La tavola rotonda

Il digital hub Tilt inaugura un modello innovativo per supportare la crescita delle nuove imprese. Teorema Engineering si allarga e investe in una nuova sede

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a cura di Gaetano Di Blasio

Debora Serracchiani, presidente della regione Fruili Venezia Giulia, unica presenza fissa sul palco oltre a Balbi, ha aperto la tavola rotonda evidenziando gli investimenti che non sono mancati, anche grazie al recepimento del manifesto europeo per le Startup, ma senza nascondere le difficoltà che ci sono state (la stragrande maggioranza delle nuove imprese finanziate non sono riuscite a trasformare la propria idea in un successo commerciale).

«Le risorse vanno usate meglio e l'Industry 4.0 è un'opportunità, ma a condizione che si faccia squadra», afferma Serracchiani, esprimendo un concetto che viene subito ripreso da Stefano Casaleggi, Direttore Generale di Area Science Park: «Per fare startup servono denaro, idee, finanziamenti e tempo! È necessario attirare talenti, attivando collaborazioni tra centri di competenza».

Un momento della tavola rotonda con le aziende adottanti   LOW

Un momento della tavola rotonda con le aziende adottanti LOW

Gestire meglio le risorse e collaborare significa anche definire un sistema italiano di incubazione, oggi troppo disperso, soprattutto considerando che il modello delle venture capital non si adatta al nostro sistema economico.

«Abbiamo perso vent'anni d'innovazione informatica! È ora di cambiare metodo, dando maggiore responsabilità ai giovani perché il Digitale è strategico per il nostro Paese», afferma Purassanta. Un concetto ribadito da Maurizio Fermeglia, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Trieste, che ritiene importante sfruttare la mentalità aperta dei giovani e offre così spunto al presidente Serracchiani per sottolineare il modello vincente del Friuli con la collaborazione tra pubblico e privato: «Bisogna superare individualismi e collegare ricerca, istituzioni e imprese per aprire le porte a investimenti e superare la crisi».