Dosei Mansion Volume 2, la recensione

Dosei Mansion è il titolo della prima serie di manda di Aiken, la nuova collana fumettistica targata da Bao Publishing. Ecco la recensione del secondo volume.

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a cura di Giovanni Arestia

Dosei Mansion è la nuova serie manga compresa in Aiken, la nuova collana fumettistica targata da Bao Publishing. Ricordiamo che in Aiken rientrano anche altri manga come Fiori di Biscotto, Henshin, I doni di Edo, Nuvole bianche e Le anime di Edo, ma mentre tutti gli altri sono dei volumi auto conclusivi, Dosei Mansion è l’unica serie composta da ben sette volumi, di cui abbiamo già recensito il primo volume. Oggi quindi continuiamo a raccontare le avventure di Mitsu e compagni con la recensione del secondo volume.

Dosei Mansion Volume 2: un focus sulla caratterizzazione e la psicologia dei personaggi

Nel primo volume avevamo conosciuto sia il protagonista del racconto, ovvero il giovane neodiplomato Mitsu che decide di intraprendere lo stesso lavoro di suo padre, sia l'ambiente in cui vive da punto di vista fisico e sociale. Dosei Mansion, infatti, è ambientato in una stazione spaziale orbitante intorno alla terra distante 35 chilometri dal suolo. In questa stazione vivono tutti gli umani dopo aver preso la decisione di trasformare la Terra in una riserva naturale. Il padre di Mitsu era un lavavetri, ovvero una persona incaricata di lavare la superficie esterna di questa stazione spaziale che periodicamente si sporca o si danneggia a causa di vari detriti e agenti atmosferici spaziali. Il lavoro è umile, ma talmente rischioso che il protagonista perde suo padre proprio mentre seguiva uno dei compiti abitudinali e per questo motivo le commissioni e l'attrezzatura sono molto costose. Da qui veniamo a conoscenza che la società è suddivisa in livelli e coloro che possono permettersi di assoldare i lavavetri sono proprio gli abitanti dei livelli più alti, quindi i più benestanti e acculturati.

Nel primo volume impariamo a conoscere l'ambiente in cui si svolge la vita di Mitsu e compagni e impariamo a comprendere il carattere altruista e generoso del protagonista che si dimostra essere molto attento alla cura del suo lavoro e delle persone che incontra. Nel secondo volume questo aspetto del carattere viene ancora più rafforzato e fin dalle prime pagine osserviamo il ragazzo farsi coinvolgere emotivamente dai suoi clienti, in particolare da una ragazza a cui addirittura promette di tenere d'occhio la madre malata. Talmente si fa prendere dalla situazione che nel momento in cui la signora arriva ad avere un malore, il ragazzo correrà a soccorrere la signora senza pensare alle conseguenze legate allo sbalzo di pressione tra l'esterno e l'interno della stazione spaziale e così Mitsu finisce per sentirsi male. Fortunatamente le conseguenze non sono gravi come in realtà spesso accade in questi casi, ma il ragazzo è costretto ad accettare qualche giorno di riposo. Nonostante ciò non abbandona comunque l'idea di incontrare amici e colleghi fuori dall'orario di lavoro. In questo caso il protagonista scopre un altro lato dell'animo umano, ovvero l'importanza dell'amicizia e dei sentimenti benevoli: infatti tutte le persone che lo conoscono, anche quelle ritenute più sconosciute, si dimostrano preoccupati per lui e iniziano ad aiutarlo come possono. Tra questi stupisce particolarmente il duro e poco sentimentale Jin che si avvicina ancora più al ragazzo in modo tale da fargli capire che anche lui si sente solo in quell'inusuale mondo. Anche i personaggi più restii nei confronti di Mitsu, come il signor Makoto, iniziano a vedere il ragazzo con occhi diversi (è proprio Makoto che salva Mitsu nel momento di pericolo). In tutto questo continua ad aleggiare l'ombra misteriosa dell'incidente del signor Akitoshi non solo nella mente del figlio, ma anche in quello di vecchi e nuovi conoscenti.

In questo secondo volume l'autrice Hisae Iwaoka decide si soffermarsi sulle vicende umane e sulla psicologia dei personaggi secondari in relazione ai personaggi principali. Facciamo infatti la conoscenza di una madre iperprotettiva con la figlia e con dei gravi problemi di salute legati al lavoro, di una signora anziana e del nipote desiderosi di rivedere un loro vecchio dipendente e soprattutto dei vecchi amici del padre di Mitsu. Proprio riguardo a quest'ultimo punto si viene a sapere che il signor Akitoshi era molto amato dai colleghi sia per il suo carattere gentile che per la sua diligenza e il suo essere perfezionista a lavoro. Per questi motivi in Mitsu si riaccende la volontà di voler andare sulla Terra per poterlo onorare portandogli le sue parole e quelle delle persone a lui più care.

Uno stile artistico sempre di alto livello, ma leggermente mutato

L'autrice è molto abile nel tessere la storia centrale di Mitsu e l'incidente di suo padre al centro di una fitta rete di collegamenti a volte apparentemente scollegati. Gli stessi clienti di Mitsu, che nulla hanno a che vedere con la vita familiare del ragazzo, sono utili a far evolvere il carattere del protagonista e per rafforzare ancora più la psicologia dei personaggi. Quest'ultimo aspetto era già stato accennato nel primo volume, ma in questo caso assume un'importanza fondamentale. A tal proposito cambia leggermente anche lo stile grafico che, pur restando sugli stessi binari osservati nel primo volume, diventa molto meno dolce e più sporco proprio per concentrarsi meglio sulle interazioni dei personaggi. Compaiono nuovamente gli espedienti dei flashback e dei flussi di pensieri espliciti simili a dei "detti-non-detti", ma questa volta sono meno numerosi e soprattutto più organici e coerenti. A dire la verità abbiamo notato anche una leggera trasformazione proprio nel flusso di pensiero che mentre nel primo volume erano soprattutto esclamazioni prive di nuvolette, in questo caso prendono più una piega di veri e propri pensieri con tanto di nuvoletta dedicata.

Il punto di vista editoriale

Per quanto riguarda la componente editoriale, Dosei Mansion Volume 2 si riconferma un prodotto di ottima qualità. La copertina flessibile è arricchita con una sovraccoperta di pregevole fattura caratterizzata anch’essa dalla presenza di disegni eleganti e dolci con delle colorazioni calde e sinuose anche più di quelle del primo capitolo. Sempre piacevole l’idea di Bao Publishing di inserire anche il titolo originale giapponese (土星マンション) nel bordo laterale. La rilegatura è robusta e resistente e la qualità della carta è di ottima manifattura con una buona grammatura e ruvidità per esaltare i disegni.

Conclusioni

Il secondo volume di Dosei Mansion ci mostra il lato umano e realistico del mondo fantascientifico creato da Hisae Iwaoka. L'ambiente non è più il soggetto principale della storia, bensì lo sono le persone che ci vivono e che, nonostante le differenze di ceto sociale, mostrano le stesse problematiche. Mitsu e l'incidente del padre sono ancora l'elemento principe del racconto, ma questa volta vengono rafforzati dalla presenza di amici e conoscenti che portano in auge la volontà del ragazzo di andare ad onorare la memoria del padre sulla Terra. Questo secondo volume potrebbe definirsi una sorta di volume di passaggio in vista delle successive storie, ma al momento possiamo limitarci a dire che è un volume dove in primo piano vengono messe la psicologia e la caratterizzazione dei personaggi principali e secondari.