Gli strani viaggi di Giulio Verne, la recensione: agli albori della fantascienza

Gli strani viaggi di Giulio Verne è un'imperdibile raccolta di cinque romanzi d'avventura di Giulio Verne e di un racconto scritto dal figlio.

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a cura di Davide Vincenzi

Gli strani viaggi di Giulio Verne, edito da Mondadori nella collana Oscar Draghi, dedicata alla letteratura di genere, è un corposo volume antologico che raccoglie alcuni dei più famosi e amati romanzi di Giulio Verne, appunto.

Corredato dalle bellissime illustrazioni in calcografia originali delle prime edizioni delle varie opere e da alcune opere originali create appositamente per questo libro, Gli strani viaggi di Giulio Verne raccoglie ben cinque romanzi e un racconto.

Due parole sull’autore

Giulio Verne (Jules Gabriel Verne, Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905) è stato un autore francese estremamente prolifico, sia per materiale prodotto sia per genere. Iniziò la propria carriera letteraria, infatti, come commediografo, mentre ancora esercitava la carriera di giurista, che abbandonò definitivamente nel 1850 per dedicarsi totalmente alla letteratura.

Il successo, per Giulio Verne, arrivo nel 1863 grazie al suo volume di racconti d’avventura Cinque settimane in pallone, pubblicato dall’editore Pierre-Jules Hetzel, che gli propose un contratto della durata di venti anni in cui Verne si impegnava a produrre tre opere all’anno, che sarebbero state pubblicate nella collana Viaggi straordinari (Voyages extraordinaires), alcune delle quali sono ovviamente presenti in Gli strani viaggi di Giulio Verne cui stiamo dedicando questa recensione.

Insieme allo scrittore britannico H. G. Wells, Giulio Verne è considerato il padre della fantascienza. Infatti, in molti dei suoi romanzi d’avventura, come ad esempio in Viaggio al centro della Terra (1864), Dalla Terra alla Luna (1865) e Ventimila leghe sotto i mari (1869), l’autore francese inserisce una componente dalla forte connotazione tecnologica e scientifica, estremamente accurata, logica, aggiornata (per il suo tempo) e credibilmente futuribile.

Verne, infatti, nei suoi Viaggi straordinari dedica un'attenzione decisamente meticolosa ai dettagli e alle curiosità scientifiche, che vanno a unirsi a un costante sense of wonder e spirito d'avventura congiuntamente a una continua spinta all’esplorazione e alla scoperta in ogni campo del sapere. Grazie a questi romanzi, i lettori dell’epoca poterono realmente informarsi e imparare nozioni di materie quali geologia, biologia, astronomia, paleontologia, ingegnenria e oceanografia, oltre a conoscere località esotiche e lontane e le culture delle popolazioni che le abitavano.

Questo grazie soprattutto ai numerosi viaggi intrapresi e ai poliedrici interessi che lo portarono a scrivere anche opere ben distanti dai romanzi d’avventura (spesso definiti “per ragazzi”) della collana Viaggi straordinari, come ad esempio dei veri e propri romanzi scientifici.

La spinta immaginativa di Verne fu così forte che, non a caso, la prima pellicola di fantascienza della storia del cinema, il film muto Viaggio nella Luna (1902) di Georges Méliès, divenuto iconico grazie a una delle scene iniziali in cui il “proiettile spaziale” si schianta sull'occhio del volto della Luna e che ha fatto la storia del cinema, entrando di prepotenza nell'immaginario collettivo, fu liberamente basato proprio sui romanzi di Giulio Verne Dalla Terra alla Luna e Intorno alla Luna (1870) oltre che sul romanzo I primi uomini sulla Luna di H. G. Wells.

Gli strani viaggi di Giulio Verne, l’opera

Gli strani viaggi di Giulio Verne, come anticipavamo ad apertura di articolo, raccoglie cinque tra i romanzi d’avventura più famosi tra le opere di Verne e un racconto, L’espresso del futuro, scritto da Michel Verne (1861-1925), figlio del romanziere e continuatore dell’opera paterna, che fu però pubblicato sotto il nome del più celebre padre.

Ad apertura del corposo tomo di millesessantotto pagine vi è un interessante saggio su Verne scritto da Jules Claretie, coevo dell’autore, che ben inquadra la figura dello scrittore francese e la sua importanza in ambito letterario.

Vediamo dunque quali sono i romanzi presenti in questo volume.

Viaggio al centro della Terra

Si tratta di un componimento letterario d’avventura del 1864, considerato un romanzo scientifico, precursore della fantascienza, e uno dei primi scritti appartenenti al genere del “mondo perduto”.

Narra di un viaggio immaginario nelle profondità del globo terrestre in cui i protagonisti si ritroveranno in un mondo fantasmagorico in cui sono presenti funghi giganti, laghi sotterranei e dinosauri sopravvissuti allo scorrere del tempo.

Ventimila leghe sotto i mari

Pubblicato nel 1870, è uno dei romanzi più conosciuti di Verne ed è considerato uno tra i principali anticipatori del genere fantascientifico. Costituisce il secondo capitolo di una trilogia che vede il suo inizio con l’opera I figli del capitano Grant (1867), non presente ne Gli strani viaggi di Giulio Verne, e la sua conclusione con L'isola misteriosa.

Racconta la storia dell’antesignano sottomarino Nautilus e del suo comandante, il Capitano Nemo, in un lungo viaggio pieno di imprevisti, tra selvaggi cannibali, creature degli abissi e i resti sprofondati dell’antica Atlantide.

L’isola misteriosa

Terzo capitolo della trilogia qui summenzionata, L'isola misteriosa fu pubblicata a puntate dal 1874 al 1875. Presenta alcuni personaggi provenienti dai due capitoli precedenti e racconta le avventure di un gruppo di americani naufragati su un'isola del Pacifico del sud non segnata sulle mappe, su cui faranno la conoscenza del Capitano Nemo.

Il romanzo è strutturato in due parti. La prima racconta la vittoria dell’uomo e della scienza sulla natura, in un’opera di civilizzazione dell’isola. La seconda parte, invece, narra la lotta strenua dei naufraghi/coloni per difendere la propria isola, sia da attacchi esterni sia da una misteriosa presenza dalle caratteristiche sovrannaturali.

Michele Strogoff

Pubblicato nel 1876, questo romanzo narra il viaggio affrontato da Michele Strogoff, corriere dello Zar di Russia Alessandro II Romanov, inviato in missione da Mosca a Irkutsk, capitale della Siberia orientale, per avvertire il fratello dello Zar dell'imminente arrivo dell'orda dei Tartari.

Questa è comandata dal terribile Feofar Khan e da Ivan Ogareff, un ex soldato russo traditore che cova desiderio di vendetta per essere stato mandato in guerra in Siberia. Durante il suo viaggio, il protagonista incontrerà altri personaggi con cui stringerà legami di amicizia e che percorreranno con lui i lunghi chilometri che lo separano dalla sua meta. Inutile dire che il viaggio sarà ricco di pericoli e avventure.

Un inverno tra i ghiacci

Un inverno tra i ghiacci, dato alle stampe nel 1874, è un romanzo d’avventura che fa delle regioni polari la sua ambientazione. Narra la storia di Jean Cornbutte, un vecchio marinaio che organizza una spedizione di ricerca e salvataggio del proprio figlio, ritenuto disperso nel Mar glaciale artico dopo aver prestato soccorso a una nave in difficoltà, al largo della Norvegia.

L’equipaggio di questa spedizione rimarrà intrappolata tra i ghiacci polari e dovrà trascorre un intero inverno in condizioni estreme, in un ambiente inospitale e ricco di pericoli. Come spesso accade nei romanzi di Verne, gli uomini faranno fronte alle difficoltà grazie al loro ingegno e alle conoscenze tecniche e scientifiche.

L’espresso del futuro

Si tratta di un breve racconto futuristico dello scrittore francese Michel Verne, figlio dell’autore protagonista di questa antologia dedicata a Giulio Verne. Pubblicato per la prima volta nel 1895, la storia narra della visita del protagonista alla compagnia del colonnello Pierce, l'inventore di un sistema ferroviario sotterraneo che collega la città di Boston negli Stati Uniti con Liverpool in Inghilterra, attraversando l'intera distesa dell’Oceano Atlantico.

Dal punto di vista editoriale

Editorialmente parlando, Gli strani viaggi di Giulio Verne prosegue lungo gli elevati standard qualitativi cui la collana Oscar Draghi di Mondadori ci ha abituati.

Il volume è corredato da bellissime illustrazioni in calcografia (probabilmente acqueforti), presenti sulle prime edizioni dei Voyages extraordinaires pubblicate a Parigi dall’editore Pierre-Jules Hetzel, oltre che da delle evocative tavole di apertura ai singoli romanzi e racconti ad opera di Andrea Pescio, appositamente realizzate per Gli strani viaggi di Giulio Verne. Ne avremmo però volute vedere qualcuna in più.

Unica nota a nostro avviso meno positiva è la suddivisione del testo in due colonne per pagina. Se da un lato è vero che questo accorgimento riduce la quantità di pagine necessarie a comporre il già corposo volume, dall’altro rende la lettura un po’ meno confortevole.

Nulla da segnalare per quanto riguarda errori e refusi, dimostrazione di una buona cura editoriale.

Conclusioni

Da quanto emerso finora, appare piuttosto chiaro come Gli strani viaggi di Giulio Verne sia un volume di assoluto pregio che non può mancare nella libreria di ogni appassionato della letteratura di genere. Autore che ha dato il via agli albori della fantascienza, le sue opere non possono non essere conosciute da chi ama la sci-fi in ogni sua forma.

Il volume presenta alcuni dei romanzi più famosi, tralasciandone però altri altrettanto celebri, in una scelta editoriale, condivisibile o meno, che andava sicuramente fatta. Avremmo gradito dunque una breve introduzione del curatore dell’opera riguardante il criterio con cui tali romanzi sono stati scelti, così da avere un quadro completo sull’idee e le finalità dietro questa antologia.

A ogni modo, i romanzi qui presentati sono di assoluto valore e non si può che essere soddisfatti del lavoro compiuto da Mondadori nel riportarli in libreria sotto questa nuova e accattivante veste. Dal canto nostro, speriamo vivamente che l’editore presenti nuove raccolte dedicate a Verne, così da consentire agli appassionati di andare avanti nella conoscenza di questo autore che fu d’avanguardia.

Un libro consigliato a…

Gli strani viaggi di Giulio Verne è un volume che tutti dovrebbero leggere, per conoscere le opere di quello che fu uno, se non il principale, dei precursori del genere della fantascienza. Assolutamente consigliata ai più giovani, questa antologia raccoglie alcuni tra i più belli romanzi d’avventura mai prodotti ed è una lettura che saprà coinvolgere i ragazzi, accompagnandoli, magari, verso la scoperta della letteratura di genere.