SAS: l'organizzazione ad alte prestazioni

Le frontiere della Business Analytics, dimostrate dagli executive di SAS a Milano su dati reali.

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a cura di Gaetano Di Blasio

Tutti parlano di in-memory e analytics, esaltando la propria interfaccia utente, ma le differenze sono tante. È quasi una sentenza quella di Jim Davis, senior vice president e Chief Marketing Officer di SAS, che sottolinea come per molti si tratti in realtà di Business Intelligence, "che non è propriamente la stessa cosa".

Insieme al Ceo, Jim Goodnight, e a Mikael Hagstrom, executive vice president per Emea e Asia Pacific di SAS, nonché altri dirigenti della casa statunitense, Davis, introdotto da Emanuela Sferco, responsabile marketing di SAS Italia, ha aperto il convegno High Performance Organization, spiegando quali siano gli elementi differenzianti di SAS.

Jim Goodnight

Appunto illustrando cosa s'intenda per in-memory computing, l'executive ha evidenziato che è limitativo considerare l'in-memory database, ma che è necessario comprendere l'integrazione della piattaforma con l'high performance computing.

L'uso di "commodity" server, cioè macchine a basso costo, in parallelo consente di accelerare enormemente le prestazioni, a patto di organizzare correttamente l'elaborazione. Per questo in SAS parlano di In-Memory Analytics Server.

Investendo, negli ultimi quattro anni, sull'elaborazione in parallelo, SAS ha ottenuto risultati notevoli sul fronte delle performance.

Nel dettaglio entra, un po' a sorpresa, Goodnight, che chiama "my sweet sixteen" uno chassis con 16 blade a base Intel, da 16 core ciascuna, svelando una passione da "nerd" di 70 anni, di cui quasi 40 passati alla guida di SAS che ha contribuito a fondare nel 1976.

Goodnight, scopriamo del resto, possiede un grande studio di rappresentanza, arricchito da una collezione di minerali, ma passa gran parte del suo tempo in uno stanzino che si è fatto riservare nel reparto ricerca e sviluppo.

Leggende forse, ma confermate dagli interventi del Ceo, che spiega: "Con tre di questi chassis si ottiene un sistema in grado di elaborare 1536 processi contemporaneamente, dotato di 12.288 TB di memoria e 57,6 TB di capacità disco".

Racconta Goodnight che quattro anni fa, a Singapore, un cliente, per effettuare un'analisi del rischio, impiegava 80 ore: "oggi ci metterebbe 15 minuti".

Operativamente, tali prestazioni consentono di cambiare i processi decisionali, afferma Mark Torr, Global Technology Practice Director di SAS, mostrando la rapidità con cui è possibile valutare l'ottimizzazione di una grande campagna marketing e ottenere anallisi "what if", cambiando alcune variabili, in pochi minuti.

Jim Davis

Nell'esempio, in collegamento con il data center negli Usa, sono stati solo quattro, anche se al relatore sul palco sono sembrati un'eternità (ma ha ammesso che la pazienza non è il suo forte). Nel frattempo, peraltro, Goodnight ha preparato una nuova demo, mostrando come "navigare" tra i dati in possesso delle Nazioni Unite ed esplorarli nel dettaglio (permettendoci così di scoprire che il livello di export del nostro vino è drammaticamente basso, soprattutto rispetto alla qualità dello stesso).

Guardare per credere. È stato questo, in buona sostanza, il filo rosso del SAS Executive Briefing, pensato per far comprendere come, prima d'ora, analisi di questo tipo non fossero possibili. Lo ha sottolineato in particolare Davis, evidenziando che la disponibilità di queste informazioni accurate facilita il collaborative marketing e, più in generale, lo sviluppo di processi decisionali adeguati a "un'organizzazione ad alte prestazioni".

A concludere le dimostrazioni, Anand Chitale, Principal Solutions Manager di SAS, che ha illustrato le potenzialità della SAS Visual Analytics nell'analisi di scenario e l'usufruibilità delle informazioni sui dispositivi mobili. Durante l'evento, il demo center allestito all'hotel Melià di Milano ha permesso ai partecipanti di sperimentare direttamente le capacità delle soluzioni SAS.