Akira: a New York una mostra omaggia il manga leggendario

Una mostra a New York celebra Akira, l'opera leggendaria del maestro Katsuhiro Otomo.

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a cura di Mabelle Sasso

Akira e Katsuhiro Otomo sono protagonisti di una mostra a New York presso la galleria d’arte Philippe Labuan Exhibit. Good for Health - Bad for Education: A Tribute to Otomo è un omaggio al maestro giapponese e la sua opera seminale: la mostra, in programma dall’8 aprile all’8 maggio 2021, ospita 29 illustrazioni di artisti internazionali che raffigurano, ognuna nello stile del proprio autore, le diverse visioni di Akira degli artisti coinvolti.

Good for Health - Bad for Education: A Tribute to Otomo è il proseguo spirituale del tributo del 2016 organizzato durante il Festival di Angoulême e curato da Julien Brugeas. La mostra  raccoglie le opere, sia edite che inedite, di diversi autori, tra cui: Dominique Bertail, Mathieu Bablet, Ian Bertram, Matthieu Bonhomme, François Boucq, Boulet, Francesco Cattani, Simone D’Armini, Adrien Demont, Jean-Jacques Dzialowski, Benoit Féroumont, Manuele Fior, Joel Jurion, Kalonji, Viktor Kalvachev, Nicolas Keramidas, Li-An, LRNZ, Dilraj Mann, Laureline Mattiussi, Hugues Micol, Giannis Milonogiannis, Marion Mousse, Katsuhiro Otomo, Paul Pope, Vincent Perriot, Sara Pichelli, Victor Santos, Olivier Vatine, and Vince.

Ambientato durante la terza guerra mondiale in una Neo-Tokyo post-apocalittica, Akira racconta una complessa vicenda che coinvolge una banda di motociclisti e il suo leader, Kaneda, il giovane Tetsuo, un potente esper, e altre forze che si muovono all’interno della megalopoli cyberpunk con l’intento di prevenire il risveglio di Akira, un essere misterioso e dotato di sconvolgenti poteri distruttivi.

Akira è universalmente riconosciuto come uno dei capolavori immortali della storia del fumetto (potete acquistare qui il primo volume edito da Planet Manga). La narrazione austera e rivoluzionaria e lo stile iper-dettagliato di Otomo rendono questo manga un elemento iconico della cultura pop internazionale, nonché uno dei migliori esempi di narrativa grafica mai creata.Il manga di Akira ha venduto oltre sette milioni di copie, mentre il suo adattamento cinematografico del 1988 è stato tra i grandi film di animazione giapponese in grado di conquistare da subito l’occidente.