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Un film memorabile: bel soggetto, buona sceneggiatura, regista tanto abile quanto coraggioso e attori convincenti. Children of Men unisce tutti questi elementi, è un film che appassiona e su cui si torna a riflettere anche dopo molti anni.

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a cura di Tom's Hardware

Il film, incentrato sul viaggio di Theo, è prevalentemente retto dalla straordinaria prova di Clive Owen, che sa mostrarci l'evoluzione del protagonista dall'uomo alla deriva delle prime scene all'eroico salvatore del finale.

Children of Men Stairwell

Inizialmente indifferente a tutto, la testa inclinata a osservare distrattamente la realtà, gli può strappare un sorriso solo l'amico Jasper e il suo gatto. Sconvolgente il passaggio dalla spensieratezza al dramma nella scena dell'assalto alla macchina: il radicale cambio di espressione in poche frazioni di secondo è un sostegno eccellente per la scrittura e la regia di quei concitati minuti.

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Altro momento topico è quello della rivelazione di Kee, in cui lo sconvolgimento sul volto di Theo non è caricaturale, ma sincero, realistico e coinvolgente. Infine, non possiamo non menzionare il sorriso che a fatica si fa strada sul volto di Owen nella scena finale. Lasciamo a voi il gusto di guardare il film e capire che cosa diavolo ha da sorridere, nel mondo oscuro e violento dipinto da questo film.

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Gli altri interpreti finiscono - purtroppo per loro - per rimanere in secondo piano. Persino Clare-Hope Ashitey, la "miracolata" Kee, pur condividendo lo stesso minutaggio di Theo difficilmente riesce a rubare lo schermo. Ci riesce benissimo, comunque, negli ultimi venti minuti, così come nella scena della confessione di cui abbiamo già parlato.

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Stesso dicasi per (sempre bravissima) Julianne Moore, la cui presenza su schermo è decisamente ridotta e quindi difficilmente giudicabile rispetto ad altri comprimari che le sopravvivono. Danny Houston, invece, ci porta un Nigel estraniato dal mondo reale, ossessionato dalla ricerca dell'arte da salvare, chiuso nella sua torre d'avorio da cui sembra a malapena cosciente del destino cui sta andando incontro il resto del mondo.