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Buon compleanno videoregistratore, 57 anni di storia dell'home video

Il videoregistratore home video compie ben 57 anni, ma cosa sappiamo degli albori di questa forma di intrattenimento domestico?

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Avatar di Francesca Sirtori

a cura di Francesca Sirtori

Pubblicato il 24/06/2020 alle 09:30 - Aggiornato il 09/08/2022 alle 14:31

Oggi è abitudine andare al cinema (restrizioni sanitarie permettendo), evoluzione del romantico e affascinante drive-in, sempre più titoli affollano le librerie online dei servizi streaming ai quali ci abboniamo senza tregua, un servizio sicuramente più veloce, immediato e in grado di fagocitare cataloghi immensi e in continuo aggiornamento. Questo è il risultato di un'evoluzione continua che non solo designa il passaggio dal cd fisico, DVD o Blu-Ray che sia, al digitale, ma anche altre evoluzioni che hanno segnato la storia dell'entertainment domestico. Chi di voi ricorda ancora come si registravano programmi e come si riavvolgevano nastri inceppati e da srotolare a dovere? Parliamo proprio del padre della storia dell'intrattenimento, il videoregistratore home video, un dispositivo che sembra quasi rifarsi alla preistoria, ma ben più recente di quanto pensiamo!

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24 giugno 1963, benvenuto videoregistratore!

Era un lunedì qualsiasi, almeno apparentemente, e nessuno pensava che quel giorno di San Giovanni potesse rivelarsi tanto rivoluzionario per la storia a venire. Quasi come un iPhone per il mondo della telefonia, così il primo registratore ebbe la sua dimostrazione il 24 giugno 1963, 57 anni or sono, segnando un obiettivo fondamentale e diventando una pietra miliare della nascita e sviluppo di quello che sarà un modo tutto nuovo di gestione, confezionamento e distribuzione dei prodotti home video.

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Per non parlare poi delle prime, rudimentali forme di sviluppo delle pratiche fandom e bottom-up di appropriazione dei contenuti video e audio, che hanno consentito nel tempo ad articolazioni sempre più professionali e sofisticate non solo di salvataggio e archiviazione, ma anche di ripresa e modifica degli stessi materiali, soprattutto in seguito all'avvento del digitale.

Cosa succedeva prima di poter videoregistrare da casa? Quando ancora il videoregistratore non esisteva, i video trasmessi in diretta venivano "catturati" su una pellicola secondo il processo del telerecording, o kinescoping. Ma come fare per donare il "fuoco del sapere" anche agli uomini? A chi spetta il ruolo del Prometeo di turno?

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Andiamo con ordine e ripercorriamo le prime tappe del Telcan, il videoregistratore presentato a Nottingham (luogo non solo famoso per aver dato il nome allo sceriffo di Robin Hood) come primo modello casalingo di questa nuova tecnologia. Inventato da Norman Rutherford e Michael Turner, durante la prima dimostrazione di utilizzo di questa nuova strumentazione, il Telcan è stato visto in azione per registrare i programmi su una bobina di nastro e poteva contare fino a 30 minuti di programmazione. Il tutto a un prezzo di circa £60, all'epoca una cifrea non proprio indifferente.

Come nasce questa invenzione? Riscopriamo insieme alcuni passaggi: nei primi mesi del 1951, venne sviluppata da Bing Crosby l'idea di poter registrare su nastro quanto veniva trasmesso dai televisori, proprio come accadeva per l'audio. Il suo capo, Mullin, si dimostrò d'accordo e venne dunque lanciato un laboratorio apposito presso la cosiddetta Mullin Bing Crosby Enterprises.

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Quando si tratta di esperimenti, si sa, non sempre si fa centro e si riesce nell'impresa; così è stato durante i primi tentativi di registrazione video, ma la spugna non è stata gettata. Cambiano le strumentazioni utilizzate, gli attori in gioco variano anch'essi, si arriva al 1959 con Toshiba che rilascia il primo videoregistratore commerciale con scansione elicoidale.

Un primo passo verso il futuro, ma non ancora quello definitivo. Nel 1963, Philips lancia il suo registratore EL3400, finalizzato all'utenza domestica prettamente domestica, con Sony alle calcagna proponendo due differenti modelli, uno per i grandi mercati e il secondo pensato per ambiti un po' più ristretti, quali il campo medico e il settore dell'istruzione.

L'arrivo di Telcan e i primi passi

Tra i diversi litigante, quello a goderne è Nottingham Electric Valve Company, l'industria che è riuscita a portare a casa il trofeo di vincitrice per la produzione del sopracitato Telcan, il primo videoregistratore domestico ufficiale, sicuramente costoso e dalla durata discutibile per gli standard attuali, ma se contestualizzati all'epoca non si potrebbe dire altrettanto.

Per recuperare alcune scene di repertorio peculiari del lancio del primo modello Telcan, vi consigliamo la visualizzazione di questo video.

Da questo momento, si compiono ulteriori passi in avanti negli anni immediatamente successivi, il primo dei quali arriva grazie al modello Sony CV-2000, lanciato nel 1965, la prima VTR destinata all'uso domestico prodotta dalla multinazionale, accanto ad Ampex e RCA nello stesso anno.

Lo sviluppo delle videocassette ha vissuto un graduale adattamento e sviluppo della tecnologia, tra sostituzioni di sistemi a bobina aperta con una cassetta o cartuccia. Una fase dopo l'altra, sono arrivati prodotti come la cartuccia stereo-Pak nel 1962 prima del lancio ufficiale del registratore, seguita dai prodotti Instamatic nel 1963, dalla cartuccia che poteva contenere sino a 8 tracce, nel 1965.

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Il passo successivo, e definitivo per stabilire una nuova era, è giunto poco tempo dopo, agli albori degli Anni Settanta. Per l'esattezza, era il 21 settembre del 1970 quando il nuovo sistema EVR, ossia Electronic Video Recording realizzato da Rank Bush Murphy Ltd. e EVR, venne ufficialmente presentato al mondo, consentendo di registrare qualsiasi programma televisivo e rivederlo in un secondo momento, secondo le proprie disponbilità e volontà.

Il palinsesto televisivo comincia così a perdere il proprio monopolio sullo spettatore, non esiste più solo "il bello della diretta", né l'intrattenimento nell'ambiente del focolare domestico - o nei luoghi di ritrovo pubblico, i bar in primis - era legato unicamente e a doppio filo con quanto veniva mandato in onda dai (pochi) canali televisivi dell'epoca. Alla stessa stregua, il cinema rischia (relativamente) di scontrarsi con la competizione di ricreare l'atmosfera di sala a casa propria.

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Dunque si potrebbe ben dire "un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità (e la tecnologia)". Era il 1972 quando le videocassette dedicate ai film divennero disponibili per uso domestico, consentendo a sempre più famiglie di vedere e rivedere i propri film preferiti stando comodamente sul divano di casa propria.

Lo status symbol del videoregistratore diventa così evidente, soprattutto per le sue capacità e differenze. Credevate esistesse un solo tipo di apparecchio? Nient'affatto, e vi spieghiamo in breve come sono distinte queste diverse invenzioni, a partire dal videoregistratore analogico, ossia il primissimo modello introdotto, che consentiva appunto la copia del video, ma offrendo un risultato di bassa qualità.

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Hanno fatto seguito i videoregistratori digitali, in grado di registrare il video su supporto digitale e sostituendo quelli analogici grazie alla loro qualità decisamente più elevata. Il passo successivo è stato segnato dai videoregistratori a nastro magnetico, il cui nastro può essere avvolto in bobine aperte o bobine chiuse in cassette, queste ultime utilizzate nei primi videoregistratori a cassetta, quelli che tanti di noi possedevano in casa propria.

Com'è finita (per ora) la storia dell'evoluzione di questi aggeggi? Siamo giunti al registratore DVD, separati oppure incorporati al televisore, e ai personal video recorder, ossia un modello di videoregistatore digitale utilizzato per registrare contenuti video su supporti removibili (come ad esempio hard disk, chiavette USB), o anche su supporti non removibili (hard disk).

Abbiamo ripercorso in breve i progressi vissuti da parte di un apparecchio, la cui tecnologia abbiamo dato quasi per scontata, soprattutto guardando agli utilizzi quotidiani di gran lunga più sviluppati rispetto all'epoca. Che mondo sarebbe stato, senza questa invenzione?

Vuoi approfittarne per acquistare un dispositivo di registrazione e vedere tutti i tuoi film preferiti a casa tua? Ti consigliamo un lettore DVD oppure un lettore Blu-Ray Panasonic e Sony.
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