rappresentano l'ultima evoluzione di questa visione, focalizzandosi presumibilmente sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale generale più avanzati rispetto alle attuali implementazioni commerciali.