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Batman: Gotham by Gaslight, le avventure del Cavaliere Oscuro vittoriano

Batman: Gotham by Gaslight è una variazione del mito di Batman, che ci porta in una metropoli vittoriana in cui reimmaginare il mito del Cavaliere Oscuro.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Batman: Gotham by Gaslight è una variazione del mito di Batman, che ci porta in una metropoli vittoriana in cui reimmaginare il mito del Cavaliere Oscuro.

Come si può presentare una figura storica dei comics in una nuova veste, rispettandone però i tratti essenziali? Questo interrogativo, che potrebbe terrorizzare anche gli sceneggiatori più temerari, è l’origine di una delle versioni alternative più amate della storia della DC Comics, in cui il Cavaliere Oscuro viene traslato dalla Gotham contemporanea a una di fine ‘800: Batman: Gotham by Gaslight. Questo storico arco narrativo ha ben più del merito di aver presentato ai lettori un Batman differente rispetto alla tradizione, diventando un riferimento storico all’interno del mito della DC Comics che viene ora celebrato grazie al nuovo volume di Panini Comics, in cui sono raccolte tutte le apparizioni di questo Batman sui generis.

Prima di addentrarsi nei fumosi vicoli della Gotham di fine ‘800, rispondiamo a un interrogativo: perché ristampare una storia di ben 32 anni fa? Archi narrativi importanti come Gotham by Gaslight, pur esulando dalle continuity ufficiali, meritano di essere riportati all’attenzione dei lettori anche per il loro valore storico. Nonostante una bella storia si faccia subito ammirare, infatti, spesso il passare degli anni ammanta queste avventure di un carisma ulteriore, come accaduto per Gotham by Gaslight, che in casa DC viene venerato in quanto capostipite di quel caleidoscopico universo noto come Elsewhere.

Batman: Gotham by Gaslight, il Cavaliere Oscuro dell'era vittoriana

Come per i What if….? marveliani, gli Elsewhere sono storie in cui i punti saldi della lunga vita editoriale dei personaggi vengono riscritti, spostando il loro mondo altrove (da cui il nome in inglese). Se oggi queste pubblicazioni atipiche sono diventate una presenza familiare e gradita da parte dei lettori, il merito è dell’ottimo lavoro svolto dagli autori di Batman: Gotham by Gaslight, il primo Elsewhere della storia DC. Ma questi divertissement, come Il Chiodo, non avrebbero mai avuto un futuro se nel 1989 non fosse comparso un Batman vittoriano che avrebbe radicalmente cambiato la percezione del concept dell’eroe di Gotham. Nello stesso anno in cui Tim Burton e Michael Keaton portavano al cinema il Cavaliere Oscuro con il primo Batman, rendendo questo eroe nato nella Golden Age uno dei simboli della pop culture contemporanea.

Bruce Wayne, milionario gothamita, torna nella sua città natia dopo aver viaggiato per il Vecchio Continente. Scopo del suo soggiorno europeo era di studiare con alcune delle più eccelse menti del periodo, come Sigmund Freud e Sherlock Holmes, nella speranza di acquisire le competenza che gli consentissero di risolvere un crimine che ha segnato profondamente la sua esistenza: l’assassinio dei suoi genitori.

Convinto di avere acquisito le necessarie abilità, Wayne si imbarca per fare ritorno nella città natia. Durante il viaggio, fortuitamente incontra lo Jacob Packer, vecchio amico del padre che Bruce ha sempre considerato parte della sua famiglia. Packer, reduce da un lungo soggiorno a Londra, riaggancia i rapporti con Bruce durante il viaggio, ignaro che il suo ritorno a Gotham coinciderà con una rivoluzione sociale per la città. Tornato a villa Wayne, accolto dal fedele maggiordomo Alfred, Bruce indosserò i panni di un vigilante mascherato, intento a ricostruire gli avvenimenti che condussero alla morte dei propri genitori.

Gotham, lontana dalle luci della zona ricca, è un intrico di vicoli fatiscenti e maleodoranti, in cui vive un sottobosco criminale fatto di borseggiattori, furfanti e prostitute. Questa umanità abbandonata improvvisamente viene colpita dalla fura di un serial killer, il cui modus operandi ricorda quello di Jack lo Squartatore, il feroce assassino che poco tempo prima aveva terrorizzato Londra. Le indagini di Bruce incrociano la strada di questo pericoloso assassino, ma con sorpresa del facoltoso gothamita la polizia arriva a una conclusione sorprendente: è proprio Bruce il temuto Jack lo Squartatore. A confermare questa ipotesi, ci sono il suo prolungato soggiorno in Europa e l’incredibile ritrovamento a Villa Wayne delle armi usati dall’assassino.

Cosa si nasconde dietro questa incredibile rivelazione?

Riscrivere il mito di Batman

Brian Augustyn, nel dare vita a Batman: Gotham by Gaslight, unisce i tratti essenziali del mito del Cavaliere Oscuro a una trama che si collochi perfettamente all’interno di un storia dal sapore vagamente steampunk. A rafforzare il fascino di questa vicenda concorrono la presenza di due figure iconiche, come Freud e Sherlock Holmes, un dettaglio che verrà ripresa in seguito da altri autori, come Warren Ellis in Planetary. Augustyn trova una felice sinergia tra tutti questi elementi, creando una perfetta traslazione del mito del Crociato di Gotham in una dimensione ‘alternativa’ in cui il lettore può illudersi di leggere le avventure di un personaggio appena creato. Il meccanismo alla base di questa tipologia narrativa è racchiuso proprio in questo gioco di coerenza al canone dell’eroe e sperimentazione, che, nel caso di Batman: Gotham by Gaslight, ha condotto alla nascita di un vero e proprio cult del fumetto.

Gotham by Gaslight, il volume edito in questo periodo da Panini Comics, è un testimone affidabile dell’importanza di questo capitolo della storia di Batman. Non solo sono state raccolte tutte le apparizioni di questo Pipistrello alternativo, ma viene ricostruita la genesi della prima storia in cui veniamo condotti nella Gotham di fine ‘800, teatro di queste avventure. Tramite i ricordi dello stesso Augustyn, si ripercorre il percorso creativo dietro la nascita di Batman: Gotham by Gaslight, un documento storico che farà la gioia degli appassionati di fumetto particolarmente attenti a questi dettagli.

Difficile non emozionarsi nel leggere le parole di Augustiy, che non nasconde le difficoltà iniziali nel dare vita a questo progetto, o di come sia stato apparentemente complesso convincere Mike Mignola a realizzare le tavole della prima apparizione del Batman steampunk protagonista di questo ciclo. Il creatore di Hellboy, infatti, è la mano dietro al creazione della Gotham fumosa e ottocentesca in cui si muove Bruce Wayne, ne ha creato la complessa architettura e i vicoli angusti, ritraendo questo eroe incappucciato intento nella sua missione di vendetta. Mignola, all’epoca reduce da importanti lavori in DC Comics e Marvel, cattura il lettore con un’identità artistica capace di ritrarre con un tocco di classicità l’aspetto diurno di Wayne, lasciando poi emergere una natura più ferina e dai toni thriller per le sue imprese notturne, rese ancora più intense dai colori di David Hornung.

Il successo di Batman: Gotham by Gaslight fu tale che venne rapidamente messo in cantiere un seguito, Batman: Padrone del Futuro,affidato, causa sopraggiunti impegni di Mignola, a Eduardo Barreto. Narrativamente, siamo davanti a una definizione maggiore del protagonista, emerge il suo animo ‘doppio’, la sua esigenza di vestire i panni del giustiziere, anche dopo avere consumato la sua vendetta. Augustyn crea una continutiy del personaggio, ne amplia il mondo introducendo nuove figure e mostrando una sua evoluzione, che può affidarsi al tratto di Barreto, più realistico e lineare di quello del suo predecessore, maggiormente concentrato sulla valorizzazione emotiva dei personaggi, su cui tende a focalizzare l’attenzione del lettore, spesso a scapito del contorno. Quando però è necessario trasmettere la drammaticità del momento, Barreto sfodera una costruzione della tavola avvolgente, realizzando sfondi ricchi e curati, enfatizzando le tensioni narrative.

Sembra difficile che queste due storie, così affascinanti e iconiche, non abbiano portato a uno sviluppo maggiore di questo Bats alternativo, eppure, salvo altre due apparizioni minori contenute nel volume, la Gotham vittoriana non ha avuto molto risalto nei comics DC. Fortunatamente, Batman: Gotham by Gaslight ci consente di recuperare tutte le apparizioni di questo Cavaliere Oscuro atipico, raccogliendole in un volume di pregio, con una grafica interna che echeggia anche visivamente le atmosfere del periodo.

Batman: Gotham by Gaslight è una lettura che non si rivolge solo ai cultori del mito del vigilante gothamita, ma è un momento da vivere per tutti coloro che hanno una passione per Batman e sono in cerca di una sua avventura fuori dagli schemi, ma pur sempre affine alle tipiche atmosfere del Cavaliere Oscuro.

Voto Recensione di Batman: Gotham by Gaslight



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Rispetto dei tratti essenziali del personaggio

  • - Gothma versione vittoriana è affascinante

  • - Mingnola e Barret realizzano tavole ottime

  • - Cura editoriale impeccabile

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Batman: Gotham by Gaslight è il primo Elsewhere di DC Comics, dedicato al Cavaliere Pscuro, calato in una Gotham vittoriana fumosa e teatro delle imprese di uno dei più grandi assassini della storia: Jack lo Squartatore. L'opera di Augustyn e Mignola ancora oggi è uno dei Batman alternativi più appassionanti della vita editoraile del Crociato di Gotham

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Batman: Gotham by Gaslight