PuntoFarma: piattaforma integrata per pazienti, strutture e operatori

Abbiamo parlato con Gianmarco Troìa, AD di Qwince, del nuovo servizio pensato per la gestione delle condizioni croniche.

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a cura di Dario Orlandi

Qwince è un’azienda italiana nata nell’incubatore di imprese dell’Università di Palermo, ed è stata la prima realtà a uscire da questo ambito per affrontare il mercato.

L’azienda si occupa di soluzioni e servizi per la sanità digitale, sperimentando negli anni collaborazioni con aziende farmaceutiche e sanitarie per programmi di screening o studi clinici, con il compito di integrare dispositivi medici e raccogliere i dati biomedici.

Qwince sta lanciando sul mercato una nuova piattaforma chiamata PuntoFarma, dedicata ai medici e alle strutture impegnate nell’assistenza dei pazienti cronici. Abbiamo avuto l’occasione di parlarne con Gianmarco Troìa, amministratore delegato dell’azienda, che ci ha illustrato il progetto e ha risposto alle nostre domande.

PuntoFarma ha l'obiettivo di creare una rete di protezione attorno al paziente durante il suo percorso di cura. Il progetto ha radici lontane, che risalgono fino al 2014 e alla collaborazione con Federfarma, ma nasce anche dalla particolare congiuntura che si è creata dopo la pandemia.

Un cambio di paradigma

Lo scenario pandemico e post pandemico ha avuto un impatto dirompente sulla sanità, ma ha anche permesso di cambiare il paradigma dell’assistenza, aprendo la porta a forme di interazione con il professionista sanitario diverse da quelle tradizionali.

Sia il sistema sanitario nazionale sia il governo hanno iniziato a discutere di telemedicina, del monitoraggio e dell'assistenza remoti, partendo dal concetto per cui la casa del paziente è il primo luogo di cura. Un’indagine Istat dell'anno scorso ha infatti evidenziato che oltre il 65% degli over 65 considera l'indipendenza e la possibilità di essere curati a casa come uno dei valori fondamentali.

Questo scenario implica un ripensamento della medicina di prossimità e dell'assistenza territoriale e ovviamente una necessità di integrazione o comunque reinterpretazione del fascicolo sanitario elettronico.

La cronicità in Italia è un fenomeno abbastanza rilevante che non interessa soltanto gli anziani e pesa in maniera significativa sulla spesa sanitaria e sulla pressione sul personale sanitario.

L’obiettivo di PuntoFarma è innovare la relazione con il paziente, creare un percorso di accompagnamento, comunicazione e collaborazione tra personale sanitario e paziente cronico, semplificando l'accesso ai servizi di prevenzione, di diagnosi e cura e centrando tutta la logica della piattaforma sul concetto di aderenza alla terapia.

Questo è un concetto con cui l’azienda si è confrontata molto negli anni scorsi, proprio nell'ambito dei progetti precedenti; riguarda l’adesione alle prescrizioni mediche, che non significa soltanto prendere i medicinali al momento opportuno, ma anche rispettare le indicazioni sullo stile di vita, sull’alimentazione, che sono fattori fondamentali per comprendere se il paziente sta seguendo il percorso tracciato per lui.

La piattaforma è rivolta, in termini di clientela pagante, a operatori e strutture sanitarie di qualsiasi livello o anche di ricerca. L'utilizzatore finale è invece il paziente cronico acuto o il suo "caregiver", quindi soggetti che hanno malattie croniche o malattie di lungo periodo, pazienti in fase di post ospedalizzazione o soggetti coinvolti in processi diagnostici in qualche rilievo.

Dal punto di vista commerciale, PuntoFarma è proposta con un sistema di tariffazione a operatore sanitario, indipendente quindi dal numero di pazienti integrati.

La proposizione di valore di PuntoFarma si basa su tre pilastri: la centralità del paziente, l'aderenza alla terapia e l'ambizione di stimolare un cambio di paradigma, da una sanità di attesa in si interviene solo dopo l'evento acuto o in risposta a un’azione del paziente (che si reca a una visita o svolge un esame), verso una sanità di iniziativa in cui invece l'operatore sanitario è più partecipe di questo percorso.

Quattro moduli

PuntoFarma si compone di quattro moduli, uno per presidiare la fase di accesso ai servizi sanitari in presenza e in modalità virtuale, uno relativo alla presa in carico e follow up del paziente (una sorta di mini cartella clinica del paziente in cui vengono indicate patologie, farmaci, terapie), un'area di interazione che presidia la relazione continua con il paziente (dal questionario per rilevare comportamenti fino alla raccolta di parametri biometrici o fisiologici veri e propri).

Completa la dotazione un modulo di comunicazione stabile e sicuro tra medico e paziente, che può avvenire tramite videoconferenza o messaggistica sincrona o asincrona.

Dalla prospettiva dell'operatore sanitario, la piattaforma ha l'obiettivo di instaurare un rapporto più stretto e di fidelizzazione con il paziente, presidiando le fasi di presa in carico, follow up, prevenzione e implementazione di percorsi sicuri e innovativi.

Nella prospettiva della struttura sanitaria, la finalità principale è migliorare la gestione, aiutare il presidio degli accessi e l'organizzazione del tempo del personale sanitario. In quest’ottica è preziosa la funzione di messaggistica asincrona, e naturalmente anche la possibilità di pianificare più efficacemente l’agenda del professionista.

Nuove modalità di ingaggio, superamento dei limiti fisici delle strutture di ricovero e migliore efficienza gestionale sono i punti cardine dei vantaggi per gli operatori sanitari.

Per quanto riguarda il paziente, invece, è preziosa la parte relativa alla comunicazione e all’interazione remota, la prenotazione di prestazioni o trattamenti, la disponibilità di un punto unico in cui le informazioni cliniche possono essere raccolte e rese disponibili, perché la piattaforma permette la rappresentazione proprio di un vero e proprio circolo di cura attorno al paziente su cui possono intervenire più professionisti.

Non manca neppure la funzione di invio di alert e promemoria su farmaci e prestazioni, non soltanto per ricordare l'assunzione ma anche per cadenzare il riacquisto e il consumo. Tramite opportuni strumenti di rilevazione si possono anche raccogliere e condividere i parametri vitali, che si integrano con la parte relativa alla sensibilizzazione ai fini dell'aderenza alla terapia.

Dispositivo medico software

Sotto il profilo tecnico la piattaforma è già qualificata come dispositivo medico software secondo il nuovo regolamento europeo, è una soluzione in cloud o installabile on premise o concedibile in white label e può essere interoperabile con il fascicolo sanitario elettronico.

Ovviamente PuntoFarma segue i dettami del GDPR ed è integrabile con una serie di dispositivi medici e con modelli di machine learning per due aree chiave, quella di interazione col paziente tramite chatbot (riservata ai canali Telegram e WhatsApp) e la porzione di early warning system, con un motore che presidia le soglie impostate dal professionista ed eventualmente avvisa il medico.

Il sistema è accessibile tramite App o pagina Web da parte del paziente, a cui si possono aggiungere ulteriori canali di comunicazione asincroni, come appunto i servizi di messaggistica, mail e Sms.

Come dispositivo medico, PuntoFarma ha subito un percorso di validazione; il lancio avviene in questi giorni, ma in realtà sono già state implementate una serie di installazioni, con risultati molto incoraggianti: un laboratorio ospedaliero di pneumologia ha potuto infatti implementare il monitoraggio a distanza e ridurre gli accessi fino al 20%.

La piattaforma sta seguendo un percorso di crescita e maturazione, con alcuni step già programmati: è imminente la chiusura dell’integrazione con i kit di monitoraggio remoto del paziente prodotti da VivaLink e l’autenticazione del paziente tramite Spid.

Qwince sta valutando anche altri prodotti, che devono però rispondere ad alcuni requisiti tecnici: oltre a essere veri dispositivi medici, infatti, questi device devono consentire l’accesso diretto alle informazioni (per esempio via Bluetooth), senza passare attraverso i servizi cloud di terze parti o altre soluzioni di infrastruttura che renderebbero molto più difficile la gestione dei dati sensibili.

Nel secondo trimestre invece l’azienda prevede di attivare anche il servizio di supporto per le strutture sanitarie al telemonitoraggio domiciliare, fornendo operatori che potranno affiancare il personale della struttura. Entro l’anno, invece, è prevista l’integrazione con il fascicolo sanitario nazionale, se finalmente avrà una sua genesi.