Be-Movie: la recensione del gioco di ruolo

Be-Movie, un gioco di ruolo fortemente collaborativo dove tutti i partecipanti possono, e devono, dire la loro per produrre un film a partire dal primo Ciak! fino ad arrivare ad un finale da standing ovation.

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a cura di Silvio Colombini

Be-Movie: un gioco di ruolo che amalgama sapientemente cliché e colpi di scena, dove un regista e un cast selezionato dovranno collaborare per stendere un copione e tirarne fuori un film da premio oscar!

Se anche una sola volta avete sognato di reclutare degli amici e mettere in piedi una vostra produzione o al cinema, di fronte a qualcosa di “sbagliato”, sareste voluti intervenire per cambiare l’andamento del film, Be-Movie potrebbe essere ciò che fa per voi: forse non sarà il gioco su cui passerete interi mesi, ma sicuramente saprà regalarvi serate coinvolgenti.

Sebbene a prima vista il manuale possa apparire un po’ troppo spartano, fin dall'inizio si capisce di avere tra le mani un prodotto funzionale e ben concepito (utilissimi i rimandi presenti ogni volta che viene accennata una parte della struttura del gioco).

La greca decorativa a pellicola, presente sul bordo di ogni pagina, mantiene costante l’atmosfera in maniera semplice ma efficace. Anche le immagini, tutte in bianco e nero esclusa la copertina, aiutano a sviluppare il giusto flavour e a stimolare l’immaginazione del lettore.

Infine, cosa non da poco, tutti gli strumenti necessari sono inclusi e, qualora non si volesse ritagliarli, sono scaricabili dal sito dell’editore.

Ho un’idea: facciamo un film!!

Be-Movie si presenta subito come un progetto ambizioso: portare i giocatori nell'arco di una serata, partendo da zero, a produrre il proprio film e, soprattutto, a farlo permettendo a tutti di essere parte attiva dell’azione e del divertimento.

Una breve introduzione spiega il motore che muove tutto il gioco: andare a ripescare nella propria videoteca personale e sfruttare il “già visto” per creare qualcosa di nuovo; esattamente quello che succedeva negli anni 30 del secolo passato per produrre i B movie.

Dopo aver definito se assumere i ruolo dell'Attore (quello che in altri gdr sarebbe il PG) o del Regista (il DM), si passa poi alla produzione vera e propria del film. Questa fase, coerentemente all'idea di rifarsi al passato, viene presentata come una ricerca all'interno di una videoteca dove, di volta in volta, prenderemo in mano una videocassetta o un DVD fino a scegliere il film per la serata.

In maniera molto semplice, ma anche molto stimolante, vengono presentati tutti i passi che ci porteranno a prendere le decisioni più importanti per la serata che verrà. E il tutto nella maniera più democratica e collaborativa possibile!

Be-Movie

La prima, e più importante, cosa da fare sarà creare una sorta di guida per lo sviluppo del nostro film: la copertina. Questa sarà articolata in tre componenti: genere (la macro-categoria a cui vorremmo che il film appartenga) cui potremo decidere di affiancare una o più sotto-categorie, titolo e immagine di copertina. Nulla vieta, ai più dotati, di disegnare davvero quest'ultima ed esporla durante il gioco come memento.

In soccorso ai meno esperti, vi sono spiegazioni dettagliate per i singoli generi e diverse tabelle che, in funzione del genere scelto, faciliteranno l’ideazione di un titolo.

Ampio spazio viene dato alla creazione del blurp, il riassunto in quarta di copertina, che conterrà alcuni elementi fondamentali per lo sviluppo del gioco: il problema (ciò attorno a cui ruota il film, come “trovare un modo per distruggere la mega-arma dell’impero”) e le parole chiave.

Queste ultime, obbligatoriamente diverse per ciascun attore, da una parte permettono al Regista di obbligare un Attore ad intervenire nella narrazione, dall'altra agli  Attori di chiedere di prendere momentaneamente in mano le redini della storia.

Inoltre, nel corso della partita,  ad ogni parola chiave si potrà associare due concetti assimilabili in in modo da allargare le possibilità di intervento.

Interessante vedere come come, in base alle scelte del gruppo, a parità di blurp quello che era un problema possa diventare una parola chiave o viceversa, o addirittura essere ignorato. Saranno i membri del Cast, nella sua totalità, a decidere quali siano gli elementi importanti del film.

Facciamo che io sono...

Ovviamente un film non avrebbe molto senso di esistere senza i suoi protagonisti, e infatti il passo successivo sarà quello di creare gli eroi della nostra pellicola.

Questi, a differenza dei gdr più classici, non saranno definiti da delle caratteristiche numeriche, ma da una serie di attributi piuttosto particolari: oltre alle suddette parole chiave, ad un nome e ad una breve descrizione coerente al film, verrà chiesto di stabile lo scopo (da uno a tre) del personaggio e definire quali capacità speciali abbia.

Ad inizio partita, nessuno dei due elementi sarà presente sulla scheda: potranno essere aggiunti solo durante l’evolversi della trama permettendo così l’introduzione di interessanti colpi di scena. Dopo un scontro con il mecha-Hitler, l'eroe potrà decidere che il suo scopo è quello di abbatterlo...o creare un'armatura identica

Parimenti, in una situazione difficile, l’Attore potrebbe “scoprire” di poter diventare invisibile grazie ad un anello regalatogli dallo zio e sfuggire così ai seguaci dell’oscuro signore.

Purtroppo nulla è gratis e ogni volta che si scopre un’abilità, gli altri giocatori decideranno quale effetto collaterale abbia (Bellissimo! Anche se...dopo essere diventato invisibile, un’angoscia cosmica ti pervade).

Per ultimo viene chiesto di descrivere un fotogramma inerente al proprio personaggio (Sballo è sul ciglio di un fiume di lava, una strana creatura gli sta mordendo una mano), che potrà essere utilizzato quando più verrà ritenuto opportuno. Anche in questo caso nulla vieta di disegnarlo, in modo da renderlo più immediato e d’impatto.

Potere alla fantasia!

Come un film, una sessione di Be-Movie è composta da un susseguirsi di scene, ovvero momenti importanti ai fini dello svolgimento della trama. Sebbene inizialmente la quantità disponibile sarà definita dal numero degli Attori presenti, le scene potranno aumentare o diminuire in base alle scelte fatte o agli avvenimenti narrati . Scopo del gioco è portare a termine la partita, risolvendo il Problema iniziale, prima che queste finiscano (o, in caso di fallimento, valutare l’idea di un sequel).

A regolare ulteriormente l’evoluzione delle scene ci sono una serie di espedienti a cui tanto gli Attori quanto il Regista potranno fare ricorso: Cliché, Confronti e Special.

I primi sono elementi che, in un modo o nell'altro, sono diventati elementi classici di determinate categorie di film (come la trappola che si attiva rubando l’idolo d’oro) e che permetteranno agli Attori di introdurre elementi narrativi completamente nuovi che mai erano entrati in gioco in precedenza.

Sebbene Be-Movie sia un gioco improntato alla collaborazione narrativa, questo non vuol dire che al tavolo saranno tutti sempre d’accordo su cosa fare o su quanto il Regista metterà nella scena: in questo caso saremo di fronte ad un Confronto. Scopo di questo elemento non è sfidare o intralciare qualcuno, ma contribuire alla storia arricchendola di elementi interessanti per il maggior divertimento di tutti.

Infine gli Special. Questi sono un’importante, e limitatissima, risorsa che permetterà agli Attori di vincere in automatico i Confronti. Potranno essere recuperati, ma il prezzo da pagare potrebbe non essere economico.

D’accordo, amico, la storia finisce qui!

Poche cose possono essere noiose come un film che si dilunga più del dovuto: Be-Movie punta alla creazione di un'opera che sia bella e interessante per tutti dalla prima all'ultima scena.

Questo avviene con un meccanismo tanto semplice quanto efficace: ogni volta che verrà narrata una scena, la pellicola scorrerà inesorabilmente verso i titoli di coda fino al fatidico The End.Terminate le scene disponibili il Regista avrà l’arduo, e gratificante, compito di narrare il Finale: a seconda degli andamenti della partita si potrà chiudere il Problema o questo sarà irrisolvibile.Nel primo caso gli Attori verranno premiati con la narrazione di una scena conclusiva che coroni degnamente i loro sforzi.

Qualora invece il Problema sia diventato irrisolvibile… quale migliore base di partenza per un sequel?E se il Problema viene risolto, o diventa irrisolvibile, prima che terminino le scene a disposizione? in questo caso le scene avanzate potranno essere usate per “girare” un trailer del prossimo film, spiegare cosa accada ai personaggi dopo il finale o, se preferite, essere messe da parte come “budget extra” per un prossimo film.