Social Learning per la formazione nel settore finanziario

Banche e assicurazioni devono investire sulle risorse umane, attraverso tecnologie che consentono di affiancare alle tradizionali lezioni in aula i sistemi CAI, FAD, CAT o i più recenti Learning Management System, fino al Blended and Informal Learning.

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a cura di Tito Labanchi

Le aziende finanziare stanno affrontando un mutato contesto organizzativo, dove ancora di più possono creare valore investendo sul personale, in particolare, quello capace di anticipare e reagire alle sfide.

Con una rapidità prima sconosciuta, le dinamiche sociali hanno negli ultimi anni innescato profondi cambiamenti che influenzano direttamente e indirettamente l'organizzazione aziendale e in particolare la comunicazione, la fruizione dei contenuti e gli strumenti di generazione e circolazione della conoscenza.

A questi mutamenti si aggiungono quelli collegati alle innovazioni tecnologiche e ai social media, che hanno permesso di sviluppare negli ultimi decenni nuovi approcci formativi passando da sistemi tradizionali di supporto alle attività di formazione in aula (per esempio CAI, FAD, Traditional and Computer Assisted Training), fino al più evoluto Learning Management System e al Blended and Informal Learning.La gestione delle HR deve conseguentemente ripensare i modelli di apprendimento e quelli di gestione e organizzazione della formazione stessa. In tal senso, il Social Learning si configura come un nuovo paradigma che concilia le evoluzioni tecnologiche e culturali e abilita un elevato livello di collaborazione e gestione della conoscenza, migliorando, allo stesso tempo, le attività operative dei singoli utenti.

Su questi temi è stata da poco pubblicata una ricerca pubblicata da da CeTIF (Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari), "Social Learning: nuovi paradigmi della formazione per il settore finanziario", dove sono raccolti i risultati del percorso di ricerca realizzato in collaborazione con SCS Azioninnova Consulting.

Lo studio ha coinvolto 14 istituzioni (Alleanza Assicurazioni, Allianz Bank Financial Advisors, Banca Popolare di Vicenza, Banca Sella, Cariparma, Federazione Lombarda delle BCC, ITAS Mutua, Reale Mutua Assicurazioni, Sara Assicurazioni, Società Cattolica di Assicurazione, UniCredit, UniCredit Business Integrated Solutions, Veneto Banca, Zurich Holding).

Tra le conclusioni della ricerca, il bisogno, per le istituzioni finanziare di conciliare trasversalità e specialismo, tradizione e innovazione, pratica e teoria, sfruttando nuovi modelli e tecniche innovative per la crescita delle risorse e la loro formazione, senza perdere di vista i processi di valutazione dell'efficacia formativa dei progetti.