Red Hat Enterprise Virtualization nel quadrante Gartner

Red Hat è nel quadrante dei Visionaries per le x86 Server Virtualization Infrastructure. La valutazione si basa su completezza di vision e capacità di operare

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a cura di Giuseppe Saccardi

Red Hat ha annunciato che la sua soluzione Red Hat Enterprise Virtualization è stata collocata da Gartner nel quadrante dei “Visionaries” nell’edizione di agosto 2016 del suo Magic Quadrant for x86 Server Virtualization Infrastructure.

Tramite la sua adozione, ha spiegato la società, le aziende hanno la possibilità di porre le basi  per le tecnologie future integrando le loro tecnologie esistenti con un’infrastruttura di virtualizzazione aperta, scalabile e ad alte prestazioni.  

Gartner MQ x86 SVI

Il quadrante Gartner: Red Hat tra i Visionaries

Nello specifico della valutazione ottenuta, i Quadranti di Gartner si basano su un’analisi della completezza di vision e della capacità di operare concretamente da parte dei diversi vendor.

Secondo Gartner, “circa l’80% dei workload su server x86 sono virtuali, ma le tecnologie di virtualizzazione stanno diventando più leggere, capaci di supportare più workload e modalità agili di sviluppo. Il prezzo, la modernizzazione e casi di utilizzo specifici stanno poi spingendo le aziende a implementare più tecnologie di virtualizzazione, spesso diverse tra loro.

In questo scenario complesso Red Hat Enterprise Virtualization si propone come una piattaforma aperta di infrastruttura e gestione per server e workstation, con solide funzionalità di sicurezza. E’ costruita su Red Hat Enterprise Linux e tecnologie Kernel-based Virtual Machine (KVM), e permette di virtualizzare sia le applicazioni tradizionali che quelle cloud-native.

Red Hat Enterprise Virtualization ha l’obiettivo di costituire una piattaforma ad alte prestazioni, fault-tolerant e sicura per ambienti virtuali mission-critical, Linux e Windows.

Molte aziende sono alla ricerca di un’alternativa open alle soluzioni proprietarie di virtualizzazione per raggiungere livelli superiori di efficienza e interoperabilità, e per collegare la propria infrastruttura tradizionale a carichi di lavoro cloud-native, utilizzando OpenStack o altre piattaforme”, ha osservato Gunnar Hellekson, director of product management, Linux and Virtualization, Red Hat. “Come unica azienda inclusa nel quadrante dei ‘Visionaries’, crediamo che la posizione di Red Hat nel Quadrante Magico sottolinei la capacità di innovare continuamente, il momento particolarmente favorevole e la chiara vision di un’alternativa open per una virtualizzazione ad alte prestazioni”.