PLINK: la rete tra le persone è il motore dell’innovazione

Andrea Ferlin di PLINK propone una visione originale sull’organizzazione dell'azienda, basata sulla rete di relazioni che favoriscono l’innovazione e la gestione della complessità.

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a cura di Dario Orlandi

PLINK (Professional Link) è un’azienda attiva da 25 anni e specializzata nella fornitura di soluzioni di connettività (dati e voce) e cloud di alto livello per rispondere alle esigenze dei clienti aziendali più evoluti. L’azienda ha due sedi, a Cermenate (in provincia di Como) e a Mantova, da cui serve una clientela basata principalmente nell’Italia settentrionale.

Una delle caratteristiche più originali dell’azienda prescinde però dall’offerta e dai servizi: la sua struttura, infatti, segue un paradigma organizzativo piuttosto inusuale, che si ispira alla teoria dei grafi di Eulero. Abbiamo avuto l’occasione di farci raccontare com’è strutturata e cosa offre PLINK direttamente dal suo proprietario e amministratore, Andrea Ferlin.

Per illustrare la filosofia alla base di quello che l’azienda chiama Progetto Eulero, Ferlin è partito dall’interpretazione dei bisogni e delle esigenze del mercato. Uno sforzo di immaginazione che ha richiesto un’analisi non tanto dell’attualità quanto dei futuri possibili, cercando poi di collocare all’interno di questa visione le persone per far sì che la domanda dei clienti e l’offerta dell’azienda potessero incontrarsi.

Così PLINK è arrivata a offrire soluzioni che non coprissero soltanto i bisogni correnti degli interlocutori, ma immaginare anche i loro bisogni futuri, in uno scenario che era molto liquido e stava cambiando. Questa proiezione nel futuro ha consentito all’azienda di ottenere un grande vantaggio competitivo.

Per fare questo PLINK ha dovuto agire su una componente che è molto immateriale, ma che in realtà è l'asse portante di tutta l’iniziativa, e cioè il fattore umano. “Noi abbiamo scoperto così facendo che la miglior tecnologia esistente sul mercato era la persona, la testa della gente”, ha affermato Ferlin.

La fiducia crescente da parte degli interlocutori derivava dal fatto di avere delle persone in grado di essere soprattutto innovative, cioè creare, progettare, pensare soluzioni nuove, ma anche prendere elementi di tecnologia corrente e reinterpretarli in una chiave diversa.

Questo è stato possibile creando un senso di coesione di questa squadra che ha saputo poi identificarsi anche nel progetto e proiettarlo nel futuro vedendolo come un futuro comune, come una sorta di comunità che cammina verso un obiettivo comune.

La fiducia, la responsabilità nei confronti del lavoro e dell'azienda ha creato un fortissimo senso di appartenenza e ha alimentato l'attenzione non solo verso la persona in sé, ma verso quello che la persona rappresenta nella sua totalità.

Sistematizzare l’esperienza

Il progetto Eulero ha aiutato tantissimo PLINK da questo punto di vista, perché l’azienda ha maturato questa idea in maniera quasi inconsapevole: era infatti orientata a un altro obiettivo, creare dell'innovazione nella tecnologia.

Eulero è stato un riferimento, soprattutto perché l’idea dell’organizzazione viene dalla teoria dei grafi. I grafi sono rappresentati da nodi, che sono dei punti, e da relazioni che interagiscono tra i nodi.

PLINK ha utilizzato questo modello per rappresentare soprattutto la fitta rete di relazioni orizzontali che pervade tutta l'azienda e che rende possibile questi processi di innovazione. L’azienda non ha mai avuto un organigramma verticale, per posizioni, perché convinta che le posizioni tendano a essere respingenti.

Per un certo periodo l’azienda ha invece utilizzato un organigramma di tipo funzionale, quindi orientato più per processi. Il progetto Eulero ha aiutato a formalizzare questo approccio. Grazie alla teoria dei grafi PLINK modellato la sua struttura basandosi sul peso dei nodi e sul peso delle relazioni.

“Abbiamo identificato all'interno dell'azienda tutta una serie di nodi particolarmente sensibili che vengono interrogati e interpellati all'interno dei vari processi che gestiamo. La gerarchia che ne risulta non riguarda le posizioni ma l’influenza, la responsabilità”, ha spiegato Ferlin.

Maggiore è la responsabilità e il potere decisionale o anche l'influenza che una persona ha all'interno della rete dei nodi e maggiore sarà anche il suo livello di responsabilità nei confronti del progetto.

L’azienda ha preso coscienza di questa struttura strada facendo, e ha deciso di razionalizzarla in questo momento perché ha la necessità di governare il processo di trasformazione e crescita mantenendo però il senso di coesione e il sistema di valori su cui ha basato il suo successo.

Crescita e innovazione

PLINK sta crescendo a due cifre da 3-4 anni; prima della pandemia cresceva del 35% sviluppando soluzioni di tecnologia di frontiera. Attualmente l’azienda è molto orientata ai temi legati alle reti internazionali e alla sicurezza intrinseca su questi servizi: è un operatore che ha copertura su tutto il territorio nazionale, sia dati sia fonia.

PLINK dispone di archi di numerazione proprietari e una centrale di ultima generazione, fisicamente interconnessa ai quattro nodi principali della rete metropolitana di Milano tramite i quali scambia traffico con tutti gli operatori sul territorio.

L’azienda dispone anche di interconnessioni dirette con Francoforte FR5 e con l'INX, per garantire lo sbocco alla big internet indipendente dal Mix a Milano; così PLINK garantisce la completa ridondanza geografica non solo sul territorio nazionale ma anche sulle grandi dorsali internazionali.

La presenza sui nodi internazionali consente di costruire reti che spaziano in tutta Europa; per esempio, PLINK ha sviluppato una soluzione rivolta alle catene di negozi monomarca retail, chiamata Shop In A Bag, che sfrutta l’infrastruttura per risolvere i problemi di telecomunicazioni di questo specifico settore.

Queste organizzazioni hanno centinaia di punti vendita in molti Paesi e hanno difficoltà ad affrontare la complessità di questi progetti; PLINK offre la governance, la capacità di ridurre la complessità e di gestire quindi questi progetti proprio in forza della flessibilità e della competenza che ha sviluppato al suo interno.

Su queste tratte internazionali spesso PLINK utilizza prodotti e soluzioni a sicurezza intrinseca, secondo il modello SASE, sfruttando integrazioni con Cato Networks che è il principale fornitore di soluzioni di questo tipo.

Il debutto nella cyber security

L’attenzione al mondo della sicurezza ha quindi portato come passo naturale allo sviluppo di una soluzione dedicata: si chiama Ndr (Network Detection and Response) ed è stato appena lanciato sul mercato.

La soluzione si compone di una sonda e del server Cyber Command, che lavorano insieme nelle tre fasi fondamentali della cybersecurity: l'analisi del traffico di rete, il rilevamento e l'incident response automatizzato.

La sonda può essere installata nei sistemi aziendali senza alcun intervento strutturale e intercetta le comunicazioni che attraversano la rete e invia le informazioni al server. Quest'ultimo esegue analisi sofisticate sui dati di traffico, fornendo una completa visibilità ai dipartimenti IT per monitorare in tempo reale le attività e la security posture aziendale.

Nella fase di Detection, NDR elabora le informazioni tramite machine learning, analisi comportamentale e algoritmi di Intelligenza Artificiale, in collaborazione con il server Cyber Command di Sangfor Technologies, per individuare minacce che potrebbero eludere i sistemi di sicurezza.

Il sistema individua malware e attacchi in modo preciso e rapido, senza gravare sul carico di lavoro dei reparti IT e security aziendali. Una dashboard completa e intuitiva è a disposizione per l'analisi immediata dello stato di protezione e per innescare risposte automatizzate.

In fase di Response, Cyber Command coordina in tempo reale e in maniera automatizzata la risposta all'eventuale attacco, istruendo le componenti di sicurezza a protezione dell'infrastruttura.

Firewall di ultima generazione, client EDR e server NDR lavorano insieme per bloccare la minaccia e mitigare gli effetti di incidenti che hanno già compromesso la rete.

La soluzione è facilmente installabile nei data center e sedi aziendali distribuite, consentendo ai team IT una rapida verifica delle minacce, un report dettagliato di analisi dell'impatto e una visuale chiara e leggibile delle relazioni di accesso tra utenti, azienda e web.