Prendete quanto segue con un sano pizzico di scetticismo, ma in Rete sono apparse le presunte immagini di un cosiddetto engineering sample di una nuova scheda Nvidia di fascia alta, che molti chiamano GeForce GTX 880 anche se non c'è certezza su questo aspetto. Questo è almeno ciò che afferma il sito cinese GamerSky, fonte della notizia.
Il presunto prototipo di GTX 880 - clicca per ingrandire
La GPU Maxwell a bordo di questa soluzione non reca alcun nome in codice identificabile, ma la sigla 1421A1 fa intendere che è stata prodotta la ventunesima settimana di quest'anno, ovvero sul finire di maggio. Il sito cinese afferma che si tratta di una GPU GM210 e non del core grafico GM204, quindi è possibile che il nome GTX 880 sia errato.
Un'immagine di confronto dei die, pubblicata dal sito Videocardz, evidenzia però come il chip in questione sia più grande del GK104 e più piccolo del GK110, segno quindi che potrebbe trattarsi effettivamente di una GPU GM204 e non del GM210. La parola Taiwan sta, come sempre, a indicare che la produzione è curata da TSMC. Almeno in questo caso nessuna sorpresa, anche se non conosciamo il processo produttivo, probabilmente ancora quello a 28 nanometri.
Il prototipo è dotato anche 8 GB di memoria - sedici chip SKHynix H5GQ4H24MFR - con una frequenza di 7 GHz. Anche questo particolare fa pensare che non si tratti del naturale successore della GTX 780 – che ha solo 3 GB di memoria GDDR5. È infatti probabile che la GeForce GTX 880 standard abbia 4 GB di memoria, e altri modelli - magari successori delle soluzioni Titan - il doppio.
Sul PCB ci sono tre connettori di alimentazione ausiliaria, due a sei pin e uno a otto pin, per un totale di 375 watt a disposizione della scheda - slot PCI Express incluso. Dato che le schede basate su architettura Maxwell che abbiamo visto sinora (GTX 750 Ti e GTX 750) si sono dimostrate parche nei consumi, un numero così elevato di connettori fa specie, anche se stiamo parlando di un presunto engineering sample, non dimentichiamolo.
Sempre dalle immagini si nota la presenza di un doppio connettore SLI, segno che a differenza delle schede AMD Radeon R9 290 e 290X sarà necessario ancora usare i bridge per le configurazioni multi-scheda di fascia alta. Rimane da capire cosa si nasconda sotto la parte di PCB offuscata. In qualche indiscrezione passata non si escludeva la presenza di core ARM sulle schede Nvidia, ma è una voce non suffragata da prove né da spiegazioni sull'uso in una scheda destinata al gaming. Infine, è bene specificare che il PCB di colore verde è legato al fatto che si tratta di un prototipo e molto probabilmente il colore finale sarà quello nero.