Hadara: la recensione, la rivisitazione di grandi classici della strategia

Hadara vi trasporta nel mondo delle culture e dei paesi più importanti della Terra. In tre epoche, sperimenterete la trasformazione del vostro nuovo mondo da un piccolo insediamento ad un'alta cultura imperiale.

Avatar di Giovanni Arestia

a cura di Giovanni Arestia

L'industria dei giochi da tavolo è in costante stato di innovazione. Non appena si apprendono le regole di un nuovo gioco, ce ne sono almeno dieci in arrivo. Ci sono delle volte in cui questa voglia di innovare porta a riprendere delle meccaniche presenti in celebri classici e le mescola migliorandole e rendendole più coinvolgenti. È il caso di Hadara, gioco di strategia a turni con elementi gestionali, realizzato da Hans im Gluck ed edito in Italia da Devir.

Questo gioco riprende le meccaniche di giochi come Splendor, 7 Wonders e Puerto Rico, ma li modella in un'esperienza di gioco incredibilmente fluida, solida e coinvolgente. Lo scopo del gioco è far crescere la propria civiltà parallelamente all’emergere di idee nuove e creare il più grande impero della storia.

Hadara: unboxing

Prima di addentrarci all’interno delle meccaniche di gioco, è giusto porre una lente d’ingrandimento sulla ricca dotazione di gioco. La scatola di Hadara è abbastanza grande, con misure di 31,5 x 23 cm e 7,5 cm di altezza. Dopo aver apprezzato l’eccellente qualità costruttiva, la grafica accattivante e rivisitata rispetto alla prima edizione e le interessanti informazioni sull’autore Benjamin Schwer, proviamo ad alzarla per renderci conto che non è molto leggero nonostante all’interno ci siano elementi unicamente di cartoncino e cartone. Questo significa che vi sono un gran numero di elementi di gioco e realizzati egregiamente con un uso sapiente di materiali di qualità.

Aperto il coperchio, salto subito all’occhio, sul lato destro della scatola inferiore, il saluto e i ringraziamenti del designer di gioco Dominic Mayer. Nel cuore della scatola troviamo un regolamento, un tabellone di gioco smontabile con disco ruotante, 1 segnapunti, 5 tabelloni dei giocatori, 20 pedine in legno colorato, 167 carte e 185 segnalini di cartone.

Componentistica

Ci sono davvero tanti elementi di gioco e l’aspetto più interessante è che ogni componente, una volta defustellato, ha il suo sacchettino e il suo scompartimento apposito. Addirittura, all’interno del regolamento, c’è una sezione apposita dove viene spiegato come conservare ogni singolo elemento di gioco e ci sono i sacchettini anche per suddividere gli elementi iniziali di ogni giocatore, così da perdere meno tempo nella preparazione delle successive partite. Questo è un dettaglio molto raro da trovare ed è incredibilmente funzionale. La scatola inferiore, infatti, ha al suo interno una vaschetta di plastica nera con degli spazi studiati perfettamente per far entrare ogni oggetto e senza il pericolo che essi possano vagare liberamente per la scatola durante gli spostamenti.

Tutti questi elementi di gioco sono di pregevole fattura e di grande qualità realizzativa. I disegni sono realistici ed eleganti, oltre che colorati e aggraziati. Le carte presentano una telatura che le rende più resistenti ai mescolamenti e pertanto non necessitano di apposite pellicole protettive. Anche i piccoli elementi in legno risultano ben intagliati e di ottima manifattura.

Il manuale è piacevole da leggere grazie all’ottima impaginazione e all’ordine. Inoltre all’interno della scatola sono presenti 5 carte riassuntive che spiegano i compiti da svolgere durante ogni epoca e nel corso della prima e seconda fase messi in ordine cronologico. Per ulteriori informazioni, in qualsiasi momento si può andare a leggere il regolamento nell’apposita sezione differenziata da un differente colore. Hadara è un gioco che, come vedremo più avanti, punta molto sull’elemento colore.

Preparazione

È arrivato il momento di addentrarci nella descrizione del gioco vero e proprio, ma è importante avvisare che si tratta di un gioco da tavolo consigliato per un pubblico di età superiore ai 10 anni e che ogni partita può avere una durata variabile tra i 45 e i 60 minuti. Questo tempo aumenta sensibilmente per la prima partita in assoluto, poiché sistemare tutti gli elementi di gioco, defustellarli e imparare le regole vi prenderà non meno di 30 minuti. Detto ciò, possiamo iniziare.

Ogni giocatore veste i panni di un sovrano di un impero. Non è dato sapere il nome di questo sovrano, ma ogni fazione si differenzia per uno stemma indicato in alto a destra sul tabellone del giocatore. Questo stemma sarà molto utile nel corso della partita perché determinerà le azioni da compiere. Prima di iniziare a giocare, quindi, dovrete scegliere il vostro stemma preferito, esso non determinerà in alcun modo le specifiche del giocatore.

A questo punto vanno separate le carte epoca, suddivise in base al numero presente sul retro delle carte stesse (I, II, III). Si inizia ovviamente dall’epoca I e noterete come ogni mazzetto corrisponda perfettamente ai colori del tabellone. Questi andranno posizionati su di esso e indicano Incasso (giallo), Militare (rosso), Cultura (blu), Cibo (verde) e Bonus (viola). Dopodiché ad ogni giocatore vengono distribuite le carte di partenza che presentano un lato A per il gioco base e un lato B per il gioco avanzato. Questi indicano il valore di iniziativa utile per capire chi deve iniziare le fasi del gioco, il numero di monete da ricevere all’inizio del gioco e gli indicatori dei valori che specificano le quantità di Incasso, Militare, Cultura e Cibo si hanno all’inizio. I valori degli indicatori vengono segnati sul tabellone del giocatore attraverso i segnalini di legno, come se fossero le abilità di un giocatore in un gioco di ruolo e condizioneranno l’intera partita. Infine, per completare la preparazione del gioco, ad ogni giocatore vengono distribuite 8 tessere bonus, 2 per ogni colore e 5 carte colonia, una per ogni livello militare (3,9,15,21,30).

Hadara: la fase A

La preparazione è un aspetto spesso meccanico e poco incisivo per un gioco, ma non in Hadara. Gli indicatori dei valori espressi dalle carte di partenza saranno fondamentali per l’inizio del gioco. Siamo, infatti, arrivati al momento clou: l’avvio della partita. Ogni epoca ha le stesse regole: esse sono divise in due fasi ovvero fase A e fase B. Nella fase A si determina il primo giocatore, ovvero colui che ha come iniziativa 1 (nell’epoca 2 colui che ha 2 e nell’epoca 3 colui che ha 3, se si gioca in 4 o 5 i giocatori con iniziativa 4 e 5 ricevono una moneta in più) e si fa girare il disco al centro del tabellone. Questo disco presenta i simboli delle fazioni in gioco e pertanto indicherà i mazzi da cui pescare. Ogni giocatore pesca due carte dal mazzo indicato dal disco girevole: una si deve obbligatoriamente scartare, l’altra si può tenere acquistandola oppure si può vendere per guadagnare monete. Le carte scartate si mettono nella pila degli scarti sul tabellone, le carte acquistate si mettono sotto il proprio tabellone giocatore e si aumentano gli indicatori secondo quanto riportato dalla carta, infine le carte vendute si tolgono dal gioco. Si fa questo fino a quando non si finiscono tutte le carte dal mazzo di pesca e fino a quando, in senso orario, tutti i giocatori hanno pescato da ogni mazzo.

Al termine di questa azione, si passa all’incasso di monete che questa volta dipenderà dal valore numerico indicato dal tabellone del giocatore, si può prendere una colonia in base al valore militare e scolpire una statua se si raggiunge un adeguato valore culturale. Nel caso della colonia, essa può essere incorporata all’impero spendendo i soldi indicati sulla relativa carta e quindi ricevere i conseguenti bonus, oppure saccheggiarla per ricevere monete. Nel caso, invece, della statua in essa può essere inserita una tessera bonus che aumenta gli indicatori o una tessera punto che a fine partita aumenta i punti vittoria.

Hadara: la fase B

Dopo aver completato questi passaggi, si passa alla fase B. In questa fase i giocatori devono pescare le carte dalla pila degli scarti, ma non più in base al simbolo, ma liberamente. Le uniche decisioni da prendere, adesso, sono o vendere o acquistare la carta. Non appena sul tabellone non ci sono più carte, si passa alle stesse azioni compiute al termine della fase A, ma se ne aggiungono altre due. La prima è “sfamare il popolo” ovvero i giocatori contano tutte le carte in loro possesso e le confrontano con i valori cibo del tabellone giocatore. Se il numero di carte è inferiore o uguale al valore numerico del cibo, non succede nulla, altrimenti il giocatore dovrà togliere un numero di carte tali da bilanciare il conto. La seconda azione è l’eventuale acquisto di medaglie d’argento o medaglie d’oro che aiuteranno al termine della partita durante il conteggio dei punti vittoria.

Obiettivo: fare più punti degli altri!

Al termine delle tre epoche si passa al conteggio dei punti vittoria in base ai valori indicati dalle carte e dal numero di monete in possesso dai giocatori (ogni 5 monete, un punto vittoria). Il giocatore che avrà accumulato più punti, sarà il vincitore. Se si volesse rendere più complesso il gioco, all’interno dello scatolo sono presenti delle carte speciali indicate con una stellina che aumentano la difficoltà del gioco perché aggiungono azioni come la sottrazione di punti vittoria o di valori numerici dal tabellone del giocatore, non presenti nel gioco base.

Dove migliorare

Hadara ha davvero pochi difetti. Dalle meccaniche agli elementi di gioco è tutto quasi perfetto. Il "quasi" si riferisce solamente a due aspetti: il primo riguarda i segnalini medaglia d’argento che stonano artisticamente rispetto al resto degli elementi di gioco. Lo stile è infatti minimale ed estremamente semplice, tanto che inizialmente si fa anche difficoltà a capire che siano delle medaglie. Il secondo parziale difetto è riconducibile alle meccaniche di gioco troppo ridondanti, ma questo viene ovviato dalla ridotta durata delle partite e dal fattore strategia che accalora i giocatori.

Gioco adatto a...

Hadara è consigliato a tutti gli amanti degli strategici con elementi gestionali che hanno voglia di rivivere le classiche meccaniche dei più celebri giochi di questo genere, ma mescolate e riadattate per renderle più coinvolgenti, veloci e moderne. Il gioco sfoggia magnifiche illustrazioni e tanti elementi di pregevole fattura conservabili in apposite nicchie all’interno della scatola. Quest’ultima è indubbiamente una chicca che farà felici gli amanti dell’ordine.

Conclusioni

Si tratta di un gioco molto divertente e impegnativo in qualsiasi condizione lo si giochi. Decidere cosa fare dipenderà unicamente dai giocatori e dalle loro strategie, ma non sarà sempre facile poiché in qualsiasi momento un altro giocatore potrebbe rovinarvi i piani. Andando avanti nelle epoche, il gioco si farà sempre più impegnativo a causa degli elevati costi delle carte e dall'importanza di esse. Un aspetto molto importante è il downtime osservabile dopo la prima epoca, che riduce notevolmente il senso di ripetitività delle azioni.