Come la strategia user-centrica guida la crescita aziendale

Per sviluppare strumenti e prodotti di qualità occorre mettere al centro gli utenti e rispondere puntualmente ai loro bisogni e desideri.

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a cura di Marina Londei

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Oggi sempre più imprese scelgono strategie di crescita che mettono al centro il prodotto. Dando priorità all'innovazione e sviluppando strumenti sui quali gli utenti possono fare affidamento, le aziende possono far fronte all'instabilità di mercato e ottimizzare i costi.

Secondo Marty Labelle, CTO di Assent, una delle aziende leader nella gestione della supply chain, questo approccio potrebbe rivelarsi complesso da gestire a lungo termine: il rischio è che, di fronte alle crescenti richieste del business di avere prodotti ad alto potenziale in poco tempo, la qualità si abbassi e si perda il vantaggio competitivo guadagnato.

Labelle consiglia di rivedere la strategia di vendita guidata dai prodotti per renderla più user-centrica: occorre considerare le richieste gli utenti nel guidare il business, e non solo le decisioni di acquisto dei manager. In particolare, continua il CTO, occorre distinguere tra utenti e buyers, dove i primi rappresentano l'intero ecosistema d'esperienza e acquisto, mentre i secondi sono utenti di business che rappresentano una piccola frazione dei casi d'uso del prodotto.

I primi sono l'effettivo ago della bilancia per il successo di un prodotto: senza il loro consenso le aziende perdono la loro posizione sul mercato. Per questo le imprese devono ripensare le loro strategie in un'ottica che metta al centro l'esperienza utente e aumenti il valore del business.

Creare un'esperienza user-centrica

Per realizzare un'esperienza user-centrica le imprese devono conoscere le abitudini degli utenti e la loro percezione sull'efficacia del prodotto; ciò è possibile solo tramite un accurato sistema di analisi che descriva le caratteristiche dell'ecosistema.

Per prima cosa è opportuno definire le user personas, ovvero rappresentazioni realistiche degli utenti in target. Dato un prodotto o un sistema esistono diversi tipi di utenti, ognuno con determinate esigenze e obiettivi; delineando le singole figure si crea un contesto ben dettagliato del prodotto e si è in grado di effettuare analisi più complete.

Venendo poi alla fase di raccolta e analisi dati vera e propria, è possibile implementare diversi approcci che vanno oltre i semplici sondaggi di apprezzamento: si possono, per esempio, integrare strumenti di data analytics nel prodotto per tracciare come e quanto viene utilizzato; inserire guide e canali di comunicazione in-app per ricevere feedback istantanei; monitorare il supporto tecnico per capire quali sono le problematiche più frequenti; offrire degli strumenti di auto-valutazione per gli utenti; infine, centralizzare tutte le informazioni raccolte per rispondere in maniera efficace ai problemi degli utenti e anticipare le nuove richieste.

Le best practice consigliate da Labelle permettono di migliorare lo sviluppo di strumenti e prodotti, comprendendo in profondità i bisogni degli utenti. Grazie alle strategie user-centriche si può migliorare l'esperienza d'utilizzo e rispondere puntualmente ai desideri degli utenti.