TP-Link, l'ascesa in Italia tra smart working e didattica

Dalle nuove proposte di networking ai mercato del post-covid. Le novità raccontate dal Country Manager italiano

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a cura di Antonino Caffo

TP-Link è una di quelle aziende di cui non si parla spesso ma che in realtà lavora sempre sodo per rilasciare prodotti che innovano in maniera concreta la vita delle persone, sfruttando tecnologie consolidate e altre di nuova generazione.

Pensiamo allo scenario del networking, dove TP-Link è un nome cardine nell'offerta di ripetitori wireless e router mobili, che abilitano la connettività ovunque ci si trovi. Un esempio su tutti è il recente Extender Wi-Fi TP-Link TL-WA850RE, che risolve il problema della copertura Wi-Fi in pochi secondi e a prezzi decisamente accessibili.

In occasione della condivisione dei risultati finanziari, abbiamo fatto due chiacchiere con Diego Han, Country Manager di TP-Link Italia. «Viviamo un periodo di straordinaria digitalizzazione, che coinvolge sia la nostra sfera personale che quella professionale.

I risultati del 2021 dimostrano in modo chiaro la nostra capacità di sfruttare questa opportunità, dando ai clienti innovazioni solide, efficaci e semplici da implementare e gestire, sia a livello B2C che B2B».

Quanto al mercato business, TP-Link ha fatto registrare una crescita del 50% nel comparto PMI, grazie ai costanti investimenti in ricerca, della solidità dei prodotti e dell’efficace rete di partner.

Rispetto all’anno precedente, il fatturato mondiale è aumentato del 20% e ha raggiunto i 2 miliardi di dollari. In Italia, l’azienda registra una ulteriore crescita che si attesta al +15% rispetto allo scorso anno.

Ottimo il posizionamento delle soluzioni consumer sia sul canale retail che e-commerce. A fine 2021, inoltre, il brand è stato riconosciuto per il terzo anno consecutivo come Niche Player nella sezione Wired and Wireless LAN Access Infrastructure del Magic Quadrant di Gartner.

La pandemia e l'IoT

Lo scenario della smart home è divenuto di rinnovato interesse da quando la pandemia ci ha costretti dentro casa, per lavoro e studio. «Penso che i lockdown hanno cambiato le nostre vite in generale. Se prima ci preoccupavamo poco della qualità della connessione domestica, da un po' non è più così» continua il manager. «Quando non hai altro che il tuo collegamento per lavorare o studiare, è evidente che si cerca la soluzione migliore, più stabile e conveniente».

Cosa aspettarsi nel corso del 2022 da TP-Link? Secondo il Country Manager, uno dei segmenti dove l'azienda vuole crescere ulteriormente è quello delle telecamere di sorveglianza, che oggi copre il 5% dei ricavi totali.

Ma non solo, l'interesse va a tutti quegli oggetti oggi considerati "smart", ma che restano molto semplici. «Mi riferisco agli smart plug, le prese connesse, ma anche alle lampadine e ai sensori di movimento. Prodotti che sembrano un plus ma di cui, una volta in casa, non si può più fare a meno».

Lo scenario del 2022

Nel 2022, TP-Link intende confermare “il proprio impegno – sottolinea Diego Han – verso la qualità e il time to market di soluzioni innovative”. Un risultato da raggiungere battendo nei settori dove l'azienda è leader di mercato. Non a caso, in occasione del recente CES di Las Vegas, TP-Link ha presentato i nuovi router Wi-Fi 6E che mirano sopratutto alle PMI.

Ma anche la gamma degli Omada SDN, che presto si arricchirà con ulteriori novità e funzionalità di gestione avanzata della rete, in unione al cloud e all’intelligenza artificiale.

«Ovviamente guardiamo anche al middle e al large enterprise, con le soluzioni di connettività, anche 4G. Sappiamo che alcuni settori sono più ricettivi di altri ad aggiornare i propri strumenti di networking».

«Tra i tanti gli hotel e le scuole, due tipologie di clienti apparentemente differenti ma che hanno ben inteso la necessità di migliorare le connessioni dei loro utenti, senza un impatto importante sui budget».